Roma, incidente Boccea: falsi identikit Rom diffusi su social network
Intanto continua la ricerca dei due rom ancora fuggitivi dopo l’incidente
CACCIA ALL’UOMO. Continuano le ricerche dei 17enni rom, ancora in fuga dopo il tragico incidente di Boccea, a Roma, dove i due, insieme a una 17enne bosniaca già arrestata, hanno travolto e ucciso una donna di 44 anni e di origine filippina, e ferito altri 8 passanti, senza fermarsi all’alt intimato dalla Polizia.
Gli uomini della Squadra mobile da tre giorni ormai stanno passando al setaccio campi rom e abitazioni sospette di Roma e Provincia. Intanto, è al vaglio la posizione del padre di uno dei due minori ricercati, che si è autodenunciato, sostenendo di essere stato lui alla guida dell’auto.
FALSI IDENTIKIT. Nel frattempo, sui social network spuntano quelle che sembrano essere foto segnaletiche dei due minori che si sono dati alla fuga dopo l’incidente. Le immagini ritraggono due persone segnalate dagli utenti dei social come presunti fuggitivi. Tuttavia la Questura smentisce di aver diffuso identikit e non ritiene veritiere le immagini.
“Questi sono gli zingari autori dell’incidente a Roma nel quartiere Aurelio”, si legge su un post. Altri scrivono: “Se qualcuno li vedesse deve chiamare il 113 o 112, ppure se li ha a tiro…bhe i freni mica funzionano sempre”. Un altro, infine: “Meglio con un Hummer…manco te ne accorgi…”.
LA VISITA DEL SINDACO MARINO. Il sindaco di Roma Ignazio Marino, di ritorno nella Capitale dopo la trasferta negli Stati Uniti, ha fatto visita, questa mattina, alla famiglia di Corazon Abordo, la donna morta nell’incidente stradale. Dall’incontro emerge la conferma: il Campidoglio si occuperà di pagare le spese delle esequie e del rimpatrio della salma. Erano presenti il marito e le figlie di Corazon, amici di famiglia e il vicesindaco di Roma Luigi Nieri.
Il primo cittadino ha poi fatto visita ai feriti, ancora ricoverati in ospedale, e dislocati tra il Gemelli, l’Aurelia Hospital e il San Camillo.