Roma, incidente Boccea: Polizia rintraccia Rom fuggitivi alla Massimina
Il ministro Alfano: “Uno dei due fuggitivi era alla guida”
La Squadra Mobile di Roma ha rintracciato i due fuggitivi, entrambi rom, uno di 17 l’altro di 19 anni (nei giorni scorsi erano stati diffusi sui social netwrok degli identikit che però la Questura aveva tacciato come falsi), che erano a bordo dell’automobile che ha ucciso una donna filippina e ferito altre otto persone. Subito dopo i fatti, era stata arrestata una 17enne bosniaca, con l’accusa di concorso in omicidio volontario, del campo rom La Monachina. Una caccia all’uomo durata molti giorni, nei quali si è registrato anche un tentativo di depistaggio: il padre di uno dei due minori, infatti, aveva dichiarato al Tg5 di essere stato lui ad aver ucciso la donna, ma la sua dichiarazione non aveva convinto gli inquirenti. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha dichiarato che uno dei due fermati era alla guida del mezzo.
Secondo quanto riferisce ANSA, i due, presumibilmente fratelli, sono stati rintracciati nel quartiere romano della Massimina. Smentita, quindi, la versione che vedeva uno dei due rintracciato in Sardegna. Al momento non sono ancora state rese note le loro generalità.
Si congratula con le Forze dell’Ordine, con il prefetto e con il questore il sindaco Marino: “Lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite”. Proprio nei giorni scorsi, il sindaco Marino si era recato presso i familiari della vittima, portando la vicinanza del Campidoglio il quale si costituirà parte civile e pagherà i funerali della donna e il rimpatrio della salma. Poi, aveva fatto visita agli 8 feriti, dislocati in diversi nosocomi romani, al ritorno dalla trasferta negli Stati Uniti. La sua assenza, nei giorni, scorsi, gli era costata molte critiche.
“Chi vive al di fuori della legge – ha aggiunto il primo cittadino – non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese. Il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”, ribadisce. Dello stesso tenore le dichiarazioni del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Niente potrà colmare il vuoto di questa scomparsa. Credo, comunque, che l’operazione – sottolinea – rappresenti un passo decisivo sulla strada della giustizia e della legalità”.