Incidente sulla Salaria. Perde la vita il broker dei vip Massimo Bochicchio
Domenica 19 giugno ha perso la vita in un incidente in moto, avvenuto in via Salaria, il broker dei vip Massimo Bochicchio
Tragedia sulla Salaria a Roma. Ha perso la vita domenica 19 giugno in un incidente in sella alla sua moto Bmw Massimo Bochicchio, broker 56enne.
Perde la vita il broker Massimo Bochicchio
Bochicchio era un personaggio molto noto nella Roma bene ed era diventato ancora più famoso dopo le accuse di truffa. Infatti, il broker si trovava agli arresti domiciliari mentre assisteva al suo processo per esercizio abusivo dell’attività finanziaria e riciclaggio.
Ma quella mattinata spensierata e quel giro in moto autorizzato dal giudice gli è stato poi fatale. Secondo la ricostruzione delle prime dinamiche, non troppo lontano dalla sua abitazione Bochicchio stava percorrendo via Salaria in direzione Centro quando, all’altezza del civico 875, ha perso il controllo della moto e finisce fuori strada. Il mezzo dopo l’incidente ha preso fuoco mentre ancora l’uomo era a bordo.
Sul posto sono intervenuti le pattuglie del III gruppo Nomentano della polizia locale e i soccorsi. Inizialmente il cadavere è stato difficile da indentificare a causa dell’escoriazioni su tutto il corpo.
Le cause che hanno scatenato la perdita del controllo del veicolo sono ancora d’accertare. Gli amici e i parenti escludono il suicidio, ma pensano, invece, a un tentato omicidio.
Bochicchio: oggi terza udienza per il truffatore dei vip
Nella giornata di oggi, 20 giugno, per Massimo Bochicchio era prevista la terza udienza del processo che lo vedeva coinvolto con l’accusa di aver truffato dei vip e personaggi dello sport. Tra i nomi noti c’era l’ex allenatore della nazionale Marcello Lippi, i calciatori El Shaarawy ed Evra, l’ex tecnico dell’Inter Antonio Conte e l’ambasciatore della Gran Bretagna Raffaele Trombetta. Ma oltre loro, numerosi erano gli imprenditori romani adescati presso il Circolo Aniene, che era solito frequentare.
Tuttavia, molti non avevano potuto fargli causa, ma sono stati costretti a rimanere nell’anonimato per il loro “tallone d’Achille”, come anche aveva affermato il broker durante un’intercettazione telefonica del 28 luglio 2020. Bochicchio, infatti, secondo l’accusa aveva affidato a loro capitali esteri nascosti al Fisco.
Medesima cosa era avvenuta per 6 clienti milanesi per i quali a febbraio del 2020 aveva subito il sequestro delle case di Cortina e Roma e di alcuni beni come le opere d’arte di Picasso e Balla. Mentre il gip di Milano cercava di comprendere e ricostruire il giro composto da un centinaio di clienti, Bochicchio aveva iniziato la sua latitanza in giro per il mondo. Cinque mesi in mezzo al lusso tra Messico, Dubai, Hong Kong e Singapore, fino al suo arresto nel luglio 2021.