Inefficienti più di sempre i dipendenti pubblici e prendono pure l’aumento
Dopo un anno e mezzo di lavoro a distanza non svolto, i dipendenti pubblici hanno ottenuto un aumento salariale di 140 € al mese
Dipendenti della pubblica amministrazione, degli enti locali, delle partecipate e comunque di tutto il comparto pubblico hanno oramai raggiunto livelli di inefficienza insopportabili. Da sempre serbatoio di voto per la politica e una presenza manifesta della sindacalizzazione di tutto il comparto. Lavorano poco e male e con il lavoro a distanza hanno peggiorato le proprie prestazioni. Naturalmente non vale per tutti ma la riflessione è corretta.
Le colpe non sono dei dipendenti
Certamente non per colpe da attribuire ai dipendenti. Purtroppo il progetto di digitalizzazione di tutto il settore è inesistente o quasi. Come potevano pensare che avrebbero potuto lavorare comodamente da casa? Dopo più di un anno e mezzo di lavoro a distanza non svolto per ovvi motivi, addirittura hanno ottenuto un aumento salariale di circa 140 euro al mese di media. Quoziente intellettivo pigro non reattivo, non in grado di attivarsi per uno scambio di notizie e informazioni sulla cittadinanza attiva. E soprattutto per quella non attiva in presenza di richiesta di sussidi vari erogano senza alcun controllo incrociato.
Qualche esempio
Danni economici enormi alle casse dello stato. Immaginiamo una famiglia composta da marito, moglie e due figli. Lui lavora nel settore dell’edilizia con l’ottenimento di sub appalto a cottimo che guadagna almeno 300 euro al giorno a nero. La moglie lavora comodamente da casa sempre a nero svolgendo attività di estetista con un guadagno di media di 70 euro sempre a nero. Essendo non censiti ufficialmente dallo Stato a livello fiscale la moglie percepisce il reddito di emergenza di ottocento euro mese.
Mentre per i due figli non pagano la retta della mensa scolastica, del bus scuola e di tanti altre esenzioni. Interessati direttamente l’INPS che eroga e non controlla, il Comune che riconosce i benefit e non controlla e la Regione ugualmente non attiva alcun controllo. Eppure sono proprietari di una BMW 2000, costata circa 20 mila euro, pagano comunque l’affitto, sono proprietari di diversi appartamenti all’estero e spediscono soldi sempre all’estero.
Siamo sotto controllo e pure nessuno controlla
Diventa così difficile scambiarsi notizie e informazioni tra i vari Enti? I dipendenti di ogni amministrazione sono in grado di accendere il cervello se ancora se ne trova traccia e applicarsi per chiedere le dovute informazioni di fronte alle domande di sussidio? O forse la colpa è da attribuire ai dirigenti che li costringono a non verificare? Lo Stato non effettua controlli su chi non ha alcun diritto e invece si comporta da vampiro e succhia indiscriminatamente risorse ai cittadini censiti, sempre più tartassati.
Molti dipendenti pubblici sono da licenziare, categoria di fortunati che hanno solo privilegi e tutele e niente obblighi e non licenziabili. Lo Stato ha fallito la sua missione in tutte le sue diramazioni, centrali e periferiche. Una vergogna la classe politica da terzo mondo che abbiamo e che si preoccupa esclusivamente di raggiungere i propri interessi, dimenticandosi totalmente dei cittadini oramai stanchi di pagare le tasse in cambio di servizi da terzo mondo.
Cesare Giubbi