Infettivologo Spallanzani: “Andrà meglio quando avremo vaccinato 2 terzi degli over 60”
Mauro Zaccarelli, infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Contagi, decessi e a che punto si trova la campagna vaccinale?
Raccogliamo le parole del dottor Mauro Zaccarelli, infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Contagi, decessi, ospedalizzazione e a che punto si trova la campagna vaccinale?
Zaccarelli dello Spallanzani: tendenza alla diminuzione dei casi ma terapie intensive ancora sotto pressione
“La situazione è abbastanza stabile con tendenza alla diminuzione dei nuovi casi, abbiamo visto che in Italia c’è stato un calo del 25% di casi nell’ultima settimana. Un calo molto sensibile quindi, e i motivi sono due: la stretta chiusura nelle ultime settimane e nei giorni di Pasqua e il fatto che iniziamo a a raggiungere numeri notevoli tra i vaccinati. Abbiamo 12 milioni di persone vaccinate con almeno una dose. Il calo del 25% dei casi non si è però ancora riflettuto sul dato totale di ricoveri e terapie intensive che sono comunque ai livelli massimi.
Nella nostra regione i posti di malattie infettive e rianimazione sono occupati da pazienti Covid al 40%. Quindi una percentuale superiore a quella che è considerata il limite per l’assistenza regolare alle altre patologie. I morti giornalieri si sono stabilizzati sui 300-400 (questo il bollettino di ieri, 12 aprile, NdR).
Abbiamo visto lo scorso anno che con l’arrivo del caldo l’infezione è calata drasticamente. Questa è una buona cosa, ma quest’anno c’è un elemento nuovo che sono le varianti e che si diffondono rapidamente. La situazione si stabilizzerà quando avremo vaccinato almeno due terzi delle persone sopra i 60 anni: tutti gli 80enni, gran parte dei 70enni, e metà tra i 50 e 60 anni. Le più a rischio che si sviluppi una patologia grave, infatti nei giovani abbiamo visto che è raro si sviluppi una patologia grave. Ricoveriamo però purtroppo comunque anche dei 50enni”.
Immagine di Archivio