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Inps, se hai percepito questi soldi ora te li richiedono indietro: la comunicazione getta nello sconforto

I casi in cui l'Inps chiede indietro i soldi

Inps - Depositphotos - RomaIT.it

Inps, se hai preso questi soldini, ora li rivogliono indietro. La comunicazione che spiazza e spezza i cuori.

Di certo la notizia non è una delle più liete. Ed è davvero inutile nasconderci dietro un dito e decidere di non ammetterlo. Stavolta in ogni caso non parliamo di rincari che sono stati a dir poco spaventosi e che hanno toccato nel profondo tutti quanti i settori, compreso quello alimentare che ci sta molto a cuore.

Qui si parla, senza me e senza ma, di soldi che abbiamo giù percepito ma che ora, udite udite, l’Inps ci chiederebbe indietro. Ovviamente si tratta di qualcosa di sconvolgente. Un vero e proprio incubo per tantissimi italiani che non ne possono più dei tanti cambiamenti passati e di quelli attualmente in corso.

Chiaramente se positivi ben vengano ma visto che in questo specifico caso sono sinonimo di tempesta non c’è di che rallegrarsi o di dormire su due soffici e comodi guanciali. Tanto più che la crisi troneggia ancora bella e maestosa nel nostro Paese e non ha nemmeno la minima intenzione di lasciarci respirare nei prossimi mesi.

Inps, ti chiede indietro i soldi che hai percepito

E ora, al solo pensiero, di dover restituire somme di denaro che ci erano state date, dopo che magari che le abbiamo spese per far fronte a delle autentiche necessità, ci butta in men che non si dica nel panico più nero. Cominciamo a boccheggiare e iniziamo a chiederci per quale motivo saremo costretti a fare ciò, pure a stretto giro.

Il che, dopo che abbiamo indubbiamente abbiamo messo più volte mano al portafoglio durante le scorse festività natalizie e che eravamo intenzionati a farlo nel prossimo mese per via della Pasqua e in previsione delle tanto agognate vacanze estive, non è decisamente il massimo. Fatto sta che l’INPS è stata irremovibile. La restituzione va fatta.

I casi in cui l'Inps chiede indietro i soldi
Inps – Depositphotos – RomaIT.it

Che cosa viene contestato

Diciamo che l’Ente contesta ai lavoratori le certificazioni mediche considerate, con il senno di poi, non idonee riguardo al Covid e al periodo di quarantena. Difatti a partire dal 2022 non era più prevista l’indennità da malattia per coloro che risultavano, dopo accurati controlli medici, asintomatici.

Ciò chiaramente non erano esentati dal curarsi, dal disinfettarsi con cura le mani e di indossare una mascherina di protezione. Fatto sta che le prime lettere di contestazioni sarebbero state inviate e giunte ai diretti interessati già a fine 2023. Ora sono in spedizione molto altre. E intanto in Rete e non solo governa sovrano il malcontento.