Inquinamento, l’aria a Roma è fuorilegge
Per ben 35 volte le centraline di rilevamento quest’anno hanno registrato concentrazioni delle polveri sottili superiori a quelle consentite
Destano preoccupazione i risultati dei rilevamenti delle concentrazioni delle polveri sottili nell'aria della Capitale nel mese di novembre. L'ultimo dato significativo è quello di sabato scorso, 54 microgrammi al metro cubo a Cinecittà, che rappresenta l'ennesimo superamento della soglia minima stabilita dalla legge. Per ben 35 volte le centraline di rilevamento quest'anno hanno registrato concentrazioni delle polveri sottili superiori a quelle consentite, quanto basta per far scattare l'allarme e far prendere obbligatoriamente dei provvedimenti urgenti dall'amministrazione capitolina per cercare di riportare alla normalità la qualità dell'aria in città , che ora, dati alla mano, può considerarsi irrespirabile, fuorilegge. Si tratta di una vera e propria emergenza, che andrebbe affrontata con una forte capacità politica, in modo serio e soprattutto continuativo.
Ormai oggi assistiamo in tutti i centri abitati ad una situazione caotica del traffico quotidiano. Nella Capitale sono presenti 2 milioni e 800 mila auto su 2 milioni e 700 mila abitanti con livelli di inquinamento atmosferico e acustico fuori controllo di giorno e di notte, insieme al normale superamento delle velocità consentite sulle strade cittadine, causa dell'aumento di incidenti per pedoni e ciclisti feriti. Molto probabilmente il Campidoglio imporrà un nuovo blocco totale della circolazione, come è avvenuto domenica 15 novembre, oppure si tornerà alle targhe alterne. Intanto, dalle 7.30 di stamane è in corso un blocco dei veicoli più inquinanti per abbassare la concentrazione delle polveri sottili; fino alle 20.30 all'interno della fascia verde non potranno circolare le auto a benzina euro 0, euro 1, gli autoveicoli diesel euro 0, euro 1 e euro 2; motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi euro 0 e euro 1; microcar diesel euro 0 e euro 1.