Insieme per Crescere, condividiamo la città con Lucia Dello Russo
Nata a Roma, avvocato, sposata e madre di due figli, è candidata nella lista di Forza Italia, per Alfio Marchini sindaco
Incontriamo Lucia Dello Russo, nata a Roma, avvocato, sposata e madre di due figli ed è candidata al consiglio comunale di Roma alle prossime elezioni di domenica 5 Giugno, nella lista di Forza Italia, per Alfio Marchini sindaco.
– E' la Responsabile Nazionale Ufficio Legale e Legislativo UN.I.COOP.
– Responsabile Nazionale Dipartimento Cooperazione Donna UN.I.COOP.
– Responsabile Romana del Dipartimento Servizi Sociali e Cooperazione di Forza Italia
– Si é sempre adoperata nelle politiche sociali, Welfare contrattuale e mercato del lavoro.
Gli scandali che hanno investito la politica romana, hanno scoraggiato e sfiduciato i cittadini. Cosa serve per far recuperare credibilità alla politica?
La politica romana deve tornare ad occuparsi dei problemi della società civile creando, a tutti i livelli di governo del territorio urbano, reali opportunità di partecipazione democratica da parte dei cittadini e delle organizzazioni nella regolamentazione dei beni comuni e nella individuazione delle soluzioni da intraprendere allo scopo di assicurare condivisione e trasparenza delle decisioni.
Al fine di recuperare le distanze tra cittadini e istituzioni si potrebbe indirizzare e favorire l’attivismo della comunità attraverso la sperimentazione di modelli innovativi di gestione urbana e del territorio, sollecitando un ruolo attivo e propositivo della Pubblica Amministrazione nel panorama della condivisione di asset di proprietà pubblica per un migliore utilizzo del patrimonio comunale.
Non a caso i soggetti direttamente chiamati a dare più efficacemente il proprio fattivo contributo nel progetto politico di cui io stessa mi faccio portavoce, non solo provengono dal mondo del lavoro e, quindi, maggiormente in grado di catalogare i bisogni collettivi, ma sono altresì gli attori che viepiù ne beneficeranno, perché essi non solo rappresentano la Comunità (Istituzioni), ma sono essi stessi la Comunità (cittadini, sindacati, associazioni di categoria, fondazioni e organizzazioni del terzo settore), la vera intelaiatura della rete.
Per produrre nuove forme di protezione sociale occorre che la politica contrasti al suo interno le istanze di rivendicazione provenienti da quanti si facciano portatori di interessi personali e si renda promotrice di una esemplare campagna di diffusione delle buone pratiche.
A tal fine, l’unico strumento a disposizione dei cittadini per cambiare il futuro di questo paese è eleggere la futura classe dirigente politica, facendo attenzione che questa sia non solo espressione della società civile, ma composta da persone che per comprovata esperienza personale e professionale siano in grado di proporre soluzioni innovative e dare una risposta ai bisogni delle persone e agli annosi problemi che affliggono la nostra città.
Personalmente rappresento un’Associazione, la UN.I.COOP., che si è sempre distinta per non aver mai rappresentato imprese colluse con l’Amministrazione cittadina ed ha sempre lottato per presentare proposte utili alla cittadinanza, qualunque fosse la maggioranza di governo, portando avanti un modo di fare impresa sano e trasparente volto a rendere servizi a vantaggio della efficienza e della occupazione.
Uno dei problemi che sembrano irrisolvibili a Roma è quello del traffico e del decoro urbano.
La risoluzione del problema del traffico e del decoro urbano passa attraverso la riforma profonda, sotto il profilo operativo e industriale, degli enti, aziende e società partecipate del Comune di Roma che dovrebbero garantire un livello del servizio pubblico efficiente e performante.
La cattiva conduzione della gestione industriale delle municipalizzate, in aggiunta ai costi sostenuti per affidamenti diretti e consulenze esterne, ha avuto l’effetto di drenare sensibilmente liquidità dalle casse del Comune, che invece avrebbero potuto rappresentare un risparmio di spesa da investire su nuove linee o sulla manutenzione e pulizia dei mezzi di trasporto; a ciò si aggiunga la mancata predeterminazione di strumenti atti evitare l’evasione del pagamento del biglietto di trasporto.
Tutto ciò ha prodotto un dissesto finanziario di ATAC e un disservizio per i cittadini utenti con conseguente impennata del traffico cittadino.
In aggiunta, si rende necessario coniugare una serie di interventi quali la programmazione tempestiva dei bandi per evitare la scorciatoia della trattativa privata con affidamento diretto, la revisione dei criteri per l’aggiudicazione dei bandi di gara, il passaggio dagli appalti a corpo ai contratti di full service manutentivo.
Non è da trascurare l’importanza di dare libero spazio alla imprenditoria privata nei settori in cui questa può fare meglio delle pubbliche amministrazioni, quale ad es. il settore del car-sharing che attualmente è gestito da Roma Servizi per la Mobilità (società controllata al 100% da Roma Capitale).
Nell’ottica di favorire la partecipazione civica alla gestione dei beni e servizi comuni il Comune potrebbe favorire la realizzazione di progetti innovati quali la creazione di una rete di car-pooling, ossia un sistema di mobilità alternativa che si avvale di mezzi di trasporto privato condivisi per portare benefici alla comunità intera, anche ricorrendo alla individuazione di sponsor per premiare i più valenti accompagnatori.
Lo stesso approccio costruttivo è replicabile per AMA e Roma MULTISERVIZI che dovrebbe occuparsi di igiene, sicurezza degli edifici, sorveglianza, decoro urbano e manutenzione del verde pubblico insieme al Servizio Giardini di Roma.
Cosa le piace del suo candidato sindaco Alfio Marchini?
Il candidato Sindaco Alfio Marchini rappresenta a mio avviso la migliore proposta per la guida del nostro Comune, avendo un’esperienza diretta come consigliere uscente di opposizione e quindi a conoscenza della reale situazione in cui verte la città di Roma. Inoltre è coadiuvato da una squadra di persone esperte e competenti a dare per ciascun settore una risposta operativa alle criticità riscontrate. E’ il giusto incontro tra politica amministrativa e società civile con una approfondita conoscenza di esperienze internazionali di altre Pubbliche Amministrazioni, modello di migliore amministrazione.
Il suo motto è “Insieme per Crescere”, sul fronte del lavoro, sul fronte della tutela dei diritti e per le donne anche il diritto ad essere più libere e sicure di muoversi nella città. Come si può rendere concreto?
“Insieme per Crescere” potrebbe essere il logo di una grande campagna di comunicazione che sia capace di portare in tutto il territorio cittadino l’opportunità di creare una città condivisa (compresi i quartieri più emarginati), nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’occupazione, dei servizi sociali e della sicurezza.
La produzione di più forti relazioni tra cittadini, la PA, i privati e il terzo settore può essere davvero l’occasione persa dalla vecchia amministrazione politica per promuovere non solo la giustizia sociale, ma anche per rilanciare l’occupazione sulla spinta della domanda di bisogno dei servizi di assistenza sanitaria, di tutela dell’ambiente e del territorio, turismo sociale, formazione, housing sociale e commercio equo e solidale.
Per quanto riguarda la promozione di politiche di sviluppo dell’occupazione si potrebbe pensare ad una sinergia di azione tra comitati ed associazioni di quartiere, istituendo per ogni municipio uffici dedicati allo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi.
A titolo esemplificativo, per quanto riguarda la dimensione condominiale, si potrebbe pensare a start-up finalizzate a creare condizioni più vantaggiose per l’acquisto di beni e servizi residenziali e per la condivisione di beni e servizi di uso quotidiano.
Così, sotto il profilo del recupero del decoro urbano si potrebbero studiare progetti utili affinché enti e gruppi di cittadini organizzati in forma di cooperativa, contribuiscano a risolvere autonomamente e nell’ottica di una gestione integrata dei servizi, il problema non poco rilevante della raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio.
Quanto invece alla riqualificazione del verde pubblico, sempre in un’ottica solidaristica, non sarebbe idea così peregrina percorrere, in collaborazione con la Regione, soluzioni incentrate sull’intercambio di prestazioni in favore di imprenditori e commercianti che, senza dovere imbarcarsi nei farraginosi meccanismi della macchina burocratica, potranno, ad esempio, “barattare” la possibilità di allestire tavolini e sedute all’aperto prestando opera di manutenzione delle aree prospicienti la rispettiva attività.
Per dare risposte alternative al problema del disagio abitativo si potrebbero creare delle sinergie tra cooperative di costruzioni, sociali, di utenza e di abitanti nell’ambito della innovazione sociale e della rigenerazione degli spazi urbani volte a dare concretezza alle politiche di housing e/o co-housing sociale.
Sul fronte della tutela della donne e dei minori contro il rischio di abusi di ogni genere sarebbe dirimente la messa in rete tra le Istituzioni, le Associazioni di categoria, le Associazioni femminili legate al non profit, le scuole e le Forze di Polizia di Roma Capitale al fine di promuovere, su più livelli, azioni formative, preventive e di sviluppo della imprenditorialità femminile.