Insostenibile Colosseo, file interminabili e biglietti pagati il triplo
Gli operatori turistici e i visitatori singoli non riescono ad acquistare i biglietti e sono costretti a reperirli sul mercato dei “rivenditori secondari”, a prezzo doppio e anche triplo
“Assoturismo Roma e Lazio dopo le dichiarazioni dell’assessore capitolino Alessandro Onorato sulla gestione della vendita dei biglietti di un bene culturale tra i più visitati al mondo, il Colosseo, spera che si faccia chiarezza su questo argomento.
Infatti circa tre mesi fa quando ancora la questione non era così in primo piano, Assoturismo era andata dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per esporre la questione inconcepibile della vendita dei biglietti del Colosseo, una vendita distorta e fumosa, dove pochi li trovano e chi li trova li paga il triplo.
Accaparramento dei biglietti da parte di piattaforme online estere
Società estere con piattaforme on line comprano in grande quantità lasciando le briciole a chi arriva dopo. Ma anche la stessa gestione del Colosseo non va, con file interminabili dovuta a controlli poco snelli e pochi accessi”.
L’accaparramento dei biglietti del Colosseo da parte di grandi piattaforme on line con sede all’estero. Appena il Concessionario ufficiale mette in vendita on line i biglietti, questi spariscono, grazie a sistemi di robot o “bot”. Gli operatori turistici e i visitatori singoli non riescono ad acquistarli e sono costretti a reperirli sul mercato dei “rivenditori secondari”, a prezzo doppio e anche triplo.
Il fenomeno è stato denunciato da Assoturismo e da Federagit di Roma in precedenti comunicati e interviste.
“Se mediante sistemi informatici, è possibile far sparire i biglietti, deve essere possibile mettere a punto sistemi informatici moderni e adeguati per impedire tale accaparramento”, sostiene in una nota Angelo Di Porto, Presidente di Assoturismo Roma. “Siamo stati tra i primi a intervenire – aggiunge – ma a quanto pare nulla è cambiato. Abbiamo in mano l’oro, possediamo i monumenti più belli del mondo e non riusciamo a gestirli al meglio.
Area intorno al Colosseo
Poi c’è tutta la questione del degrado intorno all’Anfiteatro, dalla sporcizia agli abusivi di ogni genere. Sono decenni che la situazione non cambia gli operatori del turismo sono ormai rassegnati e costretti a lavorare barcamenandosi in situazioni improbabili. Ci auguriamo che la direttrice e il ministro ascoltino le parole dell’assessore Onorato”, conclude Di Porto.
Infine, la presenza delle borseggiatrici a ridosso del Colosseo rappresentano una piaga che produce un danno doppio: oltre al denaro sottratto ai turisti, gli stessi si ritrovano senza documenti e carte di credito e il loro soggiorno da vacanza si trasforma in un’odissea.
(Com/Red/ Dire)