Insulti a Draghi e lodi a Putin: ecco la rete dei filorussi in Italia
“Siamo partiti da un gruppo di account apertamente filorussi, e da qui abbiamo ricostruito una rete di altri account a essi collegati”
Secondo quanto riportato sulle pagine de La Stampa, una nuova ricerca dei dati realizzata da un ricercatore italiano ed ex hacker, Alex Orlowski, ha individuato ben 551 account univoci in italiano, di sostegno alla Russia. Questi, intersecati con l’account dell’ambasciata russa a Roma, diffondono disinformazione e spesso hanno come bersaglio principale il premier “europeista” Mario Draghi.
Per la ricerca sono stati analizzati 639mila tweet, e i 551 profili sono stati filtrati rispetto a una rete che arriva a 8mila account di riferimento circa. I cosiddetti “zetisti” italiani (richiamo alla lettera Z, ormai celebre simbolo dell’invasione russa in Ucraina) sono inoltre vicini al complottismo e al mondo No Vax. Come spiegato da Orlowski: “Per la nostra ricerca siamo partiti da un gruppo di account selezionati, riconosciuti come vicini a posizioni filorusse che sostengono apertamente in pubblico. Nello specifico, si tratta di otto profili Twitter anonimi che adottano la Z e ne sostengono la causa. Partendo da qui abbiamo ricostruito una rete di altri account ad essi collegati”.
Account filorussi in Italia: l’analisi
“Profili simili tendono a seguirsi a vicenda. Perciò, partendo da una selezione, siamo riusciti a risalire a tutta la rete. La mappatura di 550 account univoci ha costituito la base per un ulteriore arricchimento della lista: in questo modo siamo arrivati a una mole di dati sufficientemente elevata, quasi 1 milione di account che, una volta eliminati i doppioni ed effettuati i filtri pertinenti alla Z, sono diventati circa 150mila“.
Tra gli account più intersecati ci sono quelli di lady Onorato, dell’ambasciata russa in Italia, Byoblu, Meluzzi, L’antidiplomatico e Diego Fusaro. Le chiavi #putin, #russia, #ucraina e #azovstal si incrociano con #green pass e #italexit – oltre ai già citati messaggi di odio contro Mario Draghi – a dimostrazione della vicinanza tra il mondo No Vax e quello filo-Putin.