Intervista a Laura Boldrini: #EioTiPubblico, campagna di denuncia sulla violenza di genere
“Non deve accadere che noi donne ci ritroviamo costrette a convivere con questi metodi violenti o a uscire dai social per non dover subire una gogna mediatica che può avere effetti devastanti, specie sulle giovani”
L’Onorevole Laura Boldrini (PD) al centro di una campagna per diffondere le identità degli “odiatori del web”. La deputata da anni è oggetto di campagne di odio e si batte affinché questo metodo venga a galla e non resti impunito.
“Sono parole, in apparenza non lasciano lividi, ma feriscono un egual misura e seminano danni irreparabili”. Scrive l’Onorevole Laura Boldrini, nel post di presentazione di una coraggiosa campagna di denuncia contro la violenza sulle donne.
#EioTiPubblico è l’hashtag lanciato su Twitter, per una campagna partita oggi che proseguirà fino alla giornata simbolo contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
RomaIT l’ha raggiunta per chiederle di più
Onorevole Boldrini, lei è da anni bersaglio di eserciti di haters di ogni tipo su tutti i suoi canali social
“Sono tra le più famose, forse, a essere stata ed essere ancora oggetto di odio sui social, a volte anche Leader politici hanno guidato queste campagne per diffamarmi. Ho deciso di pubblicare gli screenshot degli insulti, terribili, che riceve ogni giorno e stavolta lo farò pubblicando anche i nomi e i cognomi degli aggressori”.
Perché?
Perché, le parole lasciano dei lividi profondi, feriscono e condizionano il pensiero e le azioni delle donne ma non tutte hanno i mezzi o il coraggio di denunciare, tutto questo non può passare sottobanco come se fosse qualcosa che riguarda il mondo digitale e, dunque, sia meno grave”.
L’età, lo ha detto lei stessa, delle ragazze preda di questi attacchi social a volte è estremamente bassa, anche 12 o 13 anni
“Ci sono moltissime ragazzine vittime di questi haters, spesso sono incapaci di reagire a tanta violenza, a volte l’epilogo può essere fatale. Ma ci sono anche donne che non reagiscono per paura di creare un putiferio e quindi tacciono, non si espongono, vengono di fatto tagliate fuori dalla società e questo non possiamo accettarlo”.
Quindi una campagna social potrebbe fare la differenza?
La campagna #EioTiPubblico non c’entra nulla con la battaglia legale che andrebbe sempre fatta contro queste persone. Ma è uno strumento contro quegli odiatori che sperando di passare inosservati dietro la propria tastiera, seminano violenza in Rete contro le donne. Noi non staremo zitte”.
Ci chiarisca in cosa consiste la campagna
“A partire da oggi e fino al 25 novembre (giornata contro la violenza sulle donne ndr.) Se tu mi offendi e mi umili sui social, io non solo non ci passo sopra, ma accendo un faro sulle tue sconcezze”.
“Ti pubblico, dunque. Con nome e cognome. Ti obbligo a gettare la maschera. Ci sono gli spavaldi che utilizzano la loro vera identità, per fregiarsi della loro violenza. Ci sono profili falsi, i troll. Non importa. Denunciare questo spaventoso serbatoio di odio deve servire a smuovere coscienze, ad indignare. Gli screenshot sono spaventosi, ci vuole davvero coraggio a renderli evidenti”.
Le altre protagoniste
Accanto a Laura Boldrini, da oggi pubblicheranno gli screenshot dei loro persecutori, tra le altre Ilaria Cucchi, Arisa, Emma Marrone, Francesca Barra, Michela Murgia, Maria Elena Boschi. Politiche, cantanti, giornaliste, attiviste, scrittrici, insieme a una serie di associazioni che per il loro impegno sui diritti sono bersagli diretti dell’odio sul web. Da Arcigay a Differenza Donna, da Giulia Giornaliste a Rebel Network, da One Billion Rising Italia a Crisi-Come- Opportunità, da Assist a Dà voce al rispetto.