Intervista esclusiva a Marco Rizzo (PC): “Manifestiamo il giorno del G20 contro il Governo Draghi”
Una grande manifestazione a Roma organizzata da Marco Rizzo, dal Partito Comunista e dal Comitato 27 febbraio, nella giornata del 30 ottobre
Il G20 non troverà una capitale silente che approva le politiche del Premier. Una grande manifestazione a Roma organizzata da Marco Rizzo, dal Partito Comunista e dal Comitato 27 febbraio, nella giornata del 30 ottobre, a Piazza San Giovanni, a partire dalle ore 14, riveste un valore simbolico che va ben oltre la protesta in sé. Segna la fine della narrazione della Tv di Stato e della luna di miele con Draghi. Il dissenso attraversa l’Italia da nord a sud e intacca la reputazione del nostro governo anche all’estero. Marco Rizzo testimonia l’indignazione dei cittadini in una protesta che si svolgerà nella capitale durante il forum dei leader della finanza internazionale.
L’intervista esclusiva a Marco Rizzo: sapevamo di tagli e manovre economiche firmate Draghi che si accaniscono contro i cittadini
Onorevole Rizzo per manifestare avete scelto una data significativa, sapendo che il mondo vi guarda.
‘’Noi pensiamo che c’è un comando della Finanza internazionale sul nostro paese, c’è un primato della finanza e della grande economia sulla politica. Abbiamo ritenuto opportuno manifestare proprio il giorno in cui a Roma saranno presenti i potenti del mondo per dimostrare che c‘è una larga parte del popolo italiano che si è stancata e comincia a capire anche il ruolo di Draghi. Considerate che il Comitato 27 febbraio che organizza la manifestazione, è contro il governo Draghi sin dall’inizio. Noi in quella data siamo stati gli unici, come partito comunista e come altre sigle marxiste, ad avere realizzato in venti città delle proteste di piazza, una settimana dopo che il governo si era insediato; anticipando tutto quello che sarebbe successo su casa, estimi catastali, aumento dell’età pensionabile, cartelle esattoriali, aumenti dell’energia elettrica, tagli per gli assegni degli invalidi. Quest’ultima norma odiosa poi prevede che gli invalidi civili, perdano il loro assegno, una miseria di 270 euro, se hanno svolto anche un solo lavoretto per cento euro. C’è un accanimento vergognoso. Per non parlare dei licenziamenti per le delocalizzazioni e questa particolare norma del green pass’’.
Una scelta vessatoria e anticostituzionale?
‘’Un lasciapassare che non ha nulla di sanitario. Gli studenti, i lavoratori e gli operai viaggiano in autobus, su treni e metropolitane pollaio, senza controlli, stipati come in un carro bestiame, poi approdano sul luogo di studio o di lavoro e vengono cacciati o sospesi e allontanati senza prendere più lo stipendio. Il green pass è uno strumento discriminatorio, divisivo, che permette l’ingresso alla parola licenziamento, allarga le crepe della delocalizzazione da una parte; e dall’altra è motivo di distrazione perché è un tema che divide gli impiegati, i lavoratori, i professori e persino le famiglie. Intano ci aumentano del 40 per cento le bollette dell’energia, le cartelle esattoriali, fanno le vigliaccate sugli invalidi e sui licenziamenti, mentre noi stiamo a discutere del certificato verde.’’
C’è uno scollamento fra la politica e la vita reale di cui il passaporto sanitario è l’emblema?
‘’E’ voluto. Le persone non si devono fidare più dei politici perché così non vanno a votare. La politica nuota in un piccolo stagno che non ha nessuna influenza sulla vita delle persone. Quindi va a votare soltanto il 40 per cento degli elettori. Dentro questa percentuale che vota ci sono coloro che danno un appoggio formale a Draghi, soprattutto quelli del Pd. Anche la destra ormai sbanda. Salvini fa la voce grossa, ma sembra Landini. Quest’ultimo va in piazza, ma fa il gioco delle parti. Vedere Draghi con la mano sulla sua spalla, la dice lunga; ma quella mano poteva trovarsi anche sulla spalla di Salvini. Lui aveva annunciato che avrebbe fatto fuoco e fiamme su quota cento e invece non è successo niente’’.
Onorevole lei si è chiesto come mai non sia uscito dal governo?
‘’Sta facendo come i cinque stelle, ha detto delle cose che non mantiene’’.
Non crede che Giorgetti lo tenga per la giacca?
‘’Non lo so. Ma vede, io sono il Segretario di un piccolo partito, se la linea politica non è confacente a quello in cui io credo, non mi presto a stare in un partito, dove ci siano condizionamenti .’’
Perché allora Salvini si è arreso?
‘’Non lo so, ma va detto che sia lui che gli altri sono totalmente ininfluenti rispetto alla vita normale dei cittadini. Non si può annunciare ‘farò lo scatafascio, se rimettono la Fornero,’ e poi stare a guardare. Stanno addirittura alzando l’età pensionabile, la nuova generazione andrà in pensione a 75 anni, quindi non ci andrà affatto. C’ è un’accensione di previdenza integrativa privata. Ora guardiamo le Banche, io ho fatto la battaglia su Mps, sono diventato un mediocre esperto delle Banche. Le banche italiane oggi hanno già superato il 50 per cento nella vendita dei prodotti finanziari in Polizze Assicurative per la salute, quindi privatizzazione totale della Sanità, e Polizze Previdenziali, quindi la privatizzazione delle Pensioni.’’
Si tratta sempre dei soliti potentati finanziari?
‘’Sempre loro’’.
Cosa ne pensa dei sieri per la profilassi covid, delle scelte del Ministero della Salute e dei suoi Cts?
‘’La malattia esiste, ma va gestita su più fronti: medicina di base, che si può avere solo con una grande sanità pubblica, medicina del territorio; cure domiciliari precoci che sono state ostacolate e vaccini per chi vuole farseli. Combinare tutto questo con una triade di soluzioni avrebbe aiutato’’.
Perché poi sono stati distribuiti soltanto i vaccini prodotti in occidente?
“Ma infatti c’era lo Sputnik, Sinopharm, quelli cubani. Quando tu hai più strade possibili e scegli di praticarne mezza e l’assolutizzi , hai una limitazione di benefici’’.
Afghanistan e politica estera
Parliamo di politica estera. Quanto ci è costato l’Afghanistan?
‘’9 miliardi di euro. Vent’anni fa c’erano i talebani, 20 anni dopo ci sono sempre i talebani. Non c’è nessuno che faccia autocritica, né la destra, né la sinistra, né i 5 stelle, lì sono morti 55 italiani e abbiamo speso a vuoto soldi che avremmo potuto investire, nella sanità, nella scuola, nello sport. Nessuno lo ricorda, non c’è nessuno che si metta in discussione, come se fosse giusto, agire in questo modo. Draghi diventa il paradigma di una prepotenza della finanza nei confronti della politica’’.
Onorevole Rizzo, voi vorreste che ci fosse una virata?
‘’Noi vogliamo un rinnovamento della politica, un cambio di sistema. Questa è la nostra prospettiva. Noi siamo convinti che con un meccanismo diverso anche il ceto medio italiano e le piccole imprese cambierebbero’’.
Sta invocando un‘Italia socialista?
‘’Credo che il socialismo servirebbe al novanta per cento degli italiani e al tessuto di piccole e medie imprese, oggi travolte dalle multinazionali che non pagano le imposte. Amazon l’anno scorso ha incassato 45 miliardi di euro e non ha pagato le tasse, pur lavorando sul nostro territorio’’.
Il Pd è il partito che ha ingannato di più i suoi elettori
Quale partito ha ingannato di più gli elettori?
‘’Il Pd. Con il conseguente governo attuale. Poi anche la destra, in quanto liberista, avalla l’attuale sistema. La Meloni si è iscritta all’Aspen e tutti noi sappiamo cosa rappresenti. Io non mi c’iscriverei di certo, considerati i nomi degli iscritti. L’arco parlamentare nella sua totalità politica dà vita a un partito unico che tradisce ogni giorno chi lo ha votato.’’
Il Porto di Trieste è stato venduto alla Germania?
‘’Il Ministro Lamorgese ha parlato di un blocco che riguardava principalmente Amburgo che sta in Germania. L’Italia non ha più niente.
Le multinazionali arrivano e prendono i marchi italiani’’.
L’Italia farà la fine della Grecia?
Onorevole secondo lei faremo la fine della Grecia?
‘’Draghi in questo è un esperto’’.
Avete pensato a un’azione forte, dimostrativa, contro il green pass, come incatenarvi davanti a Montecitorio per obbligare il mainstream a parlare di voi? Avete pensato a un gesto di rottura?
‘’Le dò un’anticipazione. Sabato lancerò una proposta metodologica importante sul modo di lottare. Noi dobbiamo difendere i lavoratori italiani e impedire che vadano al massacro. Avremo dei suggerimenti da dare ai sindacati di base e ai singoli lavoratori. Vogliamo costruire una piattaforma per difendere il lavoro in Italia che colleghi il lavoro dipendente pubblico e privato con la piccola impresa che è la forza del ceto medio produttivo”.
Siamo al quattordicesimo sabato di proteste consecutive in Italia. Lei ritiene che il risveglio del popolo irriti il governo?
‘’Il dissenso disturba. L’operazione fatta alla Cgil, un nuovo tipo di strategia della tensione, va condannata, ma anche interpretata. Come minimo gli infiltrati della manifestazione del 9 ottobre a Roma, se si vuole pensare bene, sono stati lasciati fare; se invece si vuole pensare male, si può credere che siano stati favoriti. Il risultato di quell’azione è stato il rafforzamento del governo, la criminalizzazione di ogni manifestazione. Infatti dopo la Cgil ci sono stati gli idranti e i lacrimogeni contro i portuali di Trieste. Poi sono stati picchiati dei quattordicenni davanti al Liceo Artistico Ripetta di Roma’’.
Lei sabato accetterebbe la presenza di Italexit di Gianluigi Paragone alla sua manifestazione, dato che vi accomuna la lotta contro il green pass e certa Europa?
‘’Noi abbiamo un’impronta molto chiara. Quando noi parliamo della Nato, ci riferiamo a un apparato militare che non ha ragione di esistere e che rappresenta il tallone degli Stati Uniti sull’Europa e sull’Italia. Sono temi fondamentali . Non credo che Italexit abbia la mia stessa visione. L’unità senza principi non ha valore. Le parole d’ordine che abbiamo scelto non sono casuali. Italexit non è fra le sigle aderenti a questa manifestazione del 30 ottobre. Poi, se un cittadino di quell’orientamento volesse partecipare, sarebbe il benvenuto. La manifestazione è aperta a tutti’’.