Invia sms al commissario sbagliato, tentata truffa per il concorso in magistratura
Un professore universitario e un aspirante candidato hanno tentato di truccare il concorso per l’accesso in magistratura ordinaria
Durante il concorso pubblico per entrare in magistratura ordinaria è stata tentata una truffa da parte di un professore universitario e un aspirante candidato. Il fatto, reso pubblico dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi, è stato esplicitato nel corso di un convegno alla Corte dei Conti.
La tentata truffa: cosa è successo
Un professore universitario, giudice commissario, e un aspirante candidato per il concorso in magistratura, si sono resi protagonisti di una tentata truffa. Questi hanno provato ad accordarsi per alterare la prova grazie a un codice identificativo che avrebbe dovuto indicare il compito da facilitare, salvo però inviarlo al commissario sbagliato. Grazie a questo errore, i due malcapitati sono stati denunciati e nei loro confronti è stato aperto un procedimento.
Le indagini, come riportato tra gli altri da Today, si sono concluse con un decreto di giudizio immediato. Queste le parole del procuratore Lo Voi: “Stavano truccando il concorso in magistratura ordinaria, rendendo riconoscibile con segni identificazione il tema in una delle tre discipline, informando uno dei commissari del concorso del segno identificativo dello scritto“.
Ha anche sottolineato poi l’importanza dell’art. 323 del codice penale (abuso d’ufficio) per portare alla luce illeciti come questo: “Abbiamo cercato i profili penali e se non avessimo avuto il 323, per un fatto come questo, che a me pare piuttosto grave, non avremmo potuto fare assolutamente niente“.
Gli illeciti di abuso d’ufficio dal 2019 a oggi
Nel corso del convegno alla Corte dei Conti, il procuratore di Roma Lo Voi ha a poi sviscerato i dati relativi al reato di abuso d’ufficio dal 2019 a oggi. Si contano, infatti, 29 casi nel 2019, 9 casi nel 2021 e 10 casi nel 2022.