Iphone day, blitz all’Apple Store di Porta di Roma contro una gioventù assuefatta
Uova, acqua e farina: così Blocco Studentesco manifesta il suo dissenso
Roma, 26 settembre 2014. Sono passati cent’anni dallo scoppio della Grande Guerra, evento bellico decisivo nella storia d’Italia. Chissà quanti romani avranno riflettuto sul senso di questa giornata.
Per alcuni è soltanto arrivato il momento di ritirare l’Iphone 6, ultimo gioiello in casa Apple. Così stamattina è iniziata una lunga “commemorazione” davanti all’Apple Store di Porta di Roma, dove moltissimi romani si sono dati appuntamento. Finché una sassaiola di uova, acqua e farina non ha interrotto la fibrillante monotonia della massa. Con uno scanzonato gavettone i ragazzi del Blocco Studentesco, sigla giovanile di CasaPound Italia, hanno voluto salutare l’uscita del nuovo prodotto Apple.
“Si è trattato di un’azione goliardica, una presa in giro contro la mania consumistica di aspettare ore e ore per un prodotto tecnologico divenuto ormai uno status symbol” – spiega Fabio Di Martino, responsabile nazionale del Blocco Studentesco.
“I gavettoni servono a ‘svegliare’ una gioventù ormai assuefatta – continua Di Martino – attirata esclusivamente da mode dettate da grandi multinazionali e capace di vivere come un evento il lancio di un nuovo prodotto”. Una gioventù che nel centesimo anniversario della Grande Guerra dovrebbe riflettere sul “sacrificio di chi cadde in nome dell’Italia” riscoprendo “le nostre radici e la nostra storia” e la voglia di “combattere contro la crisi economica e spirituale che attanaglia l’Italia e l’Europa” – conclude Di Martino.
L’azione di oggi ricorda il famoso “assalto alla bolla del Grande Fratello” del 2006. Anno in cui la struttura in plastica trasparente – allestita a Ponte Milvio – venne presa di mira dai militanti di CasaPound Italia e Fiamma Tricolore. Anche in quell’occasione tra gli intenti degli attivisti c’era quello di scuotere le coscienze e riportare sul piano del reale un pubblico sempre più assuefatto ai reality.