Islam: tutto quello che volete sapere sul Ramadan, dall’alba al tramonto
Il Ramadan è anche un obbligo giuridico per i fedeli e se colti durante il giorno a mangiare, bere, fumare o a fare sesso saranno arrestati
Frequento il Marocco da oltre 40 anni e vi ho trascorso decine di Ramadan e ogni anno leggo molti articoli in proposito, interessanti e corretti.
Sono tutti concordi sul fatto che il Ramadan sia il nono mese lunare del calendario musulmano e che per questa ragione, ossia basandosi sulle fasi del nostro satellite, ogni anno la data di inizio cada in un giorno diverso andando a scalare all’indietro cosicché per esempio nel 2014 capitò in pieno agosto mentre quest’anno nel mese di aprile.
Uno dei 5 pilastri dell’Islam
Si è tutti concordi nell’affermare che il Ramadan sia uno dei cinque pilastri dell’Islam e che in questo mese, nelle ore diurne dall’alba al tramonto, tutti gli individui musulmani adulti e in buona salute devono astenersi dal nutrirsi (cibo e acqua ), dal praticare sesso, dal fumare. In alcuni paesi musulmani più radicali sono vietate anche le attività di svago come la musica, la danza, la televisione etc.
Poi al tramonto (nelle campagne quando non si riesce più a distinguere un filo bianco da uno nero per insufficienza di luce ) si possono ricominciare le attività che sono state vietate durante il giorno.
In realtà il Ramadan è un mese in cui i fedeli musulmani praticanti sono invitati a riflettere, a pregare, a essere altruisti, a mettersi nei panni di coloro i quali dalla vita hanno avuto molto meno come i poveri, i malati, gli umili. Dovrebbe essere il mese della tolleranza, della calma, della meditazione, della pazienza.
Il mese della tolleranza e della solidarietà
Le cose, nella pratica, spesso non stanno proprio così. I principi sui quali si basa il Ramadan sono assolutamente condivisibili ma molto raramente i fedeli lo vivono con lo spirito e l’atteggiamento previsti dall’Islam.
Dovete immaginare un individuo che, soprattutto nei paesi su latitudini decisamente poco fresche e in mesi caldi in cui ovviamente le giornate durano molto di più che d’inverno, è sottoposto al calore e alla privazione di cibo, acqua, fumo (se siete fumatori potete capirlo meglio ) e sesso (in compagnia a “fai da te”) anche per 15 ore.
Nel frattempo il fedele deve comunque continuare a svolgere la propria vita professionale.
Mi sono diplomato in nutrizione sportiva vent’anni fa e da allora mi interesso di alimentazione. Personalmente ritengo non troppo salutare la privazione dei liquidi per così tanto tempo sebbene il digiuno, praticato in molte culture specie quello intermittente, produca spesso notevoli effetti positivi sull’organismo a condizione che sia accompagnato da importanti quantità di liquidi.
La privazione diurna dell’acqua
Quello della privazione diurna dell’acqua durante il Ramadan è un argomento nei confronti del quale esprimo una mera opinione scientifica e non religiosa. E non entrerò oltre nel merito poiché non desidero che la mia opinione sia interpretata come una critica polemica.
I bambini, le persone molto anziane, i malati, le donne in gravidanza o durante il ciclo mestruale sono sollevati dagli obblighi imposti da quello che rappresenta uno dei cinque pilastri dell’Islam. Se ad esempio, durante i 30 giorni del mese di digiuno, una donna dovesse avere le mestruazioni, ella sospenderà gli obblighi previsti dal Ramadan ma dovrà poi recuperare i giorni persi nell’arco dell’anno, scegliendoli a proprio piacimento e non necessariamente consecutivamente, potendoli spalmare durante i restanti undici mesi.
Al tramonto
Al momento del tramonto, dai vari minareti delle moschee si diffonde il richiamo dei fedeli alla preghiera della sera, Al-Maghrib (anche il nome del Marocco in arabo è Al Magreb che significa tramonto e occidente poiché il sole si corica appunto ad ovest) comunicando loro che è giunto il momento della rottura del digiuno, lo FTOUR, come si pronuncia nell’arabo dialettale marocchino.
L’Islam insegna di farlo cum grano salis, cominciando, appunto seguendo il buon senso, con qualche dattero e un bicchiere di latte o di acqua così da ripristinare piano piano le funzioni digestive. Questo per evitare dei traumi organici tra i quali il brusco innalzamento della glicemia oppure l’ingestione di una grossa quantità di cibo, troppo rapidamente, dopo moltissime ore di digiuno, con rischi di congestioni, indigestioni, blocchi renali e iperglicemia.
Ahimé è quello che succede molto spesso allorché al momento dello ftour in molti si gettano sul cibo in maniera incontrollata, frenetica, prediligendo soprattutto cibi ad altissimo indice glicemico, che contengono cioè zuccheri raffinati che provocano impennate di glicemia spaventose. Senza contare tutti coloro i quali, un’ora prima del tramonto, si lanciano In sport sfiancanti, come la corsa o la palestra, rischiando danni ai reni e al cuore a causa della protratta disidratazione che inoltre rende il sangue molto più denso di quello che dovrebbe essere affaticando così la pompa cardiaca.
I medici preferiscono non esprimersi
Il problema è che nella maggior parte dei paesi musulmani molti medici, pur consapevoli di questi rischi, non osano esprimersi pubblicamente in merito ai rischi per la salute provocati dalla disidratazione protratta, poiché rischierebbero di essere tacciati di blasfemia.
Ho conosciuto personalmente musulmani anziani, con il diabete, con problemi ai reni e donne incinte, ai quali il proprio medico di fiducia ha consigliato di praticare il Ramadan affermando che avrebbe fatto loro bene. In questo mese è anche vietata la vendita ed il consumo di alcolici sebbene spesso, una settimana prima, non è raro vedere, soprattutto stranieri, fare ingenti scorte di vino, birra e whisky che consumeranno di nascosto. Un altro problema è la mancanza di sonno durante la notte.
Il musulmano saggio
Il musulmano saggio interrompe il digiuno la sera nutrendosi con cibi a basso indice glicemico, gradualmente, idratandosi poco alla volta, cercando di dormire il più possibile per svegliarsi di nuovo alle 4:15 del mattino in occasione della preghiera As-Sobh, per nutrirsi e reidratarsi nuovamente, per poi dormire ancora qualche ora e ricominciare la giornata .
Tuttavia nella maggior parte dei casi accade esattamente il contrario ossia che il giorno viene scambiato con la notte durante la quale si mangia di tutto e di più, in quantità eccessiva. Non si dorme e si fa festa, si balla, si canta e al mattino al momento di andare al lavoro la privazione del sonno produce molti danni. il numero di incidenti automobilistici provocati dai colpi di sonno aumenta in maniera esponenziale così come i litigi e le risse sono più frequenti del solito.
Liti e incidenti stradali
Mezz’ora prima del tramonto è meglio non trovarsi per strada perché in quel momento non c’è più legge né ordine: i semafori si trasformano in inutili lampioni con delle luci colorate, gli stop agli incroci diventano invisibili e i limiti di velocità vengono in un attimo cancellati dal Codice della Strada. La corsa frenetica per arrivare nelle proprie abitazioni in tempo per lo ftour trasforma le città i luoghi pericolosissimi e quando finalmente sono tutti a casa, nelle strade non c’è anima viva, non c’è un negozio aperto, non c’è nessuno. Il silenzio è spettrale.
Ho avuto la fortuna in tutti questi anni di condividere lo ftour con famiglie marocchine musulmane sagge e coscienziose, che affrontano la rottura del digiuno con latte e datteri, proseguendo pian piano con un couscous e solo dopo alcune ore terminando il pasto con dei meravigliosi e irresistibili dolci a base di pasta di mandorle e miele. Il tutto in un’atmosfera sobria, pacata, rilassata, impregnata di sincera spiritualità e molto gradevole.
Il Ramadan anche un obbligo giuridico
Le mie considerazioni ovviamente non vogliono essere una critica all’Islam ma una descrizione di ciò che è sotto gli occhi di tutti. Moltissimi marocchini sono decisamente critici nei confronti dei propri connazionali diciamo così “poco morigerati”.
Non bisogna poi dimenticare che la pratica del Ramadan è un obbligo anche a livello giuridico per i musulmani cosicché il fedele che dovesse essere colto durante il giorno a mangiare, bere, fumare o a praticare sesso verrà arrestato e gli verrà inflitta una pena più o meno severa in base al paese in cui il reato è stato commesso.
Fino a sei mesi di reclusione previsti dal codice penale Marocchino, dove tuttavia i non musulmani non hanno alcun obbligo in merito alle restrizioni e a pene severissime in Arabia Saudita previste per chiunque violi i divieti diurni, anche per i non musulmani per i quali è prevista l’espulsione.
Sicuramente l’Islam è una religione molto più severa di quella Cattolica. Noi tuttalpiù, alla vigilia di Natale, Invece di mangiare la carne ci accontentiamo di un’aragosta e un cocktail di gamberoni annaffiato da una bottiglia di Verdicchio frizzante e fresco. In medio stat virtus.
Molto interessante! Non mi era mai capitato di leggere articoli così dettagliati sul Ramadan sempre informazioni sommarie. Ottimo articolo.