Iss, dopo 5 mesi l’efficacia del vaccino cala, ma “risale” con la terza dose
La protezione del vaccino scende dal 74% al 39%, mentre l’efficacia risale fino al 93% per chi ha fatto la terza dose
Dopo cinque mesi dal ciclo completo di vaccinazione, la protezione scende dal 74% al 39%, mentre l’efficacia risale fino al 93% per chi ha fatto la terza dose. Lo rileva l’Istituto Superiore di Sanità nel bollettino che riporta i dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione in Italia, aggiornato al 7 dicembre.
Il Report dell’Iss: per i non vaccinati il rischio di morte è 16 volte più alto
I dati di oggi segnano un peggioramento rispetto a quanto riportato dallo stesso Istituto circa un mese fa, a novembre. In quel report, l’Iss stimava che l’efficacia scendesse “dall’80 al 59% per i contagi e dal 95 all’82% contro la malattia severa”. Nello stesso report, si legge che il rischio di morire di un non vaccinato è 16,6 volte maggiore rispetto a un vaccinato con la terza dose; è di 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi; è di 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi che non ha ancora ricevuto la terza dose.
Aumentano i contagi fra gli adolescenti
Nelle ultime tre settimane, secondo il report integrato dei casi di infezione in Italia, si è osservato un aumento dell’incidenza settimanale in tutte le fasce d’età, mentre dalla seconda decade di ottobre si osserva un progressivo aumento dell’incidenza nelle fasce di età 0-19 anni con 48.503 nuovi casi di Covid-19, di cui 167 ospedalizzati e 2 ricoverati in terapia intensiva in sette giorni.
In questo contesto, continua l’Iss, risulta particolarmente importante continuare la campagna vaccinale e la necessità di procedere speditamente con le terze dosi. Il report spiega che l’efficacia complessiva dei vaccini nell’evitare il contagio è, al momento, del 65%, mentre è del 89,2% nell’evitare i decessi.