Juve bene, Inter déjà vu, dura per il Milan: l’analisi dei gironi di Champions
L’Atalanta spera, i rossoneri nel girone di ferro con Atletico Madrid, Liverpool e Porto, i bianconeri trovano i campioni uscenti del Chelsea. Le speranze delle italiane
Dopo i playoff e il sorteggio di Istanbul, entra nel vivo la 67esima edizione della Champions League. Le 4 squadre italiane coinvolte (in ordine di fascia Inter, Juventus, Atalanta e Milan) avevano speranze e timori, ed i gironi della Champions 2021/2022 hanno riservato un cammino non semplice per arrivare agli ottavi. Primo turno il 14/15 settembre, ultimo il 7/8 dicembre. Finale a San Pietroburgo sabato 22 maggio 2022.
Il tabellone completo dei gironi della Champions League 2021/2022
Girone A | Girone B | Girone C | Girone D |
Manchester City | Atletico Madrid | Sporting Lisbona | INTER |
PSG | Liverpool | Borussia Dortmund | Real Madrid |
Lipsia | Porto | Ajax | Shakhtar Donetsk |
Bruges | MILAN | Besiktas | Sheriff Tiraspol |
Girone E | Girone F | Girone G | Girone H |
Bayern Monaco | Villarreal | Lille | Chelsea |
Barcellona | Manchester United | Siviglia | JUVENTUS |
Benfica | ATALANTA | Salisburgo | Zenit San Pietroburgo |
Dinamo Kiev | Young Boys | Wolfsburg | Malmoe |
Inter, un girone da déjà vu
L’Inter campione d’Italia in carica è stata inserita nel Girone D con Real Madrid, Shakhtar Donetsk e Sheriff Tiraspol. Se vogliamo il ritorno di un incubo, visto che si tratta di un gruppo che per tre quarti è uguale a quello della passata edizione di Champions quando i nerazzurri di Conte terminarono addirittura all’ultimo posto. Non poche cose tuttavia sono cambiate rispetto a 11 mesi fa: innanzitutto la rivoluzione in casa Inter, con la partenza di Conte, Lukaku e Hakimi, l’arrivo di Inzaghi, Dzeko e Dumfries come sostituti. Nel Real Madrid tiene ancora col fiato sospeso l’arrivo di Kylian Mbappé dopo l’addio del senatore Sergio Ramos ed il ritorno in panchina di Carlo Ancelotti, mentre nello Shakhtar è arrivato mister De Zerbi, che ha fatto tanto bene con il Sassuolo. La variabile diversa è rappresentata dallo Sheriff Tiraspol, club moldavo autentica cenerentola di questa Champions proveniente dalla repubblica separatista della Transnistria.
È proprio il club moldavo a rendere il girone più morbido rispetto allo scorso anno, quando dalla quarta fascia il Borussia Moechengladbach si qualificò agli ottavi. Tuttavia le avversarie dell’Inter non sembrano essersi indebolite -l’anno scorso rimediò due sconfitte con gli spagnoli e due pareggi a reti bianche con gli ucraini – mentre i nerazzurri devono ricostruire il dopo-Conte. Real favorito come primo, Inter che parte (almeno) alla pari con lo Shakhtar per il secondo posto del girone se farà ammenda dei propri errori.
Juventus con i campioni uscenti ma girone alla portata
Per la Juventus del rientrante Massimiliano Allegri, inserita nel girone H partendo dalla seconda fascia, non è andata male viste le insidie della terza e quarta urna. Il Chelsea campione in carica, con un Lukaku in più rispetto all’anno scorso, sembra essere il naturale favorito del girone per una squadra come quella bianconera che deve riprendere fiducia in campo europeo e non solo, date le ultime due eliminazioni agli ottavi con Lione e Porto. In più la partenza imminente di Cristiano Ronaldo, il bomber all-time della Champions con 134 gol all’attivo, non aiuta. Le trasferte nordiche in Russia (San Pietroburgo) e Svezia (Malmoe) saranno indicative per l’obiettivo principale della Juventus di quest’anno: ritrovare una mentalità solida e di gruppo per nuove certezze al netto di CR7. Da lì passerà la qualificazione e tutto il lavoro a cui è chiamato Allegri.
Atalanta, ottavi possibili
La Dea, inserita nel girone F, può guardare alla fase a gironi con fiducia. Dalla terza fascia c’era la possibilità di pescare un girone di ferro con due big, invece i bergamaschi avranno di fronte le due squadre finaliste dell’Europa League passata, ossia Villareal e Manchester United. Il 26 maggio scorso a Danzica, furono gli spagnoli a vincere contro pronostico: nonostante il primo trofeo europeo in bacheca è innegabile che il Sottomarino Giallo fosse una delle teste di serie più desiderate. Per questo i nerazzurri hanno delle speranze legittime di arrivare agli ottavi per il terzo anno di fila, soprattutto dato il rendimento fuori casa (l’anno scorso Gasperini fece 3/3 ai gironi con Liverpool, Ajax e Midtjylland). Gli svizzeri dello Young Boys completano il quadro.
Milan, il rientro più duro
Non si potevano sperare miracoli dall’urna, ma in qualcosina di meglio sì. Il Milan, che ritorna in Champions League dopo 7 anni, è stato inserito nel girone B con Atletico Madrid, Liverpool e Porto. In uno dei gruppi tra i più blasonati la squadra di Pioli sfiderà parte del suo passato europeo, in positivo e in negativo. L’Atletico Madrid campione di Spagna è stata l’ultima squadra affrontata dai rossoneri in Champions: nel marzo 2014 Simeone eliminò il Milan, allora allenato da Clarence Seedorf, agli ottavi di finale. Il Liverpool non può che evocare tanti ricordi ai tifosi rossoneri, con le due finali di Champions in tre anni, tra il 2005 ed il 2007. Singolare il fatto che le due compagini si siano affrontate solo in queste occasioni: così il Milan andrà per la prima volta nella storia ad Anfield e viceversa. Completa il girone un’altra squadra da non sottovalutare, ossia il Porto. I campioni d’Europa del 2004 hanno eliminato lo scorso anno la Juventus e come sempre saranno una squadra ostica. Il Milan dovrà fare sei partite al limite della perfezione: in partenza, le speranze di passare sono minime.