Kevin Spacey assolto. E ora chi lo dice a quelli del #metoo?
Laura Vasselli: “Da noi a seguito di accertamenti di questo tipo esiste la denuncia per calunnia. È una denuncia molto grave. Se fossimo in Italia ci sarebbe una domanda risarcitoria enorme”
No, Kevin Spacey non è responsabile. Togliamo agli accusatori dell’attore premio Oscar l’uso del #meetoo? La giuria del tribunale di Manhattan chiude il processo per l’accusa di molestie ai danni di Anthony Rapp nel 1986.
Un tribunale di Manhattan ha assolto l’attore, perché l’accusatore, all’epoca del presunto abuso 14enne, non è riuscito a portare prova della molestia. L’accusa aveva richiesto un risarcimento di 40 milioni di dollari.
Anthony Rapp, attore che lo ha accusato di aver usato violenza nei suoi confronti nel 1986, quando aveva appena 14 anni e Spacey ne aveva 26, non riceverà nessun risarcimento.
Secondo la giuria Spacey è innocente perché Rapp non ha provato la sua affermazione, secondo cui l’uomo lo molestò sessualmente.
Nel 2017 la ricostruzione di Rapp: “Spacey mi sollevò su un letto e si stese sopra di me prima che riuscissi a ‘divincolarmi’ e a scappare. L’intero episodio non sarebbe durato più di due minuti”.
Il verdetto è arrivato circa due ore dopo che i giurati hanno iniziato a deliberare.
Giunge a conclusione un processo civile, nato dopo la grande esplosione del movimento #MeToo che vede proprio Spacey unica vittima. Cinque anni fa tutti si scagliarono contro l’attore, le case di produzione rescissero in fretta i contratti e le vagonate di m…. fango, travolsero Spacey come un ciclone, costringendolo di fatto ad abbandonare le scene. Dopo Rapp, decine di altri uomini spuntarono in ogni parte ripetendo la stessa accusa di stupro e provocando il crollo della carriera dell’attore. Potremmo prestare all’attore il #meetoo, insieme a Jonny Deep e altri illustri colleghi potrebbero fondare il movimento di chi, schiacciato dai media, è risultato innocente. Funzionerebbe.
Le rivelazioni di Rapp erano state pubblicate dal sito BuzzFeed News nel 2017 ed erano state seguite da più di una dozzina di altre accuse di molestie e di violenza sessuale da parte di altre persone e riguardanti Spacey, che avevano finito per interrompere bruscamente la sua carriera.
Esiste un meccanismo a tutela di chi subisce accuse di questo titolo che poi si rivelano infondate?
Laura Vasselli, avvocata, docente di diritto privato e giudice sportivo nazionale ci spiega: ” Innanzi tutto c’è da fare una premessa; l’ordinamento americano è completamente diverso da quello italiano. Da noi a seguito di accertamenti di questo tipo esiste la denuncia per calunnia. È una denuncia molto grave. Se fossimo in Italia ci sarebbe una domanda risarcitoria enorme.” insomma dichiarare il falso da noi è qualcosa da non prendere alla leggera. E negli Usa? Che potrebbe accadere alla carriera di Spacey? ” Lui (Spacey ndr.) è uno che l’ha pagata cara anche perché all’epoca della denuncia fu obbligato a fare outing. Però gli americani in questo sono gente che considera la riabilitazione è considerata un fatto positivo, quindi con interviste e iniziative recupererà presto la sua popolarità”.
*Foto dalla pagina Instagram di Kevin Spacey