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L’Anagrafe centrale trasformata in un campeggio pro tempore

Continua l’occupazione dei Movimenti per la casa negli Uffici dell’Anagrafe centrale. Ma lo spettacolo è poco edificante

Era il 13 gennaio quando i Movimenti per la casa, in protesta contro il decreto Lupi, cd. Piano Casa, e in particolare contro l'art. 5 dello stesso, occupavano gli Uffici dell'Anagrafe centrale di via Petroselli (leggi qui). Una protesta alimentata dalla richiesta di cancellare l'art. 5 del Piano Casa – quello sugli allacciamenti ai servizi pubblici – e quindi modificare una legge "discriminatoria". L'annuncio dei Movimenti per la casa era stato chiaro: "L'occupazione proseguirà a oltranza".

Già a qualche ora di distanza dall'avvenuta occupazione, la nostra redazione riceveva una segnalazione: "Sporcizia, tanta sporcizia", si leggeva in un messaggio (qui le foto). La protesta continua, e di conseguenza anche le segnalazioni non cessano. L'Anagrafe sembra essersi trasformata in un campeggio pro tempore (sì, ma per quanto tempo?), con tende ovunque ad accogliere i cittadini che devono recarsi presso gli Uffici. 

Proprio nell'atrio riservato all'ingresso dei cittadini, davanti al banco Informazioni, si possono vedere – come in foto – le tante tende messe lì e adibite a dormitorio degli occupanti. Fermo restando, come già si specificava nel precedente articolo (qui), il rispetto per quanti chiedono il diritto a un'abitazione, ci chiediamo: è mai possibile che la sede centrale degli Uffici di Roma Capitale sia ridotta in questo stato e che sia tollerata un'occupazione a oltranza in un luogo di questo tipo? 

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