L’erba di casa mia. Sempre di più quelli che piantano marijuana
Ecco a voi un pensiero molto divertente di Freak Antoni: “A volte il fumo è molto meglio dell’arrosto…”
Cominciamo da Nino Ferrer, riproponendo alcune strofe di un successo del 1969, legato al programma Tv, ‘Io, Agata e tu’. “Felicità non sei in città, viva la campagna, viva la campagna. la civiltà è bella ma, viva la campagna che mi dà: un arcobaleno sereno, l’odore del fieno, il canto corale di mille cicale, un bianco puledro, le stelle più grandi nel ciel, ma…” Continuiamo pure con un detto popolare piuttosto conosciuto: ‘L’erba del vicino è sempre più verde’. Il perchè? Basti pensare che anticamente, le capre preferivano mangiare l’erba dei terreni confinanti, piuttosto che quella che cresceva sotto la loro barbetta. Poi, onde evitare che qualcosa manchi, impossibile non citare ‘Erba di casa mia’ di Massimo Ranieri. Ora però, mettiamo un po’ d’ordine.
E’ vero che il tema ha come sfondo un ambiente bucolico, è indubbio che di erba si parla, ma di certo, in ciò che tra poco seguirà, scorgeremo fattezze e consistenze diverse, per non parlare di certi effetti speciali. Gli agenti della squadra anticrimine della polizia di Albano, hanno scoperto 160 piante di marijuana, altre ad un bell’arsenale composto da lampade, deumidificatori e ventilatori, presso un’abitazione sita in Zagarolo e più precisamente, nella zona di Valle Martella. A realizzare questo angolo da sballo fatto in casa, un infermiere romano incensurato, nei confronti del quale, dopo il blitz, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Ricapitolando… E’ sicuro che la vita di campagna, sotto alcuni punti di vista, sia migliore rispetto a quella di città e non si può discutere sul fatto che la tentazione può benissimo portare a sconfinare fino al campo del vicino dove l’erba è più verde, ma quando l’erba (attenzione a quale però), è di casa mia, quindi un prodotto casalingo a tutto tondo, tenendo conto in assoluto dei principi di legalità, ecco a voi un pensiero molto divertente di Freak Antoni: “A volte il fumo è molto meglio dell’arrosto”.