L’Isis minaccia di nuovo la Capitale: “L’appuntamento è a Roma”
Nel messaggio diffuso sul web il portavoce al Adnani invita di nuovo a colpire ovunque “i crociati”
"Presto questa campagna crociata sarà sconfitta e dopo, se Dio vuole, ci incontreremo a
Gerusalemme, poi l'appuntamento è a Roma. Ma prima gli eserciti della croce saranno sconfitti a Dabiq", in Siria. Sono le parole del portavoce dell'Isis Abu Muhammad al Adnani, che oggi in un audiomessaggio di 9 minuti e mezzo diffuso sul web ha esortato nuovamente alla jihad contro Roma e al combattimento contro gli occidentali nel Vicino Oriente.
Non ci sono solo le minacce alla Capitale nell'ultimo proclama dello Stato Islamico, intitolato "Die in your rage" (Muori nella tua furia), ma anche un invito diretto ai cosiddetti "lupi solitari" a colpire "i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino". Adnani ha poi ricordato nel messaggio i più recenti attacchi di matrice islamica agli obbiettivi occidentali, come il Canada e Parigi, e ha spronato i suoi seguaci a seguire l'esempio di chi ha già attaccato l'Occidente in precedenza.
Roma era già stata indicata dai jihadisti come possibile obiettivo e lo stesso ministro degli Interni Angelino Alfano, riferendo in Parlamento dopo gli attentati di Parigi del 7 gennaio, aveva affermato che il fatto di ospitare l'autorità massima del Cristianesimo è uno dei fattori che espone l'Italia e la nostra città al rischio di attentati. Alfano e i nostri servizi di sicurezza hanno però allo stesso modo più volte rassicurato, in queste settimane, che non ci sono prove concrete e tangibili che si stia preparando un attentato contro la Capitale. L'allerta, comunque, resta alta.