L’orsetta Morena rilasciata in natura?
Il Parco dice no, per ora rimane dov’è
Ne aveva dato notizia l’Ansa con un lancio di qualche giorno fa: la piccola orsetta Morena, trovata nella zona di Villavallelonga nel maggio scorso e custodita dal personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, verrà reintrodotta in natura i primi giorni di novembre.
La notizia era stata ripresa, anche nelle ultimissime ore, da Media e associazioni che si occupano di tutela ambientale e animale e da subito, si era assistito a commenti e a tutta una serie di auguri rivolti alla piccola orsa ormai prossima a tornare nel suo ambiente. Tra mille perplessità, come quella dell’imminente arrivo della stagione invernale che la piccola dovrebbe imparare a superare da sola, sembrava tutto deciso, tutto disposto. Morena sarebbe diventato il primo caso in Italia di reintroduzione in natura di un orso.
Personalmente, nell’apprendere la notizia, ero rimasto sorpreso. Reduce da un reportage proprio nel Parco e a contatto con orsi e lupi, avevo avuto modo di trascorrere diverso tempo insieme al custode di Morena. L’immediatezza dei primi giorni di novembre ci era sembrata, forse, azzardata. Ne avevamo discusso e, comunque, sapevamo tutti e due che le cure particolari a lei riservate facevano parte del progetto che l’avrebbe vista libera di tornare ad essere selvaggia. Pronta, quando sarebbe stato il momento, per accoppiarsi per dare nuove speranze di sopravvivenza all’Orso Marsicano.
Libera i primi di novembre? Pare proprio di no. Stando alle parole della direzione del Parco con la quale ho parlato stamattina, la notizia, data per certa, non lo è affatto. “Anzi, hanno sottolineato, uscirà un comunicato di smentita”.
L’Orso Bruno Marsicano è una sottospecie di Orso delle Alpi. Da secoli si è insediato nel Centro Italia dove è diventato una specie endemica. A rischio di estinzione, in natura sopravvivono circa 50 esemplari. L’immagine dell’orso è stata adottata come simbolo del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise.