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L’11° giornata di Serie A: duello Inter-Juve, Milan in difficoltà

Il Napoli vince il derby campano, un super Bologna è sesto, la Roma rimonta il Lecce nel recupero. Prima vittoria per l’Udinese

Giacomo Raspadori, tra i più decisivi per il Napoli in questa Serie A

Giacomo Raspadori, tra i più decisivi per il Napoli in questa Serie A

Serie A, capitolo XI. In una giornata con meno scontri diretti della precedente, alcuni risultati inattesi muovono la classifica sia nei piani alti che in quelli bassi. Alcune big hanno perso punti preziosi.

Serie A, la classifica

Inter28Frosinone15
Juventus26Torino15
Milan22Lecce13
Napoli21Genoa11
Atalanta19Sassuolo11
Bologna18Udinese10
Roma17Cagliari9
Fiorentina17Verona8
Monza16Empoli7
Lazio16Salernitana4

Inter e Juventus, prove da Scudetto

È la conferma di questo momento: Inter e Juventus hanno attualmente la candidature più credibili per vincere questo campionato. In attesa dello scontro diretto tra tre settimane arrivano due vittorie su campi difficili e al termine di due partite molto tirate. L’Inter supera bene il crash test di Bergamo, dove l’Atalanta quarta in classifica aveva la rete inviolata da inizio stagione. È Calhanoglu a rompere questo record a fine primo tempo: è sua la verticalizzazione per Darmian che procura il rigore trasformato dallo stesso turco. Poi si prendono la scena i bomber: un meraviglioso destro a giro del solito Lautaro fa 2-0 al 57’ ma dopo tre minuti Dimarco si addormenta, si fa rubare la palla da Lookman che serve Scamacca, il quale non si fa pregare per riaprire la partita. Qualche brivido finale per Inzaghi ma l’Inter passa ancora in trasferta: finora sono 5 vittorie su 5.

Anche la Juventus supera un test importante e lo fa con l’estremizzazione allegriana. A Firenze basta la combinazione Kostic per Miretti sul primo palo al decimo minuto e una partita di grande sacrificio in difesa. Reparto arretrato che sembra essere tornato quello di un tempo: sono 6 gol subiti in 11 giornate, imbattibilità che parte dalla sciagurata prestazione di Reggio Emilia di un mese e mezzo fa (e tolta quella partita sono solo 2 gol presi in 10 uscite). I 25 tiri totali a 4 e il 68% di possesso palla a 32 non basta a una Fiorentina che, complice anche due grandi interventi di Szczesny, non riesce a capitalizzare la grande mole di gioco prodotta. Un grosso problema per Italiano perché sono tre partite di fila che si ripropone questo tema: all’atto pratico sono 3 sconfitte di fila (Empoli, Lazio e Juventus) e 0 gol fatti.

Rincorsa Napoli, il Milan si stacca

Il Milan si stacca delle due storiche rivali con una sconfitta inattesa. L’Udinese vince per la prima volta in questa Serie A e per i rossoneri, sommersi dai fischi a fine partita, c’è solo un punto nelle ultime tre di campionato. Un momento difficile considerando anche i fatto di essere spalle al muro in Champions. A decidere il rigore di Pereyra all’ora di gioco ma anche diverse parate di Silvestri.

Si avvicina così a -1 il Napoli, ora al quarto posto approfittando dello stop dell’Atalanta. Il derby campano di Salerno poteva rappresentare un’insidia ma la squadra di Garcia ha condotto bene la partita creando tante palle gol e andando in rete una volta per tempo. Senza Osimhen è Raspadori a trascinare la squadra (per Jack è la prima volta che va a segno in tre partite consecutive) e senza un grande Ochoa il risultato sarebbe stato in cassaforte ben prima dell’82’, minuto del raddoppio di Elmas.

Bologna da big, Roma all’ultimo respiro

Al sesto posto si issa il Bologna, imbattuto da 10 giornate con l’unica pecca dalla sconfitta all’esordio (striscia che, secondo i dati Opta, non replicava dalla stagione 1979/1980). A parte come detto la prima partita col Milan, la squadra di Thiago Motta ha assunto anche il ruolo di “ammazza grandi”, avendo stoppato Juventus, Inter, Napoli e per ultima la Lazio. La banda di Sarri, autrice di una brutta prova con pochissimi spunti in fase offensiva, è stata punita dopo 25 secondi dall’inizio della ripresa: maglie sì troppo larghe alla ripartenza ma anche il merito di due giocatori molto in forma come Zirkzee e Ferguson.

In scia agli emiliani e controsorpassando i cugini in vista del derby di domenica prossima, la Roma ha meglio del Lecce ed è settima con la Fiorentina. Con i salentini ad avere la meglio è la regola Mourinho mixata con la qualità dei suoi due campioni. La squadra romana ha un ottimo avvio e nella prima mezz’ora sciupa diverse occasioni, anche per merito di Falcone che al 5’ para il primo rigore sbagliato da Lukaku da quando gioca in Italia. A 20 dalla fine la squadra di D’Aversa mette il naso avanti con un’incertezza di Mancini sfruttata al meglio da Banda e Almqvist.

Mourinho mette tutti i suoi arieti in campo, rischiando anche di prendere il 2-0 ma ha ragione nei minuti di recupero. Al 91’ Azmoun timbra di testa il primo gol con la Roma, l’Olimpico si accende e dopo poco più di due minuti la rimonta è completa con la qualità dei suoi due campioni. Dybala con la verticalizzazione di mancino esterno a togliere un tempo di gioco, Lukaku con lo stop a seguire, la protezione del pallone e la coordinazione in caduta.

Centrogruppo: Verona a picco, Cagliari due su due

Il primo successo stagionale dell’Udinese mette nei guai alcune rivali. Un bel Monza con la doppietta di un Colombo protagonista annichilisce al Bentegodi un Verona in crisi. La squadra gialloblu dopo aver fatto due su due ad agosto (scalpi di Empoli e Roma) non ha più vinto con solo due punti in nove gare ed è ora in zona retrocessione.

Ci ha preso gusto il Cagliari, che mette a segno la seconda vittoria consecutiva, la terza in una settimana considerando la Coppa Italia. Battuto all’Unipol Domus anche il Genoa di Gilardino con Viola e Zappa, nulla vale l’ennesimo timbro di Gudmundsson. Il Frosinone dopo due stop torna al successo con l’Empoli, ora penultimo: una perla il gol del vantaggio di Cuni. Il Torino esce da un momento complicato, anche per alcune contestazioni e regola il Sassuolo nel Monday night.