L’8° giornata di Serie A: Inter distratta e Milan in testa, male il Napoli
I rossoneri espugnano Genova dopo un finale incredibile. Cade in casa Garcia con una super Fiorentina. Bene Juventus (vincente nel derby) e le romane
Serie A, capitolo VIII. Alla pausa per le nazionali il Milan arriva al meglio superando l’Inter. Alla ripresa affronterà la Juventus, anch’essa lanciata dopo la vittoria nel derby.
Serie A, la classifica
Milan | 21 | Bologna | 11 |
Inter | 19 | Sassuolo | 10 |
Juventus | 17 | Lazio | 10 |
Fiorentina | 17 | Torino | 9 |
Napoli | 14 | Genoa | 8 |
Atalanta | 13 | Verona | 8 |
Monza | 12 | Udinese | 5 |
Frosinone | 12 | Empoli | 4 |
Lecce | 12 | Salernitana | 3 |
Roma | 11 | Cagliari | 2 |
Milan vincente a Genova in modo rocambolesco e in testa
Il Milan continua la sua marcia immacolata ad eccezione del derby e sale a quota 21 punti. Il minuto è l’87’: la palla vagante in area, lo stop (contestato da parte genpana) e la girata mancina di Pulisic, dovrebbe essere l’episodio decisivo ma non finale, anzi. Dopo la convalida del gol (dopo 2 minuti di controllo Var) la partita prende un direzione no sense che rende Genoa-Milan tra i più clamorosi finali di partita degli ultimi anni. L’uscita fuori area scriteriata di Maignan su Ekuban che gli costa il rosso (96’). Giroud che lo sostituisce in porta, la punizione di successiva di Gudmundsson che dalla barriera rimbalza sulla traversa (102’), l’espulsione anche del portiere del Genoa Martinez (103’), l’intervento determinante di Giroud in uscita su Puscas (104’). E dopo 104 minuti il Milan, al termine di un finale pazzesco, supera l’Inter ed è da solo in testa alla classifica.
Questo perché nel pomeriggio di sabato l‘Inter rallenta ancora in casa in maniera inaspettata. Soprattutto perché dopo 12 minuti i nerazzurri erano avanti di due gol: colpo di testa di testa su corner di Acerbi e proiettile di destro dai 25 metri di Lautaro. È proprio l’argentino che per una volta è protagonista in negativo: l’abbraccio dell’argentino in area rimette immediatamente il Bologna in partita. L’aggancio a inizio ripresa con il colpo da biliardo e di giustezza di Zirkzee. Non basta la reazione nerazzurra col gol annullato per fuorigioco a Sanchez.
Super Fiorentina, Napoli al tappeto. Juve ok nel derby
Alle loro spalle continuano la corsa a braccetto Fiorentina e Juventus, protagoniste di due vittorie importanti.
La Fiorentina espugna Napoli in maniera rumorosa, sia per la prestazione della Viola sia per i fischi del Maradona a fine partita. La squadra di Italiano, nemmeno con tutti i titolari in campo, va avanti al settimo con Brekalo ma si fa riprendere all’ultimo minuto del primo tempo. Osimhen sfrutta una leggerezza di Parisi, si avventa sul pallone e si procura il rigore che trasforma nel pareggio azzurro. La Fiorentina nel secondo tempo affonda gli avversari con Bonaventura all’ora di gioco e il sigillo finale in contropiede di Nico Gonzalez. Si preannunciano tempi duri per Rudi Garcia.
La Juventus batte il Torino nel derby, partita mai banale ma che spesso sorride ai bianconeri. Peso specifico dettato anche dalle assenze in attacco di Vlahovic e Chiesa. È un altro Federico a sbloccarla. Gatti approfitta di un batti e ribatti in area da calcio d’angolo, così come il raddoppio arriva all’ora di gioco da corner. Stavolta è Milik che anticipa un Milinkovic-Savic in ritardo e chiude i giochi. Dopo la sosta Allegri potrà ripartire con certezze e alcuni suoi elementi recuperati, nel tentativo di avvicinare il Milan capolista.
Le romane risalgono con i bomber
La classifica non è ancora accettabile, ma le squadre della Capitale stanno trovando un minimo di continuità tra campionato e Coppa attraverso i bomber, attesi e non.
Attesi come Lukaku, che a Cagliari trascina la Roma alla terza vittoria consecutiva. Big Rom con la doppietta a Cagliari è a quota 5 gol in 6 partite in campionato in una partita sbloccata da Aouar e impreziosita dal bel gol di Belotti, entrato per Dybala, unica nota negativa per Mourinho, uscito molto dolorante per un colpo al ginocchio.
Meno attesi invece come Castellanos in ottica Lazio. Il vice Immobile, dopo qualche buona prestazione, riesce a mettere il primo timbro con la maglia biancoceleste. In undici minuti, l’autogol di De Ketelaere e la zampata dell’argentino proiettano la Lazio in doppio vantaggio. Il punteggio per poco non si allarga (Musso salva su Casale, Guendouzi prende la traversa da fuori) e dopo essersi salvata l’Atalanta accorcia nel primo tempo con Ederson. Nella ripresa la Dea spinge a trova il paro con Kolasinac ma la Lazio la spunta sul finale con uno specialista come Matias Vecino. Romane attualmente a 6 e 7 punti dal quarto posto.
Centrogruppo: Salernitana a picco
A centrogruppo Monza e Frosinone vincono e divertono. La squadra brianzola acuisce il momento nero della Salernitana con un sonoro 3-0: sempre Andrea Colpani, più il baby Vignato e Pessina dal dischetto mettono a serio rischio la panchina di Paulo Sousa, ancora a secco di vittorie in questa Serie A. Il Frosinone di Di Francesco vince ancora e rimane nella parte sinistra della classifica con la vittoria per 2-1 sull’Hellas Verona. Reiner e Soulé esaltano lo Stirpe, inutile il gol scaligero nel recupero di Djuric. Due pareggi diversi a chiudere il quadro: Lecce–Sassuolo 1-1 con Krstovic che recupera il vantaggio neroverde dal dischetto di Berardi e nella sfida tra due delle squadre più in difficoltà, Empoli e Udinese pareggiano e reti bianche, rimanendo rispettivamente in terzultima e quartultima posizione.