La 13° giornata di Serie A: ancora Inter-Juve, Roma quarta
Prova di forza dei nerazzurri a Napoli, all’ultimo i bianconeri espugnano Monza. Vincono anche Milan, Lazio e Fiorentina
Serie A, capitolo XIV. Le grandi corrono, le due antagoniste per lo Scudetto non si fermano, mentre le lotte per l’Europa e per la salvezza sono sempre più fitte.
Serie A, la classifica
Inter | 35 | Monza | 18 |
Juventus | 33 | Frosinone | 18 |
Milan | 29 | Lecce | 16 |
Roma | 24 | Genoa | 15 |
Napoli | 24 | Sassuolo | 15 |
Fiorentina | 23 | Udinese | 12 |
Bologna | 22 | Empoli | 11 |
Atalanta | 20 | Verona | 10 |
Lazio | 20 | Cagliari | 10 |
Torino | 19 | Salernitana | 8 |
Ancora botta e risposta Juve-Inter
Anche dopo lo scontro diretto finito in parità, le due acerrime rivali continuano a lanciarsi segnali di solidità e continuità nei risultati. Ancora una volta, la Juventus chiama e l’Inter risponde, ma sono vittorie dal peso specifico molto diverso.
Al venerdì la Juventus espugna Monza solo nel recupero, palesando ancora problemi con i gol degli attaccanti. Infatti all’11’ Di Gregorio è superlativo due volte su Vlahovic: para il rigore e con un colpo di reni evita il tap in sulla respinta dello stesso serbo. Non c’è contraccolpo psicologico per la Vecchia Signora perché sul corner successivo Rabiot di testa porta in vantaggio i bianconeri. La classica amministrazione della squadra di Allegri va in fumo nel recupero col gol di Carboni su un cross non toccato da nessuno. A risolvere la questione è Gatti “trasformato” in centravanti al 94’ che prima liscia il suggerimento di Rabiot e poi sfrutta la seconda chance.
L’Inter risponde con un successo dal peso enorme, battendo in trasferta il Napoli dopo quasi quattro anni (6 gennaio 2020, l’Inter di Conte e LuLa). Risultato pesante (0-3) che evidenzia gli enormi meriti della squadra di Inzaghi, killer nonostante Lautaro a secco, ma nasconde le buone cose viste dagli azzurri. Al netto delle decisioni arbitrali contestate dalla società partenopea, Sommer con due interventi prodigiosi semplifica di molto la pratica per i nerazzurri. Per Mazzarri invece la conferma che quello che c’è davanti di buono (soprattutto quando Osimhen tornerà al 100%) dovrà essere sostenuto da una difesa lontana parente di quella vista l’anno scorso.
Si rialza il Milan, la Roma appaia il Napoli quarto
In uno dei momenti più difficili della stagione il Milan batte 3-1 il Frosinone per ridare un po’ di serenità all’ambiente. Nonostante le nove assenze (unico centrale arruolabile Tomori con Theo adattato) arrivano potenziali appigli per Pioli, come il primo gol (più assist) di Jovic con la maglia rossonera e il ritorno in campo di Bennacer, a quasi 7 mesi dall’operazione.
Milan a -4 dalla Juventus e a +5 dal quarto, ora occupato anche dalla Roma che raggiunge il Napoli sconfitto dall’Inter. Per Mourinho una vittoria in trasferta che in Serie A mancava da quasi due mesi (8 ottobre, 4-1 a Cagliari): a Reggio Emilia, dopo una vigilia arroventata dal tecnico portoghese, l’ennesima rimonta dell’anno concretizzatasi nell’ultima parte di gara. Il vantaggio a metà primo tempo di Matheus Enrique viene ribaltato dal protagonista che non ti aspetti: Rasmus Kristensen entra all’intervallo e con Dybala cambia la partita. Con l’argentino combina sia per il fallo da rigore (trasformato dalla Joya per il pareggio) e poi per il tiro che, deviato fortunosamente, s’impenna e si insacca dietro a un Consigli fino a quel momento quasi perfetto per tenere a galla i suoi, in inferiorità numerica dal 63’ (espulso Boloca).
Bene Fiorentina, Lazio ok, male l’Atalanta
Alla spalle di queste cinque occasione persa per il Bologna, che poteva ritrovarsi quarto insieme a Roma e Napoli. A spezzare questo “sogno” è il gol al minuto 100 di Piccoli, dopo che la squadra di Thiago Motta si è portata avanti con una punizione perfetta dal limite di Lykogiannis appena entrato. Tante occasioni per il raddoppio non sfruttate e la beffa di un rigore a tempo scaduto, fischiato per un fallo su Falcone nell’area non sua. Ne approfitta la Fiorentina che battendo la Salernitana il fanalino di coda è sesta da sola. 3-0 che poteva essere più largo tra prime volte (Beltran primo gol in Serie A) e conferme (il solito Bonaventura a chiudere la contesa).
Risale anche la Lazio che ritrova la vittoria in Serie A dopo un novembre fatto di successi solo in campo europeo. Dopo 33 giorni arriva l’1-0 sul Cagliari grazie alla firma pronti-via di Pedro. In superiorità numerica la squadra di Sarri non la chiude e nel recupero il salvataggio miracoloso di Provedel su Pavoletti fa tirare un sospiro di sollievo: Lazio all’ottavo posto con l’Atalanta autrice di una brutta prestazione a Torino. 3-0 senza storia del Toro sotto i colpi dell’ex di lusso Zapata che apre e chiude le marcature, in mezzo il rigore di Sanabria.
Centrogruppo: 3-3 rocambolesco tra Udinese e Verona
Passetti in avanti per Genoa ed Empoli (1-1 a Marassi), ma anche per Udinese e Verona, autrici della partita più rocambolesca di giornata. Friulani avanti di due gol e raggiunti anche grazie alla bellissima rovesciata di Ngonge. Lucca (doppietta) riporta avanti l’Udinese, il palo strozza in gola il 4-2 di Thauvin e Henry al 97’ riporta i veneti in parità: 3-3! Il Verona raggiunge al terzultimo posto il Cagliari, sconfitto di misura a Roma con il rammarico del pareggio all’ultimo negato da Provedel, mentre rimane ultimo due punti più giù la Salernitana, sconfitto nettamente al Franchi dalla Fiorentina.