La Bce rialza i tassi di interesse. Ecco le conseguenze per i mutui degli italiani
L’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale Europea inciderà sulle rate dei mutui con aumenti fino al 39% nel 2023
La Banca centrale europea ha aumentato i tassi di interesse, l’ennesima brutta notizia per chi ha acceso un mutuo con tasso variabile, con la speranza magari di trovarsi in futuro a pagare una rata minore rispetto agli importi alla firma. Il rialzo dei tassi infatti, incide significativamente sulle rate mensili dei prestiti/ mutuo nei nostri conti corrente.
L’aumento è di 50 punti base, ma: quale sarà l’impatto sui mutui? Le rate mensili relative ai mutui, soprattutto per acquistare una casa sono in costante e allarmante crescita. Una crescita che è figlia anche dalla politica aggressiva di Francoforte.
Secondo Bankitalia, i tassi sui prestiti chiesti dalle famiglie per comprare una casa – compresi delle spese accessorie (Taeg) – hanno registrato un boom a ottobre, arrivando al 3,23% rispetto al 2,65% rilevato a settembre.
Il valore attuale del tasso dei mutui variabili è del 2,48%, mentre a inizio dicembre era al 2,41% su base semestrale. Se guardiamo quello trimestrale, allora il tasso è salito al 2,05% rispetto all’1,93% dell’1° dicembre.
Alcuni esempi
Ecco come può cambiare la rata del mutuo variabile, secondo Facile.it.
Con un finanziamento da 126.000 euro a tasso variabile in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022 e con il tasso (Tan) preso in esame dello 0,67%, la rata mensile è di 456 euro. La rata di dicembre è aumentata a 602 euro, con 150 euro in più circa rispetto a gennaio, dopo che la Bce ha optato per 3 rialzi dei tassi.
Con l’incremento di 50 punti base del 15 dicembre, nell’ipotesi che l’Euribor aumenti della stessa entità, la rata mensile arriverà a circa 636 euro nei prossimi mesi, con quasi 35 euro in più da pagare rispetto a oggi e 180 euro da inizio anno (+39%).