La Capitale è un grande circuito illegale, le zone della “Fast & Furious” romana
Auto modificate, a noleggio o di alta cilindrata, appaiono improvvisamente su strade a scorrimento veloce, basta uno sguardo e inizia la gara
Auto modificate, a noleggio o di alta cilindrata, appaiono improvvisamente su strade a scorrimento veloce, preferibilmente con pochi semafori e lontane dal centro cittadino. Le scommesse si piazzano direttamente in strada, mentre le manovre vengono trasformate in video da condividere sui social.
Uno sguardo è sufficiente per premere l’acceleratore, soprattutto nelle ore notturne dei fine settimana. Queste corse avvengono lungo la Tiburtina, la Colombo, la Palmiro Togliatti, i viali di Tor Bella Monaca e Tor Vergata, ma anche nelle strade larghe e poco trafficate di Grottaperfetta, Acilia e Torrino, considerati i circuiti più frequentati della “Fast and Furious” romana.
“Non si tratta di vere e proprie corse clandestine organizzate” spiega un investigatore della Polizia locale, “si sa semplicemente che su certe strade è facile incrociarsi per gareggiare sul momento”. L’obiettivo è spesso esibire le proprie abilità di guida o testare le ultime modifiche ai veicoli.
Le prime denunce dei cittadini
Le denunce iniziano ad arrivare prima dell’estate, con i residenti di Centocelle che segnalano veicoli rumorosi sfreccianti per via dei Castani, viale delle Gardenie e viale Primavera, rendendo impossibile il riposo notturno. La notte del primo giugno, un’auto lanciata a folle velocità per poco non travolge un pedone in piazza dei Mirti. Quando l’uomo protesta, il giovane alla guida lo colpisce con un pugno e si allontana. La vittima finisce gravemente ferita in ospedale. In risposta, la polizia locale organizza diversi posti di controllo, anche con pattuglie in borghese, ma i “piloti” scompaiono. Centocelle rimane tuttora una zona sotto stretta sorveglianza.
Una rete smantellata a Febbraio 2024
A febbraio, invece, la Polizia stradale smantella una rete di corse clandestine in moto, scoperte su una strada isolata sotto il viadotto di via Tiburtina. Quando gli agenti illuminano la zona, trovano una quindicina di motociclisti, molti dei quali fuggono; cinque vengono multati e i loro mezzi sequestrati. Si sospetta un giro di scommesse clandestine con puntate online. Chi partecipa a queste corse rischia fino a tre anni di carcere e multe che possono arrivare a centomila euro.
Le prime gare clandestine all’Eur
In passato, le gare si svolgevano all’Eur, dove nel 2003 i carabinieri fermarono una corsa con Ferrari e Lamborghini a oltre 200 km/h, sequestrando una trentina di veicoli. La passione per le auto modificate è continuata per anni nei parcheggi dell’Anagnina, soprattutto il venerdì sera. Tuttavia, gli appassionati, sempre più colpiti dai controlli, si riuniscono oggi in raduni ufficiali, notificati anche alla Questura, mentre i più indisciplinati continuano a correre su circuiti improvvisati e lontano da occhi indiscreti.