La Carta della Nuova Umanità, il manifesto di “Darsi Pace” fondato da Marco Guzzi
“Abbiamo scritto una Carta della Nuova Umanità, per avviare una rivoluzione che sarà un lungo processo, una lunga e gioiosa marcia di liberazione”
Riceviamo e pubblichiamo dal movimento “Darsi pace”, fondato da Marco Guzzi.
La Carta della Nuova Umanità
È tempo di voltare pagina. È tempo di dare un nuovo inizio alla storia. Proprio nel punto più difficile, tra guerre, violenze, e mistificazioni inaudite. Proprio lì dove tracolla un’intera civiltà. Il movimento “Darsi pace”, fondato da Marco Guzzi nel 1999, e il movimento giovanile e rivoluzionario l’Indispensabile, nato nel 2018, si assumono il compito di aggregare tutte quelle persone che avvertano questa esigenza di ricominciamento, di una nuova avventura politica e personale.
Per questo abbiamo scritto una Carta della Nuova Umanità, nella quale crediamo che milioni di italiani potranno riconoscersi. L’abbiamo presentata a Roma sabato scorso, 25 marzo, e la porteremo in tutta Italia con un “tour” che proseguirà a Torino (13 aprile), a Milano (6 maggio) e a Napoli (3 giugno).
Se siamo arrivati a scrivere e a proporre una Carta, è perché la strada della politica parlamentare è oggi impossibile da percorrere. Le abbiamo provate tutte, negli ultimi anni. Dal 2017 abbiamo cercato di sostenere e di cavalcare la rivolta che i movimenti “populisti” avevano lanciato verso le oligarchie mondiali. Anche noi infatti, da sempre, contestiamo radicalmente la classe politica che per vent’anni ci ha governato portandoci nel baratro di una crisi senza precedenti. E anche noi, da sempre, denunciamo il neoliberismo in quanto visione del mondo disumana e materialista. Ma poi questi movimenti si sono omologati alla vecchia politica che dicevano di contestare e si sono resi complici di una gestione liberticida della pandemia. Speravamo in una Rivoluzione, abbiamo subito una grande Restaurazione.
La contestazione dei movimenti “antisistema”
Da quel momento, abbiamo provato a tenere viva la critica insieme a quelle frange politiche (Paragone, Cabras) e culturali (la Fionda, Commissione DuPre), che continuavano a contestare un sistema sempre più totalitario e bellico, pronto a portarci in una guerra potenzialmente letale pur di mantenere il controllo. Ma molti dei movimenti “antisistema” si sono divisi e isolati, infrangendosi contro lo scoglio dello sbarramento alle ultime elezioni. L’antagonismo non basta più.
Oggi per contestare bisogna avere la forza di una nuova proposta, di un nuovo annuncio che possa essere condiviso in maniera trasversale dal grande popolo degli sfruttati e degli esclusi. Per questo abbiamo scritto una Carta della Nuova Umanità, per avviare una rivoluzione che sarà un lungo processo, una lunga e gioiosa marcia di liberazione.
Sabato 25 marzo abbiamo perciò presentato la Carta a Roma, all’Università Pontificia Salesiana, e inaugurando il tour “La Nuova Età”, che ci porterà in tutta Italia. Più di 600 persone sono accorse all’evento e altrettante hanno seguito la diretta su Facebook e su Youtube. È iniziata una rivoluzione senza armi, la prima nella storia che conosciamo: una Nuova Età nella quale inizieremo a contestare la violenza liberandoci dalla violenza, da tutti i nostri istinti bellici e distruttivi, da tutte le nostre paure. È almeno dagli anni ’70 che le contestazioni violente hanno finito per rafforzare il sistema e aumentarne il consenso.
Oggi bisogna imparare la lezione, e iniziare fin da subito a coltivare uno spirito nuovo: verso la metà dell’evento Marco Guzzi ha guidato una pratica meditativa, dicendo però che non si trattava di meditazione, bensì di una “pratica di preparazione alla rivoluzione”. Nessuna spiritualità all’acqua di rose, nessuna tecnica di mindfulness per aumentare la nostra produttività come ingranaggi di questo sistema. Vogliamo tornare in contatto con quella forza di spirito e con quella libertà interiore che nessun totalitarismo potrà mai controllare.
“Pratica di preparazione alla rivoluzione”
In conclusione, è stata lanciata la raccolta di firme della Carta, che in poco più di un giorno ha raccolto già 2000 adesioni. Il sito dove si può firmare, inserendo semplicemente il proprio nome e cognome, è www.cartadellanuovaumanita.it . Tutti coloro che si sentano rappresentati da queste parole sono invitati a firmare e a diffondere questa iniziativa.
Di seguito, riproduciamo il testo integrale della Carta:
La Carta della Nuova Umanità
Inauguriamo un nuovo grande ciclo della storia.
Lo facciamo consapevoli di tutte le difficoltà cui andiamo incontro;
ma anche della forza straordinaria che ci anima,
e della spinta ineluttabile che sta conducendo il vecchio ciclo a finire.
Il sistema della guerra è agli sgoccioli, sopravvive solo intensificando
le strutture della violenza, del controllo, e della menzogna.
E’ tempo di mobilitarci, di aggregarci, di crescere insieme.
Oggi la classe degli sfruttati è molto vasta, siamo tutti noi in realtà.
E tutti noi siamo perciò chiamati a dare vita ad un grande rinnovamento.
Che tutti noi però possiamo anche rifiutare.
Gli schemi concettuali del vecchio ciclo sono del tutto inadeguati,
per definire il movimento che avviamo.
Noi non siamo definibili né di destra né di sinistra, né progressisti né conservatori, ma siamo al contempo gli eredi legittimi di tutte le tradizioni culturali e politiche degli ultimi secoli.
Noi siamo una nuova umanità che non vuole più farsi schiacciare da piccoli gruppi di predatori, sempre più folli e votati al suicidio.
E sappiamo d’altronde che l’istinto predatorio e bellico abita in ciascuno di noi.
Perciò siamo noi i primi che dobbiamo ogni giorno liberarci dalla violenza.
E i nostri sforzi di liberazione interiore sono la fonte primaria delle nostre iniziative rivoluzionarie.
Noi proponiamo perciò una nuova coniugazione tra ricerca spirituale e prassi politica.
E ci rivolgiamo apertamente e cordialmente a tutte quelle persone, credenti o non credenti, cristiane o buddhiste, islamiche, ebree, hindu, o agnostiche o solo in ricerca, le quali comunque avvertano i pericoli e le distorsioni della visione antropologica riduzionistica, algoritmica, materialistica, scientistica, consumistica, e alla fine nichilistica, e bellica, che questo mondo al collasso vorrebbe imporci.
La nostra nuova umanità insorge e proclama:
Noi non siamo come voi vorreste che fossimo!
Noi siamo un mistero, e una ricerca eterna di libertà, di giustizia, e di pace.
Siamo consapevoli di inaugurare una lunga marcia di liberazione.
E lo facciamo perciò con grande umiltà, con grande pazienza, e con grande realismo, ma anche con grande fiducia.
L’avvento della nuova umanità è infatti già da tempo iniziato, e accelera il suo corso di ora in ora.
Oggi, in questo momento fatale e di rottura della storia, noi ci assumiamo la piena responsabilità di operare affinché i nostri figli e i nostri nipoti possano vivere in un mondo meno ingiusto e meno violento.
Ci impegniamo a trasformare o a sostituire queste classi dirigenti gravemente compromesse con il sistema della guerra e della menzogna.
Iniziamo quasi in sordina, pacifica-mente e allegra-mente, una rivoluzione culturale che vuole farsi politica.
Sappiamo che le diverse e complesse elaborazioni concrete, le risoluzioni pratiche dei vari problemi economici, istituzionali, giuridici, e culturali, che ci assediamo ad ogni livello, da quello personale a quello planetario, verranno compiute passo dopo passo, nella fatica di innumerevoli mediazioni.
Ma ora è tempo di inaugurare una fase inedita della storia.
E di aggregarci sulla base delle intuizioni basilari che qui stiamo enunciando.
Dobbiamo mobilitare il popolo dei Nascenti.
Renderci consapevoli di essere appunto noi i Nascenti:
il volto di un essere Umano ancora in formazione.
E rallegrarci per questo, e consolarci, e festeggiare insieme
la Nuova Età: il Giorno
festoso che viene.