La Conferenza Urbanistica Municipale fa tappa in VIII Municipio
L’assessore Giovanni Caudo illustra i piani del PRG in fase di attuazione nel Municipio, ma è polemica tra i cittadini
Si è svolta ieri all'Urban Center di via Odero, alla Garbatella, alla presenza dell'Assessore all'urbanistica Giovanni Caudo, del Presidente dell'VIII Municipio, Andrea Catarci (SEL), e del Consigliere municipale Antonella Melito (PD), Presidente della commissione III urbanistica, la seduta di apertura della Conferenza Urbanistica Municipale per il Municipio VIII. Il progetto, che farà tappa in tutti i municipi di Roma, ha l'animo di raccogliere le proposte dei cittadini riguardo i temi relativi all'urbanistica e al territorio dei diversi Municipi e di riuscire a far scaturire, attraverso dei tavoli (su ambiente e beni culturali, spazi pubblici, viabilità e mobilità) partecipati dalla cittadinanza una serie di proposte che verranno raccolte in una cosiddetta "carta dei valori", che sarà tenuta in considerazione dall'amministrazione per elaborare i provvedimenti futuri da adottare.
Tante le persone presenti in sala, tra comitati di quartiere e residenti, la cui attenzione, più che sulle proposte future si è spostata subito naturalmente sui progetti a più breve scadenza, i quali rientrano in un piano, esposto dall'assessore Caudo, di "riqualificazione" delle aree interne al GRA, dove dovranno essere costruite nuove abitazioni per rispondere alla domanda dei cittadini.
Ma dai dati esposti proprio dall'assessore Caudo nel suo intervento, le cui slides di supporto saranno disponibili tra qualche giorno sul sito del Dipartimento di Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale, emerge un quadro della situazione demografica del Comune di Roma e del Municpio VIII, stando al quale l'opportunità della costruzione di nuove abitazioni prevista dal PRG non sembra poi essere così urgente. Soprattutto quando queste dovrebbero essere costruite a scapito di aree verdi e a ridosso di beni culturali che sono patrimonio dell'umanità, come per esempio il parco dell'Appia Antica.
I dati infatti parlano chiaro, la popolazione diminuisce, il saldo naturale è negativo ed è compensato solo dalla positività del saldo migratorio, tradotto in parole povere: gli stranieri fanno più figli degli italiani, e gli italiani, di figli, non ne fanno quasi più. Le famiglie sono in crescita, ma solo quelle composte da una sola persona, e la domanda di nuove case è crollata, come anche il volume delle compravendite. E' aumentato il costo delle case al metro quadro e la rendita delle locazioni è diminuita.
Eppure secondo l'assessore è necessario "consumare tutte le potenzialità che abbiamo dentro al Raccordo". Per costruire ovviamente. E qui si alza il grido di rabbia generale dei cittadini presenti in sala.
"Ci sono 9.500 ettari di città già costruita da ristrutturare e 15.000 ettari di Piano Regolatore che non sono stati attivati" continua l'assessore, ed "è qui che si deve cercare la risposta alla domanda abitativa". Una domanda che peraltro non sembra essere così forte, soprattutto riguardo abitazioni che si configurerebbero, in alcune aree del Municipio VIII, sicuramente come immobili di pregio e non di edilizia popolare.
A giudizio di molti cittadini alcuni dei piani in fase di attuazione del Piano Regolatore quindi risultano essere quantomeno inopportuni. Riqualificare aree a ridosso dell'Appia Antica con il cemento, invece che con servizi che valorizzino e rendano ancora più fruibile un bene pubblico così importante, più che una riqualificazione sembra a molti quasi uno scempio.
Ma i progetti nell'VIII municipio sono tanti: dalla Ex Fiera di Roma, al progetto di Campidoglio 2, passando per il progetto urbano Ostiense, fino alla riqualificazione degli ex Mercati Generali. Tutti temi caldi, sui quali si sono concentrati gli interventi dei rappresentanti dei comitati cittadini con i quali si è concluso l'incontro.