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La crostata più buona della Capitale la mangi solo qui: questi due ingredienti fanno impazzire tutti | La ricetta non è più segreta

crostata - croporate + - Romait.it

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La tradizione della crostata: un dolce amato da tutti

Le crostate sono tra i dolci più amati e diffusi nella tradizione culinaria italiana. Questo dolce, caratterizzato da una base di pasta frolla farcita con vari ingredienti, ha origini antiche. Ogni regione d’Italia vanta le proprie versioni e varianti, dalle più semplici alle più elaborate, facendo delle crostate un simbolo della diversità gastronomica italiana.

Le origini della crostata risalgono a tempi molto antichi, con tracce che possono essere fatte risalire al periodo medievale. Inizialmente preparata come un semplice impasto di farina e miele, la crostata si è evoluta nel tempo, incorporando ingredienti locali e stagionali. Oggi le crostate possono essere farcite con marmellata, frutta fresca, crema pasticcera, ricotta, cioccolato e molto altro ancora, offrendo infinite possibilità di gusto e creatività.

Molti italiani amano preparare le crostate in casa, seguendo ricette di famiglia tramandate di generazione in generazione. La preparazione casalinga permette di personalizzare il dolce secondo i propri gusti e le proprie preferenze, rendendo ogni crostata unica e inoltre, l’uso di ingredienti freschi e genuini garantisce un risultato finale di alta qualità e sapore autentico. La cucina romana ha i suoi dolci tipici, tra cui spicca la crostata romana. Una delle varianti più celebri è la crostata con ricotta e visciole, un dolce che affonda le sue radici nella tradizione giudaico-romanesca. Questa crostata è particolarmente apprezzata per il suo gusto unico e la sua storia affascinante.

La ricetta della crostata romana con ricotta e visciole

La crostata romana con ricotta e visciole è una ricetta che risale al I secolo a.C., quando la comunità ebraica si stabilì a Roma. Il Ghetto ebraico di Portico d’Ottavia, uno dei quartieri più autentici della capitale, è famoso per le sue delizie gastronomiche, tra cui questa crostata. L’antico forno pasticceria Boccione è rinomato per la sua versione di questo dolce, considerata una delle migliori della città. Giallozafferano fornisce la ricetta per questa delizia. Gli ingredienti per la crostata sono i seguenti.

Pasta frolla:

  • 165 g di burro
  • scorza di un limone piccolo
  • 130 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 330 g di farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci

Farcitura:

  • 450 g di ricotta di pecora fresca
  • 1 uovo
  • 150 g di zucchero
  • 3 cucchiai di maraschino
  • 350 g di confettura di visciole in pezzi

Confettura di visciole:

  • 500 g di visciole
  • 3 cucchiai di zucchero
  • succo di limone

Decorazione:

  • 1 tuorlo (per spennellare la superficie)
  • zucchero a velo q.b.
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Preparazione della crostata

La preparazione è semplice, prendi nota di queste indicazioni. Trasferisci la ricotta in una scodella, unisci lo zucchero, un uovo e tre cucchiai di maraschino o sambuca. In questo modo, mescola tutto con una frusta o forchetta, poi riponi la farcitura in frigorifero e amalgama zucchero, burro ammorbidito, scorza di limone e sale per poi montare con fruste elettriche. Così ottieni una crema chiara così aggiungi l’uovo e i tuorli, amalgamando bene ed unisci farina e lievito setacciati per poi mescolare con una spatola fino a compattare l’impasto. Avvolgi nella pellicola e lascia riposare in frigorifero per 30-40 minuti solo in seguito dovrai stendere poi metà della frolla tra due fogli di carta forno. In questo modo, adagiala in uno stampo da 26 cm imburrato e infarinato. Ora, invece, è il momento di bucherellare il fondo con una forchetta.

Spalma la confettura di visciole sulla base di frolla, poi versa sopra la crema di ricotta e livella bene e stendi l’altra metà della frolla e adagia sopra la crostata. Con grande delicatezza, chiudi i bordi con una leggera pressione delle dita e spennella la superficie con un tuorlo d’uovo. Adesso è pronto: inforna a 180 gradi per circa 50 minuti, abbassando a 170 dopo i primi 20 minuti in modo che la crostata sarà pronta quando la frolla sarà ben colorita e profumata. Dopo è il caso di lasciar raffreddare completamente prima di sformare e spolverare con zucchero a velo. La crostata è ancora più buona il giorno dopo e in estate soprattutto se si conserva in frigorifero. In inverno, invece, in un luogo fresco e asciutto è il posto ideale. Le visciole, tipiche del Lazio, possono essere sostituite con amarene se non disponibili.