La difficoltà dell’essere politicamente corretti in un mondo senza genere
Quali saranno, in futuro, le estreme conseguenze del politicamente corretto? Ecco qualche previsione di un mondo che non offende nessuno
Sono molto preoccupato. Sono passato dall’aver paura di sorridere a una bella donna ed essere trascinato in tribunale per stalking, al timore di esprimermi in maniera tale da rischiare denunce e querele.
Premesse e conseguenze di un mondo senza genere
Negli Stati Uniti è da poco partita una petizione che vuole cancellare, poiché considerato politicamente scorretto, i termini “cavo maschio e femmina”. I termini propri del vocabolario elettronico musicale sono ritenuto offensivi nei confronti degli altri generi sessuali e assolutamente maschilisti. La compagnia aerea Lufthansa ha deciso di abolire la frase di benvenuto a bordo che prevedeva i termini “signore e signori“. Questo al fine di evitare che qualcuno, che non si consideri né uomo né donna, possa offendersi e non volare più con i loro apparecchi. Segue questa nouvelle vague anche la pubblicità di un nostro noto gelato a forma di cornetto che vede come protagonisti del proprio spot televisivo neri, gay e lesbiche.
Piacere, A23-95B
Se continuiamo di questo passo, in un futuro non troppo lontano, non potremo neppure più scegliere un nome per i nostri figli. Attribuire un nome maschile a un figlio nato con il pisellino, infatti, potrebbe impedire al bimbo di scegliere in maniera naturale e non condizionata il proprio orientamento sessuale durante la crescita. Così magari attribuiremo ai nostri figli delle sigle, un po’ come si fa con le password provvisorie. Se è una bambina, invece di chiamarla Laura, la chiameremo A23–95B. Così che la bimba da grande, in base all’identità di genere che percepirà come propria, deciderà ella stessa quale nome attribuirsi.
I più fanatici esponenti del politicamente corretto metteranno certamente anche in dubbio uno dei comandamenti che Mosé consegnò al proprio popolo. Quello in cui si afferma che non bisogna desiderare la donna altrui. Comandamento decisamente maschilista e sessista e, per rimanere in tema religioso, temo che il Padre Nostro diventerà Genitore nostro.
Nuove frontiere del nostro vocabolario
Per quanto riguarda i dialetti parlati nelle diverse regioni del nostro amato paese, c’è chi si troverà avvantaggiato come i Sardi o gli abitanti di Monte Compatri in provincia di Roma. Entrambi, infatti, utilizzano quasi sempre come desinenza la lettera “u” che non esprime alcun tipo di genere, non rischieranno di offendere alcuno. Meno fortunati I Partenopei. Questi ultimi da sempre, onde evitare confusione, hanno deciso di abolire il genere neutro sostituendo alle parole che terminano con la lettera “e” la lettera “a” se il termine è femminile o la lettera “o” se la parola è maschile. Come nel caso della “canzona”, evidentemente femminile, o il “nipoto “, quando si tratti del figlio maschio di un fratello. Lo stesso mitico Bobby Solo, in quella regione, viene per la medesima logica chiamato Bobbo.
Anche il vocabolario scientifico verrà corretto per evitare di offendere eventualmente categorie di persone meno fortunate. Cosicché le nanotecnologie assumeranno un altro termine e i corpi celesti quali le nane bianche o le nane rosse diventeranno altro. Gli abitanti del Montenegro saranno ovviamente tacciati di razzismo per il solo fatto abitare in un paese così irrispettoso nel nome. La povera Maria De Filippi sarà costretta a mutare il titolo della propria trasmissione tanto famosa che da Uomini e Donne diventerà qualcos’altro. Il termine rinculo, conseguenza meccanica prodotta dal fucile dopo l’esplosione del colpo, sarebbe considerato omofobo.
Whisky maschio, no grazie!
E la vedo anche molto complicata per un povero capitano di una nave nella sciagurata ipotesi di un naufragio, qualora dovesse ordinare di calare le scialuppe e di farci salire prima le donne e i bambini! Tantissimi prodotti scompariranno dai supermercati, primi fra tutti il caffè Negresco. E guai a chi oserà chiedere al barista un Negroni! Le pene sarebbero severissime. E cosa dire del “whisky maschio senza rischio“ pubblicizzato da Mandrake nel film “Febbre da cavallo”… Neppure il mondo del calcio sarebbe risparmiato, da sempre considerato gioco maschio. Figuriamoci i telecronisti che non potranno più parlare di “falli durissimi in campo” ed “entrate da dietro“, terminologie assolutamente sessiste.
I fiocchi che vengono normalmente esposti sulle porte delle case per celebrare la nascita di un bimbo, blu o rosa in base al sesso, diventeranno fuorilegge e verranno introdotti sicuramente i fiocchi arcobaleno. Netflix ha appena lanciato un film che racconta la storia di Cenerentola in cui la fata madrina è interpretata da un attore nero e esuberantemente gay. Mi aspetto quindi che il prossimo film su Biancaneve preveda la ragazza dalla pelle bianca, da cui appunto il nome, interpretata da un’attrice di colore accompagnata da sette altissimi rappresentanti delle minoranze in questione.
Mi guardo allo specchio, io che ho la testa priva di capelli, e penso al beffardo comune destino che mi accomuna, nel temine tricologico, ai pomodori pelati, consolandomi nel constatare di appartenere, come loro, ad una minoranza spesso vituperata…