La Gnosi, la dottrina anticristica delle élite mondialiste che ha usurpato la Chiesa
La Gnosi nella modernità, ultimo atto di un conflitto di cui si percepisce ora la portata storica, la battaglia finale tra il Bene e il Male
Questo piccolo prezioso saggio, redatto da un’amministratrice del gruppo di informazione “Nessun dorma”, ha il merito di illustrare in modo sintetico e compatto il sovvertimento, sia a livello mondiale che ecclesiale della cultura e dottrina cristiana. Ciò che sta prendendo il posto degli antichi valori a cui siamo abituati è qualcosa di inquietante, per non dire sconvolgente. Sapere per difendersi. Buona lettura.
Andrea Cionci
Il golpe all’interno della Chiesa Cattolica
Vedevo Satana cadere dal cielo come folgore
Luca 10:18
A dieci anni di distanza dall’elezione di papa Francesco il mutamento avvenuto nella Chiesa Cattolica appare profondo e sconcertante. Il passaggio dal conservatore Ratzinger al progressista Bergoglio è evidentemente troppo radicale e troppo in linea con gli sviluppi internazionali del mondo occidentale per non riconoscere la presenza di una mano esterna dietro l’ascesa del porporato argentino al soglio pontificio. Questa dinamica diviene manifesta quando si passi ad analizzare le circostanze delle dimissioni di papa Benedetto.
Gli eventi che hanno preparato il terreno alla rinuncia di Ratzinger sono iniziati sotto forma di attacchi e accuse alla gerarchia ecclesiastica che si sono succeduti numerosissimi durante i suoi ultimi anni di regno, tali da rendere sempre più difficile la sua posizione; nel 2011 la corte penale internazionale dell’Aja, istituita con il compito di giudicare i presunti responsabili di crimini contro l’umanità e già autrice di un mandato di arresto nei confronti di Muammar Gheddafi, valuta di incriminare lo stesso papa per gli abusi sessuali su minori commessi da prelati in varie parti del mondo. Di poco successivo è lo scandalo Vatileaks, che ha portato alla luce documenti di natura riservata relativi a una controversa gestione finanziaria dello Stato.
Ma l’avvenimento che più di ogni altro rivela la presenza di una vera e propria regia dietro l’abdicazione di Ratzinger è l’esclusione dello IOR dal circuito SWIFT nel gennaio 2013; tagliato fuori dalle transazioni bancarie, il Vaticano ha subito il trattamento solitamente riservato ai cosiddetti ‘paesi canaglia’, messo in ginocchio e minacciato nella sua sovranità per mezzo di una potente arma finanziaria.
Considerando che lo SWIFT corrisponde all’egemonia del dollaro, l’identificazione dei centri di potere che si celano dietro il piano volto a eliminare l’anziano pontefice è inequivocabile. L’esame delle mail scambiate nel febbraio 2012 dai DEM John Podesta e Sandy Newman, esponenti di spicco dell’establishment liberal, fornisce ulteriori dettagli chiarificatori; nella sequenza di messaggi, rivelata da Wikileaks, i due sostengono la necessità di realizzare una ‘primavera cattolica’, indicando un’analogia tra le vicende del Vaticano di quel periodo e le primavere arabe con le quali il governo di Barack Obama ha rovesciato i vertici degli stati del Medio Oriente e del Nord-Africa: l’abdicazione di Josef Ratzinger è stata quindi, a tutti gli effetti, un colpo di stato.
Ricattato e ormai isolato all’interno del Vaticano, Benedetto XVI annunciò dunque le sue dimissioni, nel giorno in cui un fulmine colpì la cupola di S. Pietro. In quella stessa data, l’11 febbraio 2013, il blocco finanziario venne rimosso e lo IOR riammesso nel circuito bancario internazionale; come il marchio della Bestia del celebre frammento dell’Apocalisse, però, lo SWIFT ha lasciato un segno nefasto nella storia della Chiesa.
La declaratio di rinuncia, contenente numerosi e vistosi errori di latino, indusse molti a sospettare che il Pontefice avesse voluto lanciare un segnale nel testo, a suggerire l’invalidità di quelle dimissioni. Ma ci sono molti altri e ben più significativi elementi, ampiamente documentati dall’inchiesta Codice Ratzinger, a rivelare che l’ultimo papa della Chiesa Cattolica non abbia mai di fatto abdicato, scegliendo invece di farsi porre dalla convocazione di un conclave invalido (perché convocato a papa non abdicatario) nella situazione prevista dal diritto canonico, di ‘sede impedita’, dichiarando di rinunciare al Ministerium (‘fare il papa’) ma non al Munus(‘essere papa’) e rendendo Bergoglio uno dei 40 antipapi della storia della Chiesa. Il piano anti-usurpazione, predisposto dallo stesso Ratzinger già durante il pontificato di Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, rimette ai cardinali la facoltà e il dovere di dichiarare nulla un’elezione avvenuta in simili circostanze.
Il Papa Nero
Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi maestri che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina.
(2 Pietro 2:1)
L’esistenza di un intrigo contro il vertice della Cristianità non sorprende di per sé: fin dai primi secoli della sua esistenza la Chiesa ha fronteggiato i tentativi del potere temporale di prenderne il controllo e piegarla ai propri scopi politici; è corretto affermare che non esiste un’istituzione che abbia subito nella storia più attacchi della Chiesa Cattolica. E’ negli ultimi anni, però, che essa è giunta al punto più buio della sua vita; con l’avvento di Bergoglio – è nostra opinione – che si sia definitivamente compiuto il decennale processo di infiltrazione della Chiesa da parte della Massoneria e la sua sottomissione al potere finanziario di cui questa è espressione.
Già durante gli ultimi anni di pontificato di Giovanni Paolo II, il gruppo di alti prelati autodefinitosi ‘mafia di San Gallo’ secondo quanto confessato dal cardinale Daneels che ne faceva parte, iniziò una cospirazione volta al sovvertimento della dottrina cattolica tramite l’elezione di un proprio uomo al soglio petrino4. Questo progetto si realizzò con l’ultimo conclave, terminato con l’acclamazione di Francesco in una data molto significativa per il simbolismo esoterico: 13/03/13; il 13 è infatti il numero associato alla ribellione di Lucifero e per questo caro alle logge massoniche. Jorge Mario Bergoglio, primo papa gesuita, è l’uomo designato a realizzare quello smantellamento della Chiesa Cattolica che costituisce da sempre il sogno della Massoneria e può dunque definirsi un antipapa.
Coerentemente con questa analisi, l’elezione del nuovo pontefice è stata subito accolta con favore dalle logge, in particolare da quelle ebraiche, come la B’nai B’rith. L’ex arcivescovo di Buenos Aires, dai trascorsi controversi durante gli anni della dittatura militare argentina e venuto ‘dalla fine del mondo’, sarebbe il 266° papa della storia e membro di quella Compagnia di Gesù ritenuta ai vertici della piramide del potere mondiale, il cui superiore generale, detto ‘papa nero’, si dice manovri in maniera occulta il successore di Pietro. Circostanze che riportano alla mente dei Cattolici, con sconvolgente attualità, le profezie escatologiche di Malachia o le visioni della beata Anna Katerina Emmerick.
Fin dai primi mesi di regno salta agli occhi la strana sintonia di Bergoglio con le politiche del governo Obama; successivamente, il pontefice è intervenuto a favore di Hillary Clinton, nella campagna elettorale che la opponeva a Donald Trump. La lotta al surriscaldamento globale, il pieno sostegno all’immigrazione di massa e alle campagne vaccinali anti-covid, le simpatie per il mondo LGBTQ+ e, più recentemente, le sue affermazioni nel corso della guerra in Ucraina, costituiscono il segno degli stretti legami col deep state, a cui l’argentino senz’altro deve la sua elezione; le sue frequentazioni e lo sconcertante rapporto con il Sacro rivelano inoltre un’evidente appartenenza alla libera muratoria.
Storicamente i pontefici romani si sono sempre pronunciati contro l’affiliazione massonica; dalla bolla di scomunica di Clemente XII del 1738, alle encicliche di Leone XIII, fino alla Dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede redatta nel 1983 dall’allora cardinale Ratzinger, in cui si ribadiva l’inconciliabilità tra Cristianesimo e Massoneria, la condanna non è mai venuta meno. Ad opporli, come si legge nell’ultimo documento, sono idee filosofiche e concezioni morali radicalmente opposte, da cui derivano le attività eversive delle associazioni massoniche verso la Chiesa e verso l’ordine sociale. L’elezione di Bergoglio rappresenta così – riteniamo – la vittoria della Massoneria sulla Sposa di Cristo e solleva la domanda se Benedetto XVI sia stato, proprio come nella profezia di Malachia, l’ultimo pontefice della Chiesa Cattolica.
Il ritorno della Gnosi
Nessuno vi inganni in alcun modo, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio od oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come dio.
2 Tessalonicesi 2:3-7
Ad un’osservazione più attenta dei fatti, l’opera di sovversione di Bergoglio si svolge su un piano non soltanto politico, ma soprattutto spirituale; il golpe in Vaticano e la sottomissione della Chiesa alla Massoneria ha un’importanza che va oltre le contingenze e rappresenta l’ultimo atto di uno scontro millenario: quello tra il Cristianesimo e la Gnosi. Per comprendere il conflitto in corso è sufficiente analizzare l’attività pastorale di Francesco dal 2013 ad oggi e il contesto in cui si inserisce.
In un’epoca in cui si assiste al declino della fede in Occidente e la religione ha smesso di essere la base dell’identità culturale dei popoli, lasciando il posto a una visione che si presume ultra-razionalista e atea, si assiste paradossalmente al ritorno di pratiche magiche e alchemiche nella nostra società; come se aver voltato le spalle a Dio comportasse, inevitabilmente, il ripristino di credenze pagane e di rituali arcaici. Rituali che sfociano, sempre più apertamente, in culti satanici.
Sono effettivamente dei veri e propri riti pagani quelli a cui Bergoglio ha preso parte durante la visita alle popolazioni indigene del Canada di luglio 2022, in nome di un presunto ecumenismo e di un’idea di fratellanza che poco ha a che fare con quella cristiana; l’invocazione degli spiriti svoltasi con la partecipazione del pontefice costituisce a tutti gli effetti un rituale negromantico, vietato dalla Bibbia. Sullo stesso binario si colloca l’intronizzazione della Pachamama nella basilica di S. Pietro nell’ottobre del 2019; l’antica divinità inca, personificazione della Madre Terra a cui anticamente si tributavano sacrifici, è perfettamente antitetica alla Vergine Maria.
Nella ricerca di una sintesi impossibile tra il Cristianesimo e gli idoli sanguinari dei popoli primitivi si vuole attuare quel deismo massonico che intende fondere tutte le religioni in modo da snaturarle tutte; in questo modo avverrebbe il superamento e la dissoluzione della dottrina cristiana in un culto panteista e idolatrico, prettamente gnostico.
Nel mondo che ha smarrito il senso della paternità di Dio sono tornate in auge quelle credenze che hanno come fondamento il panteismo, riconoscendo l’esistenza di un Assoluto indeterminato, sostanza del mondo naturale e dell’umanità. In questa visione non esiste distinzione tra Dio, il mondo e l’uomo, che di conseguenza non riconosce nulla al di sopra di sé; la divinizzazione dell’io è la logica e pericolosa conclusione di questa concezione filosofica, presente in gran parte, se non in tutta, la filosofia moderna.
Se la cultura biblica è fondata sulla legge, quella di Mosè e quella di Cristo, è proprio quest’ultima che lo gnostico rifiuta: l’uomo divenuto Dio non accetta di sottomettersi a una norma esterna né a un limite e non riconosce alcuna autorità al di sopra della propria coscienza individuale. La Gnosi è pertanto una forma di pensiero radicalmente opposta a quella cristiana, così come alla cultura classica – fondata sui concetti di misura e limite – e vicina ad altre forme di spiritualità arcaiche e alla tradizione misterica orientale. Si spiega in questo modo la popolarità del Buddismo tibetano e dell’Induismo nella società occidentale contemporanea; la questione morale è indifferente alla religiosità indù, ove l’individuo si sente al di là del Bene e del Male. Ma se in Oriente l’Induismo ha potuto civilizzare l’uomo, una simile concezione, innestata sul razionalismo occidentale, diviene desiderio di dominio e distruzione.
Questa è la cornice in cui si inquadrano certe iniziative di Bergoglio, che ha affermato che i Comandamenti non sono da intendere in senso assoluto e che il Peccato Originale ha un significato solo mitico, e non personale; lo gnostico, infatti, non si riconosce come peccatore: il concetto di caduta non viene dalla colpa e la salvezza non viene dalla Grazia, ma dalla conoscenza, che permette all’uomo di elevarsi prendendo consapevolezza della propria divinità.
Si assiste così all’irruzione della Gnosi nella modernità, ultimo atto di un eterno conflitto di cui si percepisce ora la portata storica, al punto da avere la sensazione di trovarsi ad assistere alla battaglia finale tra il Bene e il Male. La Massoneria speculativa costituisce l’ultima manifestazione della Gnosi, di cui ripete la barbarie dell’uomo che pone se stesso al posto di Dio e la pretesa di arrivare al Divino mediante un processo di illuminazione; attraversando i diversi gradi di iniziazione si compirebbe la divinizzazione del sé. Un ruolo fondamentale in questo processo è attribuito a pratiche magiche ed esoteriche, in base al principio che esistano misteriose corrispondenze tra il mondo fisico e quello metafisico e che gli iniziati possano riuscire a comprenderle e manipolarle, compiendo così quel salto evolutivo che li renderebbe super-umani.
Dalla Gnosi al Satanismo
Essi furono ribelli alla Luce; non conoscono le sue vie né abitano nei suoi sentieri
Giobbe 24:13
E’ evidente il carattere diabolico dei rituali occulti praticati dalla Libera Muratoria, nel tentativo di trascendere i limiti imposti dalla condizione umana e trasformare l’uomo, secondo i principi gnostici, in una sorta di divinità terrena capace di riplasmare il mondo. La brama di potere e di dominio ha storicamente condotto i popoli a culti demoniaci; l’attività sovversiva della Massoneria e la sua pretesa di creare un nuovo mondo ha però un modello preciso nella ribellione di Lucifero: come un angelo caduto, l’Illuminato attua una rivolta contro il Creatore e contro l’ordine naturale che nasce dalla superbia e dal rifiuto della propria finitezza. L’odio per il Dio ordinatore e legislatore porta a venerare il Diavolo come colui che ha donato all’Uomo la conoscenza, capace di renderlo pari a Dio (‘eritis sicut Dei’, la promessa del Serpente ai Progenitori); il culto di Satana e quello di Prometeo sono quindi la stessa cosa.
Secondo alcune scuole di pensiero ogni problema politico nasce sempre, in realtà, da un problema religioso; ci sarebbe, cioè, un movente demoniaco alla base di molte rivoluzioni della storia. Certo è che, a differenza dello Gnosticismo antico, che perseguiva la liberazione dell’uomo attraverso l’interiorità e la spiritualità, le sette esoteriche moderne puntano alla conquista del potere globale e all’imposizione di un nuovo ordine mondiale attraverso tutti i mezzi possibili, promettendo di realizzare il paradiso in Terra. Il grande disegno massonico passa attraverso l’infiltrazione delle istituzioni e delle organizzazioni sovranazionali e, soprattutto, l’assoggettamento della Chiesa Cattolica, storica nemica della Gnosi, che non può essere vinta per aggressione esterna, ma soltanto corrosa dall’interno.
Affinché il progetto possa compiersi, il sovvertimento della religione deve avvenire in maniera graduale, attraverso l’introduzione di piccoli cambiamenti giustificati da principi di inclusività, di fratellanza e universalismo. Dall’affermazione ‘Dio non è cattolico’ al divieto di celebrare la messa in latino fino alle ambigue immagini mariane, il pontificato di Bergoglio si è caratterizzato per l’attacco alla tradizione e la progressiva demolizione del Magistero della Chiesa. In un’intervista concessa nel 2016 ad Eugenio Scalfari e riportata da La Repubblica, Francesco ha chiaramente espresso quel relativismo morale da cui Benedetto XVI aveva messo in guardia nello storico discorso di Ratisbona:
“Ciascuno di noi ha una visione del Bene e anche del Male… noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene… Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce”. Non più Cristo ma la coscienza individuale come criterio e misura dell’agire umano.
Il Neopaganesimo ecologista, religione del Nuovo Ordine Mondiale
Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete
Matteo 7:15-20
In ossequio al panteismo e all’idolatria, gran parte dell’attività pastorale di Bergoglio è stata sempre incentrata sul falso tema dell’ecologismo: dall’Enciclica Laudato Si’ del 2015 all’esortazione apostolica Laudate Deum dell’ottobre 2023, l’argentino ha fatto propria la tesi del riscaldamento globale come conseguenza dell’attività umana e della produzione di CO2 e fornito copertura spirituale alla transizione energetica. Non manca neppure, nel Laudate Deum, l’attribuzione della pandemia da Sars Cov-2 a un errato rapporto dell’uomo con la natura nella nostra società; nelle culture indigene, per contrasto, si riconosce un modello di armonia tra umanità e mondo naturale.
A conclusione del documento si invoca la costituzione di organizzazioni internazionali capaci di imporsi sugli Stati e piegare i loro interessi al fine di perseguire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Dietro la facciata dell’amore per il creato e del bene comune si nasconde dunque il sostegno a un piano volto a esautorare gli stati nazionali concentrando il potere nelle mani di un’élite, instaurando così una dittatura globale: nient’altro che il piano massonico del governo unico mondiale.
Non a Cristo né alla Vergine Maria, ma alla Madre Terra sono state dedicate le monete commemorative coniate dal Vaticano nel 2020 a un anno dal controverso Sinodo dell’Amazzonia. La Terra, che presenta i caratteri delle divinità più arcaiche, generatrici e annientatrici insieme, è chiaramente un idolo, una delle immagini pagane contro cui si scaglia il monito biblico, e l’oggetto di un culto ferocemente anticristiano. In essa si attua quella coincidentia oppositorum ricercata dall’alchimia, in cui si compirebbe l’identità tra uomo e Dio.
Il panteismo è, in ultima analisi, lo strumento attraverso cui si vorrebbe realizzare la società gnostica: una volta abolita la distinzione tra il creato e il Creatore allora il principio di indeterminazione può prevalere in tutte le sue forme. Nella concezione gnostica, infatti, l’uguaglianza deve trionfare e ogni diversità decadere: le differenze sociali, le tradizioni culturali, la gerarchia, la proprietà privata e perfino le distinzioni tra i sessi (l’androgino è l’essere perfetto in cui gli opposti si ricompongono). Una volta venuta meno la distinzione gerarchica tra Dio, Uomo e Natura, viene meno anche il principio di autorità, che deriva da quello di individuazione e che ha origine nel Dio della Bibbia.
Si delinea così una società pluralistica senza più identità, senza radici culturali né religiose, in cui i confini tra il maschile e il femminile sono sempre più sfumati, governata da un élite transnazionale, in cui gli individui non possiederanno più nulla: la società sognata dal WEF di Davos, nient’altro che una nuova torre di Babele, nata dalla protervia dell’uomo che sfida la divina Provvidenza.
Il libro della Genesi narra che nell’antica Babilonia l’umanità decaduta costruì un impero che voleva riunire i popoli e sfidare Dio, e una torre che doveva arrivare fino al Cielo. Gli uomini intendevano così creare un nuovo paradiso terrestre al di fuori della legge divina e in opposizione ad essa; ma Dio fece fallire il piano e punì l’umanità con la dispersione e la divisione, e Babilonia, la ‘Porta del Cielo’, divenne Babel, ‘Confusione’.
La torre di Babele, primo tentativo di realizzare un impero universale, è il modello di tutti i progetti della Massoneria, un’impresa ispirata da Satana, il ‘Grande Architetto’ venerato dalla libera muratoria1; in essa l’uomo ripete il peccato primordiale: la superbia di Lucifero e degli angeli ribelli.
Se nel Grande Reset si può riconoscere l’ultimo tentativo di costruire un impero satanico, quello dell’Anticristo, e si compirà così ciò che la Bibbia ha predetto, allora si realizzerà anche la promessa che Dio ha fatto all’uomo: portae inferi non praevalebunt.
Nessun Dorma
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