La Lazio è l’anti-Juve, l’Atalanta al quarto posto, Brescia e Spal a rischio B
Ma anche lo sprofondo della Roma, il tracollo della Sampdoria e l’ottimo momento di Lecce e Genoa
In attesa di Milan-Torino, la giornata odierna ci riconsegna una Lazio sempre più in alto, lanciata all'inseguimento della Juventus. Lazio inossidabile: vittoria nello scontro diretto e secondo posto solitario.
Un girone da imbattuta, che ha cambiato radicalmente la prospettiva. Dopo la sconfitta a Milano contro l'Inter 144 giorni fa (1-0 a San Siro, gol di D'Ambrosio), la Lazio è diventata un rullo compressore con 15 vittorie e 4 pareggi. Nello scontro diretto con i nerazzurri, i biancocelesti sono riusciti a ribaltare un primo tempo concluso con la beffa del gol di Young (al primo timbro in Italia) e si possono legittimamente candidare come principale contendente dello Scudetto alla Juventus. Re Mida Immobile (su rigore) e poi Milinkovic-Savic in un batti e ribatti in area mandano in estasi l'Olimpico, che adesso può cominciare davvero a sognare.
Per l'Inter un brutto stop che riporta Conte a -3 dalla testa, ma che non è comunque tagliata fuori dalla corsa Scudetto. Tuttavia alcune questioni emergono: De Vrij, due anni dopo e a parti invertite, ha commesso una sciocchezza che poteva costare anche il rosso; Lukaku è stato annullato da un altra sontuosa prestazione di Acerbi; il vero Eriksen è ancora lontano e Conte non gli dà ancora piena fiducia. Nessun dramma, ma perdere uno scontro diretto di questa portata fa male.
Juventus col compitino, ma spiragli positivi ci sono
Risultato che non ammetteva sorprese all'Allianz Stadium. La Juventus batte un Brescia in stato confusionale e si riporta da sola in vetta. Per Sarri buone notizie in previsione Champions: in contumacia di Ronaldo torna a splendere Dybala con una punizione capolavoro e tante buone giocate, Bentancur al posto di Pjanic è un esperimento interessante, torna in campo Chiellini 170 giorni dopo l'infortunio al crociato. D'altro canto l'infortunio del bosniaco dopo 7 minuti dal suo ingresso in campo e l'astinenza di Higuain (a secco dal 6 gennaio in campionato) sono elementi che Sarri non può sottovalutare: non è ancora la vera Juve, e tra 10 giorni è tempo di Champions.
Spareggio Champions che sorride alla Dea, Roma da incubo nel 2020
Chi invece si avvicina agli ottavi di coppa col morale a mille è l'Atalanta di Gasperini, che nell'attesa di ricevere il Valencia mercoledì mette un altro tassello per la Champions che verrà, vincendo lo scontro diretto per il quarto posto contro la Roma. Nonostante un leggero predominio nel primo tempo, la Dea va sotto come spesso è successo quest'anno, ma rimonta con Palomino (dopo aver regalato a Dzeko la palla dell'1-0) e il tocco magico di Pasalic, 19 secondi dopo il suo ingresso dalla panchina. +6 sui rivali diretti (+7 considerando gli scontri diretti), i giallorossi, che continuano il profondo periodo di crisi.
Una prestazione leggermente migliore rispetto alle brutte uscite con Sassuolo e Bologna non è sufficiente, e la squadra di Fonseca continua ad avere dei vuoti durante la partita. Davanti, Dzeko a parte, la costruzione della manovra offensiva fa troppa fatica. Probabilmente l'assenza di Zaniolo sta pesando più del previsto e i numeri sono impietosi: 4 punti nelle ultime 7 partite, terza sconfitta di fila e sguardo rivolto più indietro che al posto Champions. L'Europa League verrà in soccorso o peggiorerà la situazione?
Zona Salvezza: Lecce e Genoa sprint, si alza l'asticella con Spal e Brescia che si staccano
Se a centro classifica il Napoli supera il Cagliari nello scontro diretto ed è ottavo, dietro la lotta per non retrocedere impazza con vittorie fondamentali. Su tutte quelle del Lecce (sulla Spal) e del Genoa (con un sonoro 0-3 a Bologna): terza vittoria di fila per i pugliesi nel segno di Marco Mancosu, seconda di fila per i rossoblu che dominano al Dall'Ara (la cura Nicola inizia a funzionare). Le cure che non funzionano invece sono quelle di Diego Lopez e di Di Biagio. Il Brescia non poteva fare molto nella trasferta di Torino, mentre i ferraresi escono rammaricati dalla trasferta salentina, visto il pareggio cercato con insistenza nel finale. Per lombardi ed emiliani sono 7 e 8 punti dal 17° posto: la Serie B comincia ad essere un reale spauracchio.
Il grande momento di Genoa e Lecce sta alzando la quota salvezza e tornano in ballo Sassuolo (sconfitto a Raggio dal Parma) e il Torino in crisi, che col Milan cercherà di dare i primi punti a mister Longo.
Ci Piace e Non Ci Piace: la Fiorentina e la Sampdoria
Focus sulla clamorosa partita di Marassi, tra due squadre che ad inizio anno non pensavano di disputare a questo punto della stagione una sfida salvezza. Ne esce trionfale la Fiorentina, nel segno di due giocatori che in giornata sono devastanti: Vlahovic autore di due gol e mezzo, Chiesa con due gol e due pali hanno fatto razzia della difesa di una Sampdoria che non si poteva permettere uno scivolone di questa portata. Sciocchezze difensive, due rigori causati, un autogol e passivo che poteva essere anche più largo. La zona rossa si avvicina pericolosamente, per Ranieri una settimana per lavorare anche sulla testa dei giocatori.
Immagine in evidenza: SSLazio Official Twitter Page