La Lazio non scende in campo, il Genoa guadagna tre punti d’oro: all’Olimpico termina 0-1
La Lazio cade ancora dopo Lecce. La prestazione degli uomini di Sarri è stata a dir poco deludente e senza idee
La gara di Lecce aveva lasciato presagire il peggio ed effettivamente questa sera abbiamo avuto conferma di tale presagio. Gli uomini di Sarri avrebbero dovuto “bruciare” il campo, ma Gilardino ha preparato i Grifoni a una partita quasi perfetta, al netto di sparute occasioni per i biancocelesti. La Lazio non è scesa in campo e per Sarri l’inizio di stagione è decisamente amaro.
Primo Tempo
Sin dai primi minuti si ha l’impressione che il pallino del gioco sia nelle mani del Genoa. La Lazio scende in campo svogliata e senza idee, sbagliando spesso anche appoggi facili e prevedibili. Dopo due occasioni ghiotte per i Grifoni, è Retegui a punire la Lazio con una conclusione ravvicinata che batte Provedel. Al 16′ i biancocelesti sono già sotto, ma quel che lascia perplessi è l’apatia di tutti i reparti. Servono quasi 40 minuti per vedere qualcosa di buono da parte di Immobile e compagni, che comunque non riescono a battere mai verso la porta. A lasciar desiderare è anche l’arbitraggio, con due rigori dubbi per la Lazio non fischiati dal direttore di gara. Il primo tempo termina sullo 0-1.
Secondo Tempo
La Lazio scende in campo più convinta, ma l’atteggiamento propositivo dura ben poco e, superato il quarto d’ora, gli uomini di Sarri sembrano essere tornati ai minuti iniziali di primo tempo. Un lampo di Luis Alberto e una zampata di Immobile che sbatte sulla traversa sono le uniche emozioni che i tifosi accorsi all’Olimpico riescono a provare: il resto è noia. Rimane persino difficile poter raccontare 45 minuti pieni di nulla, se non di imprecisioni ed errori grossolani, al netto di un Genoa che ha fatto il suo gioco e ha meritato i 3 punti. La gara termina 1-0 in favore dei liguri.
Pagelle
Provedel – 5,5
Stasera persino lui è apparso spaesato. Seppur non del tutto colpevole sul gol di Retegui, la respinta doveva essere più cauta.
Lazzari – 5,5
Tanta corsa e buoni spunti offensivi, ma un calciatore non può non saper usare i piedi. Cross e tiri totalmente sbagliati.
Casale – 6
L’ex Verona non si comporta male e probabilmente è l’unico a dare un po’ di ritmo alla manovra in impostazione.
Romagnoli – 5
Disimpegnando consegna il pallone tra i piedi Frensdup, sul cui tiro Provedel respinge tra i piedi di Retegui.
Marusic – 5,5
Il montenegrino si limita all’ordinaria amministrazione, ma poteva fare di più anche in fase difensiva.
Kamada – 5,5
Ha sicuramente l’attenuante della preparazione fisica arretrata, però anche lui è apparso poco incisivo e confuso.
Cataldi – 5
Macchinoso e privo di idee. Non imposta e non difende a dovere.
Luis Alberto – 6
Si dà da fare anche in fase difensiva e spesso è costretto a venirsi a prendere il pallone sulla linea difensiva.
Felipe Anderson – 4
Siamo ben lontani dal Felipe Anderson della scorsa stagione. Disastroso in costruzione e nella fase difensiva.
Immobile – 6
Si comporta da capitano e corre fino all’ultimo minuto. Spesso è lasciato troppo solo da compagni svogliati.
Zaccagni – 5,5
L’arciere è rimasto senza frecce e anche la difesa ne risente grandemente. L’ex Verona sembra ancora fuori condizione.
SUBENTRATI
Pellegrini – 5,5
Non gioca male, ma dal suo piede potevano scaturire molte più occasioni.
Vecino – 5
Come a Lecce, l’uruguaiano entra in campo senza nerbo.
Isaksen – 5,5
Insieme a Kamada è quello più indietro nella preparazione. Bisogna avere pazienza.
Castellanos – S.V.
Fa vedere qualcosa di buono, ma è troppo poco per giudicare il suo operato.
*Foto dal profilo ufficiale Facebook S.S. Lazio