La Lazio rimane a 0 in classifica, a Torino è 2-0 per la Juventus
I gol di Pjanic prima e Mandzukic poi condannano la Lazio alla seconda sconfitta su altrettante partite giocate
Appare ormai chiaro che nell’ambiente biancoceleste l’atmosfera non è proprio rilassata. Le polemiche di questi giorni emerse da una discussione tra Lotito e Inzaghi lasciano pensare che una sconfitta a Torino non farebbe altro che acuire certi malumori. Occorre una risposta sul campo che al di là del risultato possa evidenziare quantomeno l'unione tra squadra e tecnico. La formazione è la stessa dello scorso anno con Acerbi al posto di De Vrij (ora all Inter ndr).
La partita comincia alle 18 di un caldo sabato d’agosto, per i primi 20 minuti la partita è combattuta con il gioco che ristagna a centrocampo con le squadre che si studiano; è la Juve che per prima prova a prendere il controllo del gioco schiacciando la Lazio. Un pressing alto sui portatori di palla che non fa respirare la squadra romana; da notare come Ronaldo abbia tutti i riflettori rivolti verso di lui.
E' la Juventus a sbloccare il risultato con un tiro da fuori di Pjanic sul quale il portiere della Lazio Strakosha nulla può; il gol era nell'aria in quanto precedentemente la Juve aveva già mostrato di essere pericolosa prendendo un palo con Khedira.
La Lazio, nonostante i suoi limiti dimostra di esserci e prova sfruttare i pochi errori difensivi della retroguardia bianconera. Gol questo che fissa il punteggio sull'1-0 per la squadra di Max Allegri, risultato con il quale le squadre vanno al riposo.
Le due compagini rientrano sul terreno di gioco con gli stessi 11 del primo tempo ed è subito la Lazio ad andare all'atacco nel tentativo di pareggiare subito la partita con Immobile che si sbraccia perché troppo solo lì davanti; combattere contro Chiellini e Bonucci non è facile per nessuno, ma l’attaccante della Lazio stringe i denti e fa reparto.
Al 58' la palla del pareggio è sui piedi di Luis Alberto che ci prova da lontano sfiorando un gol che sarebbe stato meraviglioso. Nella Juve Bernardeschi esce dopo una ottima prestazione lasciando il posto a Douglas Costa che si posiziona a centrocampo, al 61' ci prova Ronaldo su punizione in una zona a lui congeniale ma il pallone si infrange sulla barriera; sul calcio d’angolo successivo la Juve si fa pericolosa ma i bianconeri nel complesso non brillano rispetto alle aspettative.
Entrano nella Lazio Badelj e Correa al posto di Luis Alberto e Parolo; Inzaghi prova a salire con maggior propensione offensiva per non lasciare Immobile solo in attacco.
Al 70’ Ronaldo prova a sorprendere Strakosha che evita il peggio, bravo il portiere laziale nell'occasione. Il gol del raddoppio della Juve arriva al 75’ con Mandzukic che insacca a porta vuota.
A questo punto la partita sembra finita, fisicamente la Lazio si spegne un po’ perché paga le fatiche di una partita sempre in salita; Milinkovic esce perché nervoso e già ammonito .
Il bilancio della Lazio nelle prime due gare è fermo a zero punti. Non è facile prendere punti contro Napoli e Juve. Lo scorso anno i biancazzurri espugnarono lo juventus Stadium con una partita coraggiosa e fortunata. Sarebbe bello rivedere quella Lazio in campo, forte e spericolata. Questa Lazio sembra un po’ rassegnata e poco sicura dei propri mezzi.
Lo abbiamo visto dalla fine del campionato scorso, gli avversari hanno capito che contro questa squadra basta aspettare le occasioni che lei stessa concede per errori tecnici o posizionamenti sbagliati. Per Inzaghi e i suoi uomini sarà questa una settimana importante in vista del match di domenica quando all'Olimpico arriverà il Frosinone nel primo derby stagionale tra le due formazioni laziali.