La mia storia d’amore con Bruce Springsteen
La scoperta di una canzone e del suo artista è la nascita di un grande amore, stesse pulsioni e frenesia di averlo sempre con sé
L’uscita delle date italiane di un tour di Bruce Springsteen, di cui una a Roma, mi fece ripensare al mio incontro con l’artista originario del New Jersey. La prima canzone di Bruce Springsteen che suscitò in me un improvviso trasporto fu Born to run. Provai quella sensazione di sbandamento che solo chi con lo sguardo incontra un altro sguardo non cercato, in cui riconosce qualcosa di sé, incautamente attratto dall’ignoto, può provare, cioè accidentalmente, sintonizzandosi su una stazione radio qualunque, percependo però di trovarsi al cospetto di un bene prezioso.
Springsteen per me, fino ad allora, era soltanto uno che, spesso, riempiva col suo bel faccione le copertine del Mucchio Selvaggio di Max Stèfani, e che suonava una musica assai distante dalle malinconie di Nick Cave e Leonard Cohen. Ne sapevo assai poco e con la presunzione, tipica di chi ha venti anni, di sapere già molto. La scoperta di una canzone e del suo artista è la nascita di un grande amore, stesse pulsioni e frenesia di averlo sempre con sé, di conoscere tutto sul suo conto, di vederlo dal vivo, ancora e ancora.
E fu così che il primo amore, quello che avrebbe fatto qualunque cosa per me, mi regalò per Natale l’intero album di Springsteen ‘’Born to run’’. Iniziai e proseguii assaporando musica e versi da grande romanzo americano.
Tuttavia, per ogni amore che nasce c’è n'è sempre un altro che muore. Dopo qualche tempo, il grande amore mi lasciò inopinatamente. Il Boss accompagnò l’anno a venire con infinita nostalgia. Finché non scoprii che Springsteen sarebbe venuto a Roma per un concerto proprio nel giorno del mio compleanno proprio quando credevo che sarei rimasta sola (Più di prima, cit. Umberto Bindi), per la prima volta dopo quasi cinque anni. Non solo non rimasi sola a lungo, ma vidi uno dei concerti più coinvolgenti ed empatici della mia vita di spettatrice musicale. E iniziò quella storia d’amore che continua ancora oggi con l’uomo che tra milioni di versi ha scritto anche: "Is a dream a lie if it don't come true, or is it something worse".
E questa è una breve storia di come la musica ti entra dentro e non se ne va più via.