La musica di Stefano D’Orazio colora il carcere di Rebibbia
Sul palco di Rebibbia il cantautore romano nel penitenziario di Roma, ha regalato ai detenuti presenti in sala, due ore di musica ed emozione
Un concerto a cuore a cuore quello di Stefano D’Orazio dei Vernice, sul palco di Rebibbia lo scorso venerdì 6 maggio. Il cantautore romano, per la prima volta live nel penitenziario di Roma, ha regalato ai detenuti, presenti in sala, due ore di musica e tanta emozione. “Un miracolo”, per usare le stesse parole con cui si sono espressi a fine esibizione i vertici dell’Istituto, compiuto all’interno del penitenziario.
“I nostri ragazzi – hanno commentato dalla direzione del carcere – hanno dimostrato una partecipazione davvero inaspettata per non parlare della loro emozione. Stefano è riuscito ad accendere nei loro cuori la speranza e la voglia di riscatto“. Una scaletta all’insegna dei nuovi e vecchi successi (Non posso stare senza te, La vita è, Che cos’è, Su e Giù, Quando Tramonta il sole), arricchita però dai tributi ai grandi autori della musica italiana (Pino Daniele, Ligabue, Vasco) e internazionale ( Doors e U2)
Mani alzate, occhi lucidi, visi inebriati e cori da stadio, hanno accompagnato senza sosta il live dell’ex leader dei Vernice che si è detto “profondamente commosso per aver toccato il cuore di quelle persone ed essere riuscito a condividere con loro attimi di gioia”.
“E’ un’esperienza a dir poco toccante – ha dichiarato – Se sono riuscito a trasmettere loro un messaggio positivo e una speranza nuova non posso che essere felice . Ringrazio anche a nome del mio staff e della mia band la direzione del carcere per averci offerto questa possibilità e tutti i detenuti per l’affetto con il quale ci hanno accolto”.