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La Nac, potente antiossidante: il nutraceutico alleato della salute

La Nac è considerata molto più di un semplice integratore. Recenti studi ne stanno valutando la sua efficacia nella prevenzione del cancro

coppia sul prato, benessere

coppia sul prato, momento di benessere


L’N-Acetil-cisteina, è un derivato acetilato di un comune aminoacido, la L-cisteina. Assunta in forma di integratore o come terapia farmacologica, è nota da molti anni per essere un efficace mucolitico e utile in caso di intossicazione da paracetamolo. Ma le proprietà di questa molecola vanno ben oltre: è un potente antiossidante, essendo il precursore del glutatione, molecola epatoprotettiva e tra i più efficaci antiossidanti prodotti dal nostro organismo. La NAC si è rivelata anche grande alleato della salute, esplicando una marcata azione anti-infiammatoria modulando la risposta dei geni ai segnali dell’infiammazione.

La Nac riduce lo stress ossidativo

In studi più recenti si è dimostrata efficace anche come agente antiapoptotico, in particolare a livello pancreatico, salvaguardando numero e funzionalità delle cellule Beta (che producono insulina), e a livello del sistema nervoso, preservando la vitalità dei neuroni.

In virtù di queste proprietà, la N-Acetilcisteina è utilizzata oggi come:

  • Agente epatoprotettivo, chelante dei metalli pesanti e come rimedio nelle intossicazioni da paracetamolo.
  • Antiossidante, soprattutto nelle patologie età-correlate come quelle del sistema nervoso centrale (ad es. demenza senile) e in diversi disturbi psichiatrici (depressione, disturbo bipolare, etc.). La NAC sembra in grado di aumentare le connessioni sinaptiche cerebrali, ridurre i livelli centrali di stress ossidativo, incrementare la funzionalità dei mitocondri neuronali e ridurre l’invecchiamento cerebrale. Un recentissimo studio del 2021 ha valutato positivamente il suo ruolo come potenziale farmaco “multi-target” nel trattamento del Morbo di Parkinson.
  • Utile in diverse patologie su base infiammatoria come: artrite reumatoide, psoriasi e altre malattie infiammatorie croniche.

Una migliore qualità di vita con la Nac

  • Come mucolitico in particolare nelle affezioni dell’apparto respiratorio (come broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), infezioni batteriche e virali, tabagismo, etc.): è stato osservato come in pazienti affetti da BPCO, l’aggiunta di N-Acetilcisteina alla terapia convenzionale, riduce del 41% l’esacerbazione della sintomatologia o ulteriori complicanze. In un successivo studio condotto su adulti affetti da bronchite cronica e infezione batterica in atto ha dimostrato che il trattamento con 600mg di NAC, due volte al giorno, ha raddoppiato l’eradicazione batterica rispetto alla normale terapia e ridotto quantità e durata dei sintomi migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti.
  • Agente antivirale: ostacola la replicazione virale e potenzia le principali via di difesa dell’organismo contro questi invasori, come osservato in diversi studi su soggetti affetti da HIV o dal virus dell’influenza.
  • Utile nel trattamento integrato di alcune infezioni intestinali: riducendo i ponti disolfuro presenti nelle mucoproteine, è in grado di degradare i biofilm prodotti da batteri e miceti che li rendono resistenti a molte terapie farmacologiche.
  • Valido aiuto negli sportivi, riducendo i livelli di stress ossidativo dopo un intenso allenamento.

A oggi la NAC è considerata molto più di un semplice integratore. Recenti studi ne stanno valutando anche la sua efficacia nella prevenzione del cancro, sia in virtù del suo effetto antinfiammatorio/antiossidante sia mediante l’inibizione di quei segnali di crescita cellulare disregolata.

Controindicazioni e dosaggi

La NAC è una molecole dotata di grande sicurezza con limitati effetti collaterali. Se assunta come
integratore per via orale, può causare, in soggetti predisposti, nausea, vomito e diarrea. Se assunta a stomaco vuoto potrebbe causare gastrite nei più sensibili per cui se ne raccomanda l’assunzione ai pasti. Particolare attenzione va posta in gravidanza, allattamento e in soggetti affetti da calcolosi renale ricorrente.

Un dosaggio preventivo sufficiente per coadiuvare il mantenimento di un buono stato di salute può essere l’assunzione di 600 mg/die, che deve essere raddoppiato nei fumatori e triplicato in soggetti affetti da patologie infiammatorie in fase acuta (artrite reumatoide, psoriasi, infezioni, etc.) e negli alcolisti.

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