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La nuova fauna urbana: gli animali che popolano Roma e Milano

La crescente presenza di fauna selvatica a Roma e a Milano pone una serie di problemi e la gestione dei conflitti tra animali e persone

Gabbiani

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Negli ultimi anni, un fenomeno sempre più evidente sta cambiando il volto delle grandi città italiane come Roma e Milano: l’arrivo di animali selvatici che, abbandonando le campagne, si stabiliscono stabilmente nelle aree urbane. Dalla crescente presenza di cinghiali nei parchi romani ai falchi che sorvolano i grattacieli di Milano, la fauna cittadina sta subendo una trasformazione radicale. Questo fenomeno solleva questioni ambientali, sociali e di convivenza tra l’uomo e gli animali selvatici, richiedendo nuove strategie di gestione e attenzione.

Le ragioni del fenomeno: perché gli animali lasciano le campagne

Uno dei principali fattori che spinge gli animali selvatici a spostarsi verso le città è la perdita di habitat. L’espansione delle aree agricole e urbane ha ridotto drasticamente gli spazi naturali, costringendo molte specie a cercare rifugio altrove. Le città, con le loro aree verdi, parchi e spazi abbandonati, offrono rifugi sicuri e fonti di cibo alternative.

Inoltre, i cambiamenti climatici stanno influenzando i comportamenti migratori e le abitudini alimentari di molte specie. L’aumento delle temperature, ad esempio, sta modificando la disponibilità di risorse nelle campagne, rendendo le città un’opzione più attraente per la sopravvivenza.

Infine, la presenza di rifiuti e cibo abbondante nelle aree urbane rappresenta una forte attrazione per molte specie. I cassonetti non chiusi correttamente, i rifiuti alimentari abbandonati per strada e i residui di cibo nei parchi sono vere e proprie fonti di sostentamento per animali come cinghiali, volpi e gabbiani.

Roma: la Capitale dei cinghiali e dei gabbiani

Roma, con la sua vasta estensione e i numerosi parchi cittadini, è diventata una vera e propria capitale della fauna urbana. Tra gli animali più visibili e problematici troviamo i cinghiali, che ormai popolano quartieri come Monte Mario, Aurelio, e persino zone più centrali. Questi animali, un tempo relegati alle zone boschive, si sono adattati perfettamente alla vita cittadina, trovando cibo nei cassonetti e rifugiandosi nei parchi.

I cinghiali rappresentano una sfida non solo per la sicurezza stradale, con frequenti incidenti che li vedono protagonisti, ma anche per la salute pubblica. La loro presenza in aree densamente popolate aumenta il rischio di trasmissione di malattie zoonotiche, oltre a creare problemi di convivenza con gli abitanti.

Accanto ai cinghiali, i gabbiani sono un’altra specie che ha fatto di Roma il proprio habitat. Originariamente legati alle coste, questi uccelli si sono spostati nelle città attratti dalla disponibilità di cibo nei rifiuti. I gabbiani sono ormai una presenza fissa sui tetti e nelle piazze romane, dove si contendono il cibo con i piccioni e spesso diventano aggressivi nei confronti delle persone.

Milano: dai falchi ai ricci, una fauna diversificata

A Milano, la fauna urbana è più diversificata, con un aumento della presenza di specie predatrici come i falchi pellegrini. Questi rapaci hanno trovato nei grattacieli milanesi un perfetto sostituto delle scogliere naturali dove nidificare. La città offre anche una popolazione abbondante di piccioni, una preda facile per questi uccelli. I falchi pellegrini, grazie alla loro capacità di adattarsi all’ambiente urbano, stanno contribuendo al controllo naturale delle popolazioni di piccioni, riducendo la necessità di interventi umani.

Oltre ai rapaci, Milano ha visto un aumento della popolazione di ricci nelle aree verdi. Questi piccoli mammiferi trovano rifugio nei parchi e nei giardini privati, dove possono vivere indisturbati. I ricci, pur non rappresentando una minaccia, sono un esempio di come la fauna selvaggia possa adattarsi alla vita cittadina.

Conflitti tra animali e umani a Roma e Milano

La crescente presenza di animali selvatici nelle città pone una serie di problemi. La gestione dei conflitti tra animali e persone è diventata una priorità per molte amministrazioni locali. I cinghiali a Roma, ad esempio, sono spesso al centro di dibattiti pubblici: da un lato c’è chi chiede misure drastiche, come l’abbattimento controllato, dall’altro chi propone soluzioni più sostenibili, come la sterilizzazione o il rilascio in aree protette.

Un altro aspetto critico riguarda la sicurezza stradale. Gli animali selvatici, non abituati al traffico cittadino, rappresentano un pericolo per sé stessi e per gli automobilisti. Incidenti causati da cinghiali, volpi o addirittura cervi sono in aumento, soprattutto nelle aree periferiche.

Dal punto di vista sanitario, la presenza di animali selvatici in città può aumentare il rischio di malattie zoonotiche, cioè malattie trasmesse dagli animali all’uomo. Questo è un problema particolarmente rilevante in un contesto urbano dove gli spazi sono condivisi da molte persone e dove i rifiuti possono essere veicolo di infezioni.

Infine, la gestione dei rifiuti è strettamente collegata alla presenza di fauna urbana. L’abitudine di lasciare cibo per strada, la mancata chiusura dei cassonetti o l’errato smaltimento dei rifiuti contribuiscono ad attirare animali selvatici, aumentando i rischi per la popolazione.

Strategie per una convivenza sostenibile

Per affrontare queste sfide, le città devono adottare strategie innovative e sostenibili. Educazione pubblica e sensibilizzazione sono fondamentali per ridurre i comportamenti che attraggono la fauna selvatica, come il corretto smaltimento dei rifiuti e l’evitare di alimentare gli animali.

Le amministrazioni comunali, inoltre, dovrebbero investire in infrastrutture ecologiche, come corridoi verdi che permettano agli animali di muoversi in sicurezza senza invadere le strade o le aree abitate. Un altro approccio potrebbe essere la creazione di zone protette all’interno delle città, dove la fauna selvatica possa vivere senza entrare in conflitto con l’uomo.

Le campagne di sterilizzazione e il monitoraggio della fauna urbana sono altrettanto importanti per controllare la crescita delle popolazioni di animali selvatici in città. A Roma, ad esempio, si sta discutendo l’implementazione di programmi di sterilizzazione per i cinghiali, mentre a Milano sono in corso progetti di monitoraggio per seguire le popolazioni di falchi pellegrini e altre specie.

Roma e Milano sono già in prima linea in questa sfida, e le soluzioni adottate potrebbero diventare un modello per altre città che si trovano a fronteggiare fenomeni simili.