La passione delle donne per i libri: i club di lettura femminili
Rivive nei club di lettura al femminile il piacere della condivisione delle parole e del tempo
Superata la dimensione privata e l’atmosfera di altri tempi dei salotti borghesi dove le colte signore si intrattenevano nella conversazione e discettavano di letteratura, rivive nei moderni club di lettura al femminile il piacere della condivisione delle parole e del tempo.
Complice una passione comune, quella per i libri, ci si riunisce attorno a un volume per penetrare nelle sue trame, discuterne e confrontarsi. A ragione, lo scrittore Italo Calvino considerava la lettura come atto necessariamente individuale; tuttavia sappiamo quanto un libro possa rivelarsi a ciascuno in modo diverso tante sono le vite che esso contiene. Quindi, anche solo per un giorno, si può diventare ‘compagne di pagina’ e condividere ciò che del libro resta dopo la sua lettura.
L’idea che si possa “cadere” in un romanzo esattamente come in un amore ha ispirato il nome del circolo letterario tutto al femminile Falling book. Nato a Pieve di Cento (BO) nel 2012, il gruppo si riunisce una volta al mese in diversi spazi del centro storico tramutati per l’occasione in luoghi di incontro e di scambio. Lo scopo non è solo quello di formare un collettivo di donne che si scambiano opinioni e saperi, ma anche di riportare alla vita un centro fortemente danneggiato dal grave sisma del 2012 che ha determinato lo svuotamento e la sparizione di indispensabili luoghi di aggregazione. Le partecipanti al Falling Book sono diventate in poco tempo protagoniste di una vera e propria rinascita della quale il libro è stato il motore propulsivo.
Spesso ad andare in pezzi sono anche le aspettative, gli amori, i desideri e, allora, quale autrice meglio di Jane Austen può offrire infiniti spunti alle riflessioni femminili sul tema?
Nella commedia statunitense Il Club di Jane Austen (regia di Robin Swicord, 2007), tratta dall’omonimo romanzo di Karen Joy Fowler, cinque donne decidono di fondare un circolo letterario in cui discutere le opere della famosa scrittrice, ispirate dal desiderio di aiutare alcune di loro a superare un momento di difficoltà. In modo analogo, anche se con ben altre aspirazioni, è nato nel piccolo centro di Villacidro (VS) ‘Il Club letterario di Jane Austen’.
A fondarlo è stata la giovane Giuditta Sireus che ha voluto innanzitutto creare uno spazio sociale ed intellettuale partendo dalla comune passione per l’autrice britannica.
“Il primo anno – ci ha raccontato – è stato dedicato a Jane Austen perché la sua scrittura e i contenuti sono attuali, apprezzati, legati a un tessuto sociale, al mondo della donna che ancora ci appartiene, soprattutto per ciò che riguarda la sfera sentimentale, l’amore e i rapporti tra le persone. Da gennaio a giugno abbiamo analizzato, discusso e letto un romanzo al mese. Il mio obiettivo era anche quello di incontrarsi, di creare legami, di parlare di noi stesse.
Un altro anno è stato interamente dedicato al premio Nobel sardo Grazia Deledda. In collaborazione con l’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico) che gestisce la Casa Natale della scrittrice a Nuoro e diffonde la sua opera, il club ha letto sette romanzi e ha dedicasto un evento omaggio al romanzo ‘Marianna Sirca’ . Inoltre da qualche anno il club ha aperto le porte a tutte le donne portatrici di handicap e con disagio psichico”.
Agli appuntamenti partecipano tante donne, un circolo letterario che testimonia la risposta positiva a un concreto desiderio di relazione.