La Procura di Roma chiede il giudizio immediato per gli assassini di Mario Cerciello Rega
Il vicebrigadiere Mario Cerciello era stato ucciso il 26 luglio a coltellate, aveva lasciato la pistola in caserma
È di oggi 14 novembre, la richiesta della Procura di Roma, per il giudizio immediato dei due americani accusati del concorso in omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.
Il vicebrigadiere è stato ucciso la notte del 26 luglio scorso in zona Prati a Roma, poco distante dall’hotel Le Meridien dove alloggiavano i due americani.
I due indagati, Finningan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort, sono accusati di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e concorso in omicidio e si trovano al momento nel penitenziario di Regina Coeli.
Il procedimento richiesto permetterebbe di abbreviare l’iter saltando l’udienza preliminare e giungere direttamente alla Corte D’Assise.
La dinamica dell’omicidio
La notte in cui Mario Cerciello perse la vita si trovava con il collega Andrea Varriale, entrambi disarmati, erano in servizio per recuperare lo zaino sottratto all’intermediario degli spacciatori Sergio Brugiatelli, il quale aveva condotto i due californiani da uno spacciatore che aveva “fregato” i due malviventi d’oltreoceano, vendendo loro tachipirina al posto della cocaina. Al secondo appuntamento però, si sono presentati i due carabinieri, e Cerciello morì accoltellato da Elder.