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La provocazione: la Puttan Map dell’Eur

Denuncia contro la prostituzione dilagante

Lo chiamano il “puttan tour”: si tratta di una road map che descrive dettagliatamente le strade e i numeri civici dove poter trovare transessuali e prostitute nei loro orari di esercizio.

Da anni goliardicamente nel gergo giovanile, ora il puttan tour è anche ufficialmente un luogo virtuale, con tanto di mappa satellitare, rintracciabile sul sito www.eur.roma.it. Sotto la mappa, anche l’indicazione: “per nuove segnalazioni scrivi a redazione@eur.roma.it, indicando tipologia (prostituta/ trans/ luogo in cui “consumare”), indirizzo (con altezza numero civico), fascia oraria ed eventuali particolarità”.

Il puttan tour con annessa puttan map, diventa quindi una delle attrazioni principali del quartiere romano dell’Eur. Ed è così a tutti gli effetti: oltre il Palazzo dei Congressi, la Nuvola di Fuksas e la Basilica di SS. Pietro e Paolo, c’è la prostituzione, sempre più dilagante, 24 ore non stop.

Ecco quindi che la puttan map diventa una provocazione, che è possibile definire una “mappa del degrado”: uno scherzo sicuramente di dubbio gusto, che però si trasforma in una sorta di denuncia contro uno scempio che non coinvolge solo i cittadini, ma le stesse donne e gli stessi transessuali costretti a prostituirsi notte e giorno.

Nel Focus dedicato alla road map, c’è scritto che “l’Eur è sempre più il Quartiere delle prostitute: ce ne sono per tutti i gusti, a tutte le ore del giorno e della notte”. Poi, ironicamente: “Ma forse tutto questo non è poi così male. In un periodo di grave crisi come quello attuale, tutto fa business, e allora – perché no? – anche la prostituzione, se vista sotto un certo punto di vista, è un business che attira turismo nel nostro Quartiere. Certo, turismo sessuale, ma pur sempre di turismo si tratta!”. E infine, l’appello: “Chiediamo il tuo aiuto per tenere aggiornata la nostra “puttan map”, in modo che il turista si possa organizzare, in tempo reale, il suo tour”.

Insomma, c’era una volta l’Eur, e adesso non c’è più. A partire dalla chiusura del LunEur, passando per l’incuria che spesso gli stessi cittadini riservano al parco del laghetto, fino alla puttan map.

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