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La rivoluzione green di Prati: da Viale Mazzini a Piazzale Clodio, Roma si trasforma

Il cantiere a Prati, dovrebbe concludersi entro agosto 2025, e rappresenta una delle scommesse più importanti per l’amministrazione capitolina

Roberto Gualtieri

Roberto Gualtieri

Il quartiere Prati si prepara a una vera e propria trasformazione urbanistica e ambientale. L’obiettivo è ambizioso: rigenerare uno dei nodi nevralgici della città, conferendogli una nuova identità all’insegna della sostenibilità, della bellezza e della socialità. Un progetto imponente, che vede al centro il restyling di viale Mazzini e di piazzale Clodio, due aree simbolo non solo per la loro importanza storica e funzionale, ma anche per il traffico che quotidianamente le attraversa. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante la cerimonia di avvio dei lavori, ha definito l’area della cittadella giudiziaria come una “colata di cemento” e ha annunciato la volontà di creare un nuovo “polmone verde” per restituire vivibilità a uno spazio ora dominato dalle auto.

Piazzale Clodio: via le auto, dentro il verde

Uno degli interventi più attesi riguarda proprio piazzale Clodio, sede di numerosi uffici e tribunali, ma oggi asfissiato dal traffico e dai parcheggi irregolari. La proposta, come spiegato dal sindaco, è di realizzare un grande parcheggio sotterraneo, eliminando così le auto in superficie per fare spazio a un’area verde fruibile da cittadini e lavoratori. “L’obiettivo è trasformare un’area caotica in un’oasi urbana”, ha detto Gualtieri, che ha evidenziato anche come l’intervento si inserisca in un più ampio programma di riorganizzazione della mobilità sostenibile. Si prevede infatti una revisione del sistema dei trasporti e delle piste ciclabili, con particolare attenzione all’integrazione tra mezzi pubblici e mobilità dolce.

Viale Mazzini: rigenerazione a tutto verde

A pochi passi da piazzale Clodio, viale Mazzini e la sua omonima piazza si preparano a un restyling che promette di valorizzare il verde storico dell’area. Si tratta di un corridoio urbano di oltre un chilometro di lunghezza, che da Monte Mario si estende fino al Tevere, attraversando una delle zone residenziali più pregiate di Roma. La riqualificazione interesserà oltre 35mila metri quadrati di spazio, con un intervento mirato alla valorizzazione delle alberature secolari, che contano più di 750 esemplari. Questi alberi, che rappresentano una parte fondamentale del paesaggio urbano, saranno sottoposti a una rigorosa indagine fitostatica per valutarne lo stato di salute, dopodiché si procederà con potature e interventi di cura.

Ma non finisce qui: oltre al recupero delle piante esistenti, il progetto prevede anche la messa a dimora di 80 nuovi alberi, tra cipressi e lecci, e di 650 metri di siepi ornamentali di lauro e pitosforo, creando così un vero e proprio “bosco urbano”. Tutte le operazioni saranno accompagnate da una completa riqualificazione della pavimentazione, la rimozione dell’asfalto nelle aree spartitraffico, e il restauro degli arredi urbani e dell’illuminazione.

Restauro filologico: un omaggio a Raffaele De Vico

Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto è la sua attenzione filologica, come sottolineato dall’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. L’intervento si ispira infatti all’opera originaria di Raffaele De Vico, l’architetto e paesaggista che all’inizio del XX secolo ha lasciato un segno profondo nella progettazione degli spazi verdi di Roma. De Vico aveva immaginato questa parte della città come un’armoniosa fusione tra natura e architettura, e oggi si vuole rendere omaggio alla sua visione con un intervento che riprende gli elementi stilistici e paesaggistici del progetto originario. “Rendere piazza Mazzini un luogo di socialità attrattivo e ben curato è una delle priorità”, ha dichiarato Alfonsi, indicando la volontà di recuperare la funzione aggregativa di questo spazio, che nel corso degli anni si era in parte persa.

Un progetto inclusivo: mobilità, arte e socialità

La riqualificazione di viale Mazzini e piazzale Clodio non è solo un intervento ambientale, ma un progetto complessivo che mira a migliorare la qualità della vita dei residenti e dei visitatori. Il restyling prevede la creazione di nuovi marciapiedi, la realizzazione di una pista ciclabile e il restauro degli elementi artistici presenti lungo il viale, inclusa la celebre fontana di piazza Mazzini, che sarà sottoposta a un delicato intervento conservativo a cura della Sovrintendenza capitolina. In questo modo, l’area diventerà non solo più verde, ma anche più vivibile e sicura, con spazi pensati per favorire la mobilità pedonale e ciclistica.

“Questo intervento rappresenta un’occasione straordinaria per Prati”, ha affermato la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, che ha sottolineato l’importanza di rendere il quartiere più accogliente e meno congestionato. Resta da capire come si integreranno i lavori con le attività del mercato locale, che rappresenta una delle attrazioni storiche dell’area, ma l’amministrazione sembra ottimista sulla possibilità di trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Una scommessa per il futuro di Roma

Il cantiere, che dovrebbe concludersi entro agosto 2025, rappresenta una delle scommesse più importanti per l’amministrazione capitolina in tema di riqualificazione urbana. Con un finanziamento di 2 milioni di euro, questo progetto punta a rigenerare una delle arterie storiche di Roma, migliorando la qualità dell’aria, riducendo il traffico e creando nuovi spazi verdi dove i cittadini potranno incontrarsi e socializzare.