La Roma vince a Rotterdam e si qualifica agli ottavi di finale
1-2 per i giallorossi, gara sospesa 15 minuti per lancio di oggetti dagli spalti
Dopo Fiorentina, Inter, Napoli e Torino si qualifica anche la Roma e il calcio italiano vive una grande notte. Per i giallorossi la missione di Rotterdam non era impossibile, ma difficile sì: il pareggio per 1-1 dell’andata all’Olimpico, uno stadio ostile (nel vero senso della parola), e il momento difficile della squadra rendevano complicata la trasferta olandese.
Nel primo quarto d’ora sono più pericolosi gli olandesi, che attaccano più convintamente spinti dal clima infuocato del Feijenoord Stadion. Si capiscono subito due cose: che i padroni di casa metteranno la sfida sul piano fisico, e che la loro difesa ha degli evidenti limiti, specialmente quando è pressata.
Ed è proprio grazie al pressing di Pjanic che i giallorossi hanno una grande chance per portarsi in vantaggio al 15’: Il bosniaco attacca El Ahmadi che perde palla al limite dell’area, arriva Totti che vede il portiere fuori dai pali e prova un pallonetto, la sfera termina fuori di pochissimo.
Passano due minuti e Boulahrouz viene ammonito per una trattenuta su Torosidis, punizione battuta da Totti che calcia forte e rasoterra centrando il palo. Gli olandesi si rifanno vivi al 21’ con Toornstra che calcia da fuori col destro, Skorupski è attento e para in due tempi. Il clima si innervosisce, i giocatori in campo non si risparmiano reciproche scorrettezze ma l’arbitro lascia sempre i cartellini in tasca. Anche sugli spalti il clima è irrequieto e comincia il lancio di oggetti da parte dei sostenitori del Feyenoord.
La Roma ci riprova al 37’: Holebas crossa dalla sinistra per Keita che di testa non riesce a deviare in rete, la palla arriva a Pjanic ma il suo tiro è centrale sul portiere, sulla respinta il più veloce di tutti è Totti che calcia di sinistro, pallone che termina fuori dopo una deviazione. Al 40’ il match viene fermato per due minuti dall’arbitro per via del continuo lancio di oggetti, tra questi anche una banana gonfiabile indirizzata all’ivoriano Gervinho. Dagli altoparlanti dello stadio partono i messaggi anti-razzismo della Uefa.
Nel terzo minuto di recupero del primo tempo la Roma passa in vantaggio: cross di Torosidis, Vermeer respinge con i pugni e il pallone arriva a Pjanic che rimette in mezzo per Ljajic, il serbo non è marcato e mette in rete da pochi passi. I giallorossi vanno a festeggiare con rabbia sotto il settore dei tifosi olandesi dai quali era arrivata la banana, Pjanic esagera nell’esultanza e si vede sventolare il giallo. Finisce il primo tempo sul punteggio di 0-1 che qualificherebbe la Roma.
Al 54’ viene espulso Te Vrede per un fallo su Manolas, il rosso diretto è eccessivo, specialmente considerato l’atteggiamento permissivo dell’arbitro fino a quel momento. L’espulsione eccita gli animi già caldi dei tifosi, che ricominciano un fitto lancio di oggetti. In campo piove di tutto: accendini, bottiglie, ombrelli. L’arbitro Turpin è costretto a sospendere la partita per un quarto d’ora.
Si ricomincia e nel Feyenoord entra Manu per Boulahrouz. Il cambio si rivela azzeccato e Manu segna dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo, approfittando di una incertezza della difesa della Roma, posizionata male. È 1-1, con questo punteggio si andrebbe ai supplementari.
Ma gli ospiti non ci stanno, e si riportano in vantaggio dopo appena 2’. Al minuto 57’ Torisidis va via sulla destra e mettere un cross basso a centro area per Gervinho, Kongolo buca l’intervento e per l’ivoriano è troppo facile battere Vermeer.
Gli olandesi giocano con un uomo in meno e adesso devono fare due gol per qualificarsi, ma non si danno per vinti e nella mezz’ora finale raccolgono le forze, sfiorando il gol diverse volte. Al 65’ Skorupski è costretto a una grande parata su un tiro a giro insidioso di Manu. Passano quattro minuti e i padroni di casa si fanno ancora pericolosi, Karsdorp crossa sul secondo palo ancora per Manu, che stavolta liscia il pallone.
Il nuovo entrato è il più pericoloso dei suoi, la Roma non riesce a gestire il vantaggio nonostante la superiorità numerica. Garcia fa entrare Nainggolan e Iturbe per Pjanic e Ljajic. Adesso la Roma respira, il Feyenoord è esausto. Esce Totti tra gli applausi del settore ospiti, in campo entra Paredes. Termina la partita e i giallorossi possono esultare, arriva la vittoria e anche la qualificazione.