Roma La Rustica, l’inferno nel centro di accoglienza di via Amarilli
Vecchi in dialisi sdraiati su materassi sudici. Bambini che corrono a piedi nudi sull’asfalto, donne che allattano
Vecchi in dialisi sdraiati su materassi sudici. Bambini che corrono a piedi nudi sull’asfalto, donne mentre allattano dentro un furgone puzzolente. È l’inferno di via Amarilli a La Rustica, dove un centinaio di rom sono stati sgomberati dal centro di accoglienza a causa di un incendio scoppiato domenica scorsa. Ora occupano una strada intera nonostante, secondo quanto riferito dagli stessi residenti durante la trasmissione “Roma, ore 10” condotta da Francesco Vergovich, ci sia il nulla osta dei Vigili del Fuoco al rientro nel centro, dopo il danneggiamento dello stabile. Oltre al rogo, però, un altro fattore ha smosso le acque già agitate della struttura occupata dai rom. L’intervento degli agenti dalla Polizia municipale, guidati dal comandante del Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale, Antonio Di Maggio. I vigili, secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, sarebbero stati aggrediti e per questo avrebbero estratto le pistole di ordinanza e usato degli spray al peperoncino.
Eppure i video girati da alcune donne rom durante l’irruzione dei vigili dimostrerebbero il contrario. Secondo quanto ha riferito una ragazza diciannovenne durante la diretta di “Roma, ore 10” gli agenti non avrebbero avuto riguardi avendola colpita con un calcio e procurato un’irritazione gli occhi con uno spray al peperoncino. Intanto, però, la Procura di Roma è in attesa di un’informativa sui fatti avvenuti ieri mattina davanti al centro accoglienza di via Amarilli, in zona La Rustica. Sarà poi il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che dovrà verificare l’esistenza di eventuali condotte illecite e quindi procedere all’apertura formale di un fascicolo di indagine. Il documento, che verrà redatto dai vigili urbani, ricostruirà i momenti di tensione vissuti tra i nomadi e gli agenti della polizia municipale all’indomani del rogo che aveva danneggiato la struttura in cui erano ospitati.