La sindrome di Mr. Magoo: brontolare su Bergoglio ignorando Benedetto XVI impedito
E’ un instancabile brontolone, critica sempre tutto, ma non si rende conto dell’enorme, macroscopico problema in cui è immerso
Nel mondo dei fumetti, anche quelli più buffi e divertenti, spesso si celano, un po’ come nelle antiche maschere della Commedia dell’Arte, degli azzeccatissimi archetipi umani.
Oggi vi parliamo di Mr. Magoo, personaggio ideato nel 1949 da John Hubley per la United Productions of America (UPA), uno studio di animazione costituito da disegnatori fuoriusciti dalla Disney e protagonista di una cinquantina di cartoni prodotti negli anni ’50.
Quincy Magoo viene descritto come un ricco pensionato, basso, calvo e molto miope, caratteristica che, unita al suo ostinato rifiuto di ammettere i problemi, lo porta ogni volta a finire in situazioni pericolose senza che si renda mai conto dei pericoli che corre, dai quali sfugge ogni volta incolume grazie a eventi fortuiti. E’ un instancabile brontolone, critica sempre tutto, ma non si rende conto dell’enorme, macroscopico problema in cui è immerso. Ogni volta riesce a scamparla, creando però intorno a sé dei veri disastri, di cui fanno le spese gli altri, innocenti compresi.
Il personaggio individua con precisione chirurgica quei commentatori cattoconservatori che, da anni, continuano a brontolare per tutte le aporie, eresie e apostasie di Bergoglio senza minimamente affrontare la Magna Quaestio sulla sua legittimità. Una cecità totale, un rifiuto ostinato e tetragono del problema dei problemi, alla tragedia incombente, proprio come Mr. Magoo.
Se, già nel 2014, il primo fu Antonio Socci a scrivere di illegittimità di Bergoglio nel suo “Non è Francesco”, da due anni, ormai, da quando è iniziata l’inchiesta “Codice Ratzinger”, da maggio 2022 saggio bestseller in Italia, la faccenda della sede impedita di papa Benedetto è diventata il segreto di Pulcinella.
Questo anche per una sola questione numerica: oltre 350 articoli sul tema in due anni e mezzo, vuole dire più di un articolo ogni tre giorni sempre sullo stesso tema, con diffusione nazionale e – in minor misura – internazionale.
Quanto affermato non è stato smentito da nessuno in modo organico, né tantomeno dal Vaticano o dallo stesso Santo Padre Benedetto XVI che ha ricevuto il libro in luglio. Eppure questi commentatori si scandalizzano ogni giorno magari perché Bergoglio ha vietato le messe in San Pietro, o perché fa gli spot vaccinisti, o perché dà dei delinquenti ai preti che non assolvono a comando o, più recentemente, perché ha confuso abilmente le carte sul concetto di essere umano e di persona relativo all’embrione.
La possibilità che Bergoglio possa non essere il papa non li sfiora e non li turba
Esattamente come Mr. Magoo, la loro miopia non li porta a vedere più in là del loro naso, del dettaglio, rendendoli totalmente incapaci di intuire che, magari, ci possa essere un enorme problema sistemico, alla base.
Evitano accuratamente di parlare, bene o male, di coloro che se ne occupano, con la giustificazione del “non voler dare pubblicità”: una patetica pezza a colore, come appare ovvio ormai anche ai sassi. Toccare il tabù è rischioso perché poi si perdono gli “appoggi giusti”. Del resto, come scriveva Upton Sinclair: “È difficile far capire qualcosa a una persona, quando il suo stipendio dipende dal fatto di non capirla”.
E così, a volte, se ne inventano di tutti colori pur di legittimarlo: dalla teoria del papa-diavolo, a quella del papa-castigo divino, fino a mettere in dubbio l’assistenza dello Spirito Santo al papa e la sua infallibilità secondo la dottrina.
Del resto, loro hanno professionalizzato l’attacco a papa Francesco, quindi se negassero che è il papa, oltre a rischiare grosso con la falsa chiesa, verrebbe meno la loro “materia prima” e perderebbero lettori. Capite che genere di percorsi? Quasi più raccapriccianti di quelli dei bergogliani.
Nel loro miope, ostinato e interessato egoismo, però, questi signori fanno gli stessi danni di Mr. Magoo, di cui fanno le spese gli innocenti. Basti pensare che, oltre a lasciare inascoltato il grido del Vicario di Cristo che si sbraccia, per quanto gli è possibile, nel farci capire che è impedito, grazie al loro atteggiamento, un prossimo conclave potrebbe coinvolgere i falsi cardinali di nomina bergogliana e regalare all’Italia e al mondo un altro antipapa per sancire così la fine della chiesa canonica visibile. Contenti?
Purtroppo non viviamo nel mondo dei cartoni animati, e i Mr. Magoo in carne ed ossa sortiranno ben altro effetto che quello di divertire dei bambini.
Anzi, i bambini sono proprio quelli che ci rimetteranno di più, da questa infame impostura globalista.