La televisione e il coraggio delle idee
La televisione perde colpi anno dopo anno e le emittenti sembra non se ne accorgano
Il coraggio delle idee non è solo il titolo di una meravigliosa canzone di Renato Zero. La televisione perde sempre poi colpi e le emittenti tv sembra non sappiano più come correre ai ripari, al punto di cercar di sfornare programmi da poter trasmettere in terza o addirittura in quarta serata, dal momento che gli orari televisivi sono sempre più dilatati e la prima serata ormai inizia dopo le 21.30. Possibile che gli autori preposti alla creazione di nuovi programmi abbiano esaurito la fantasia e la vena artistica? La risposta è semplice, se da anni programmi come C'è posta per te e Ballando con le stelle riescono a vincere e a convincere sempre e comunque, nutrire più di qualche dubbio sulla vena artistica degli autori ci sembra naturale. Di questo passo format di approfondimento scientifico e culturale trovano sempre più gradimento da parte dei telespettatori, che oramai stufi di assistere alle risse televisive peraltro create da personaggi il più delle volte senza crediti per accedere ai salotti tv di livello, trovano nei programmi culturali in special modo quelli di Piero e Alberto Angela lo spunto per godere qualche ora di relax informativo davanti alla tv. Analoga sorte per I talk show politici, che ormai hanno fatto il proprio tempo, cambiando i propri protagonisti di volta in volta ma sempre esprimendo concetti identici. Ci chiediamo il perché non concedere a nuovi autori e a nuovi conduttori la possibilità di dimostrare il proprio valore e premiare il coraggio delle idee come dice la canzone dell immenso Renato Zero.
di Marco Vittiglio, giornalista e critico televisivo