La Virtus Roma difende le mura amiche battendo Pesaro per 92-83
I capitolini vincono una gara condotta per 40′ e salgono al quinto posto in classifica
Continua a vincere la Virtus Roma, che al Palazzo dello Sport dell'Eur supera per 92-83 la Carpegna Prosciutti Basket Pesaro.
Una partita equilibrata, che ha comunque visto Roma condurre per tutti i 40', in cui nei minuti finali sono emerse le qualità delle due stelle Dyson e Jefferson (seppur acciaccati), supportati stavolta da un grande Tomas Kyzlink.
Per la Virtus sono ben 6 i giocatori in doppia cifra, a testimonianza di un attacco che nell'arco dei 40 minuti riesce a sfruttare le caratteristiche di tutti i propri effettivi, per poi affidarsi ai leader nei momenti cruciali.
Il commento di coach Piero Bucchi al termine della gara: «Avevo detto nei giorni scorsi che questa era la partita più difficile fino ad ora e si è confermata tale, anche perché abbiamo avuto una settimana difficilissima: Dyson si è allenato pochissimo, Jefferson ha saltato gli ultimi giorni di allenamento per febbre e Rullo è ancora fuori. Tante componenti che ci hanno costretto a una settimana difficile, non ultima anche la legge dei grandi numeri che vedeva Pesaro ancora a zero vittorie. Ritengo che Pesaro abbia qualità nei giocatori, sono in crisi di risultati ma non di gioco. Le partite non sono mai facili, abbiamo sofferto in alcune situazioni però alla fine volevamo vincerla e l’abbiamo vinta, che era la cosa più importante: due punti fondamentali, importantissimi. Devo dire ai ragazzi che sono stati bravi perché dopo una settimana così difficile sono riusciti a portare a casa la partita».
IL TABELLINO
Virtus Roma – Carpegna Prosciutti Basket Pesaro 92-83 (24-20; 44-40; 67-62)
Virtus Roma: Cusenza ne, Moore, Alibegovic 12, Dyson 20, Baldasso 2, Telesca ne, Pini 10, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 13, Buford 15, Kyzlink 20. All. Bucchi.
Carpegna Prosciutti Basket Pesaro: Barford 23, Drell 4, Mussini 4, Pusica 11, Miaschi, Eboua 15, Chapman 3, Basso ne, Thomas 15, Zanotti 8. All. Perego.
LA PARTITA
L'equilibrio regna sovrano già nel primo quarto, quando Roma riesce a trovare con Buford qualche canestro a gioco rotto, mentre Pesaro si affida completamente al tiro da tre. Sarà, questa, una costante per i marchigiani, che chiuderanno la partita con ben 33 triple tentate (tanti quanti i tiri da due). Il primo quarto si chiude sul 24-20 per la Virtus.
Nel secondo periodo emerge Alibegovic, che con 8 punti detta legge sotto i tabelloni: l'ala ex St.John's sarà però presto costretta a sedersi in panchina per problemi di falli. Dall'altra parte, gli ospiti si aggrappano alle giocate di Barford, che riesce a tenere i suoi a stretto contatto: si va al riposo sul 44-40.
Al rientro dall'intervallo, coach Piero Bucchi deve fare i conti con i problemi di falli del già citato Alibegovic e di Pini, sempre molto utile a rimbalzo ed anche spalle a canestro. A quel punto è Jerome Dyson a caricarsi la squadra sulle spalle: il playmaker ex Sassari nasconde il pallone alla difesa avversaria e piazza un paio di entrate che risvegliano il pubblico romano. Il terzo quarto si chiude sul 67-62.
Nell'ultimo periodo, Pesaro si avvicina pericolosamente grazie alle giocate del solito Barford, che segna 10 punti nel quarto vivendo un paio di minuti di pura immarcabilità. Gli ospiti arrivano a toccare persino il -1: a quel punto Roma si scuote e ritrova in Jefferson il proprio punto di riferimento. Il lungo USA si carica la squadra sulle spalle portando a scuola i lunghi avversari dal post, poi ci pensa Kyzlink (il più continuo in casa Roma) a chiudere la gara con una tripla che spezza le gambe agli avversari.
Suona la sirena: Virtus Roma 92 – 83 Pesaro.