Ladri con la forchetta. Hanno forzato un bancomat a Casalbertone
Lo sportello era stato manomesso con una forchetta di metallo attraverso la fessura nel bancomat che eroga il denaro
"Spaghetti pollo, insalatina e una tazzina di caffè, a malapena riesco a mandar giù. Invece ti ricordi che appetito insieme a te a Detroit". Fred Bongusto ci perdonerà ma non siamo nel Michigan, bensì a Roma, di conseguenza, un accenno di accento romano romanesco, lo lasciamo ad un romano DOC come Aldo Fabrizi: "Ma vale poi la pena de soffrì lontano da 'na tavola e 'na sedia pensanno che se deve da morì? Nun è pe' fa' er fanatico romano, però di fronte a sto campà d'inedia, mejo morì co' la forchetta in mano!". Filosofia piacevole assai, quando l'attenzione si concentra sullo strumento associato a cibo e prelibatezze, ma quando la forchettà la si adopera per altri scopi, le cose cambiano radicalmente.
L'uso improprio della stessa, ha causato infatti una pesante indigestione a due buontemponi senza fissa dimora: un 46enne romeno e un 47enne slovacco, arrestati grazie all'azione congiunta dei Carabinieri della Stazione Casalbertone, unitamente ai colleghi della Stazione Nomentana. L'accusa è di furto aggravato in concorso. I militari, notando un movimento sospetto da parte dei due, nei pressi dello sportello bancomat di una banca di via Tiburtina, hanno deciso di intervenire per effettuare un controllo. I Carabinieri, si sono subito resi conto che lo sportello era stato manomesso, tramite l'inserimento di una forchetta di metallo attraverso la fessura erogatrice di denaro, secondo le "regole" di una tecnica meglio conosciuta come 'cash trapping'.
In questo modo, i malviventi si erano appropriati di una somma di 500 euro, che una signora di 58 anni, aveva tentato di prelevare poco prima. Arrivata presso lo sportello bancomat, la donna, dopo aver inserito la carta, non è riuscita ad avere le banconote, a causa della forchetta galeotta inserita in precedenza e si è allontanata pensando ad un guasto al sistema. Non appena i due si sono avvicinati per recuperare il denaro, sono prontamente intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati e trattenuti in caserma, in attesa del rito direttissimo. Grimod De La Reynière, un celebre gastronomo parigino della metà del '700, disse che: "L'appetito è l'anima del buongustaio. Chi tenta di ferirlo commette un assassinio morale, un omicidio gastronomico e merita la condanna all'ergastolo." Considerando certo genere di appetito, stare dalla parte del buon Grimaud e della forchetta, può risultare tutt'altro che complicato.