Lavarsi meno, con una spugnetta bagnata e una goccia di sapone. Lo fareste?
L’igiene personale e la frequenza con cui lavarsi è un argomento che ha suscitato dibattito, in particolare dopo le parole di Fulco Pratesi
La questione dell’igiene personale e della frequenza con cui lavarsi è un argomento che ha suscitato dibattito, in particolare dopo le dichiarazioni di Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia, che ha affermato di lavarsi poco per risparmiare acqua e tutelare l’ambiente. Pratesi sostiene di fare una doccia a settimana, utilizzando uno shampoo ogni dieci giorni, e di lavarsi con una spugnetta bagnata d’acqua fredda e una goccia di sapone per le parti essenziali del corpo.
Tuttavia, l’importanza di mantenere un equilibrio tra l’igiene personale e il rispetto per l’ambiente è sottolineata da vari esperti. Anche se il movimento “unwashed”, che predilige lavarsi meno frequentemente per salvare acqua e ridurre l’impatto ambientale, sta guadagnando popolarità, è importante considerare le possibili conseguenze sulla salute.
Il movimento “Unwashed” sembra incentrarsi sull’idea di ridurre la frequenza del lavaggio personale per risparmiare acqua. Un concetto legato a questioni ambientali e alla sostenibilità. Ecco alcuni punti chiave che caratterizzano questa filosofia:
Conservazione delle risorse idriche
In un’epoca di crescente scarsità idrica e cambiamenti climatici, risparmiare acqua è diventato una preoccupazione importante. Limitare il lavaggio quotidiano può essere visto come un modo per ridurre l’uso dell’acqua.
Impatto ambientale
Oltre al risparmio di acqua, meno lavaggi potrebbero significare meno prodotti chimici (come saponi e shampoo) che finiscono nelle acque reflue.
Salute della pelle
Alcuni sostenitori del movimento potrebbero affermare che lavarsi meno frequentemente può essere benefico per la salute della pelle, mantenendo i suoi oli naturali e il microbioma.
Questioni sociali e culturali
Questo movimento potrebbe anche mettere in discussione le norme sociali e culturali relative alla pulizia e all’igiene, promuovendo una visione più rilassata di queste pratiche.
Sostenibilità e stile di vita minimalista
Questo approccio può anche essere in linea con uno stile di vita minimalista e sostenibile, riducendo il consumo e l’impatto ambientale.
Equilibrio e modifica delle abitudini
Importante è trovare un equilibrio che consideri sia la conservazione delle risorse sia l’igiene personale, modificando le abitudini di lavaggio in modo responsabile.
La dermatologa Maria Rosa Gaviglio avverte che lavarsi poco può portare all’accumulo di sebo, cellule morte, polvere e smog sulla pelle, favorendo la comparsa di impurità e disturbi della pelle. Allo stesso tempo, un’eccessiva igiene personale con l’utilizzo frequente di detergenti aggressivi può danneggiare il film idrolipidico della pelle, aumentando il rischio di irritazioni, pruriti e dermatiti.